12 febbraio 2015

Peperoni ripieni con pane profumato alle erbe

peperoni3

Andando avanti per la strada della mia vita mi accorgo che, mentre la norma vuole che si scelgano case sempre più grandi e comode, per stabilirsi per sempre in un luogo, io sto ribaltando tutte le cose ovvie e ‘vivo’ in  case sempre più piccole in tutti i posti dove mi piace stare. E cosi, o una casa nel mio amato paese, una nella mia amata campagna, oppure una nella città dove mi porta il lavoro (o il cuore)…. tutte piccole, ma proprio piccole piccole  in verità. Ma la cosa bella, anzi bellissima, è che ovunque, sono piene di amici. Temo molto la solitudine, anche se in realtà la mia è solo immaginata perchè sola non sono mai. Ogni volta che mi muovo, arrivano in anticipo telefonate o messaggi di ‘prenotazioni’ di caffè o incontri. Oppure trovo amici con cui organizzare, o amici che mi raggiungono da giù per andare un pò in giro allegramente…

Mi piace l’aria di semplicità che si respira nella mia vita quando do più peso ai sorrisi e alla compagnia, quando si decide di andare in un posto, dopo aver lavorato, senza pensarci su due volte. Mi sento leggera quando la mattina ci si alza presto, si fa colazione tutti insieme e poi, chi al lavoro, chi a rassettare velocemente la casa mentre nel forno già si prepara qualcosa di veloce per anticipare la cena, e via…. appena finito, per sgambettare velocemente verso una nuova meta da scoprire con un’amica, per le vie della città. MI piace quando camminando e parlando tra amiche, sentendo un leggero languorino si scopre che sono già quasi le 4 di pomeriggio e si è perso completamente il senso del tempo. Si mangia al volo qualcosa di leggerissimo in una libreria (e si, la mia solita meta) per poi rimanere in silenzio per almeno altre due ore, sommerse dai libri che si vorrebbero comprare. E poi, richiamate dalle telefonate di mariti che ci pensavano scomparse, si torna a casa per mangiare tutti insieme. Senza l’ansia delle cene stupefacenti, ma con qualcosa di semplice da mangiare con del buon pane caldo e un buon bicchiere di vino, raccontandosi questi momenti di leggerezza.

E questa è stata la nostra cena

peperoni6

Peperoni ripieni con pane profumato alle erbe

- 2 peperoni carnosi

- 10 cucchiai di pangrattato

- un mazzetto di prezzemolo

- basilico e origano fresco

- capperi

- 6 pomodorini ciliegino

- uno spicchio di aglio

- sale e pepe nero

- olio extravergine di oliva

- mezzo bicchiere di vino bianco

Lavare i peperoni, togliere la calotta e tagliare nel senso della lunghezza ricavandone delle ‘barchette’. In una ciotola mescolare al pangrattato, le erbe tritate, l’aglio sminuzzato, i capperi, i pomodorini spezzettati, il sale e il pepe. Aggiungere tre cucchiai di acqua e due cucchiai di olio. Mescolare bene il tutto e con questo impasto riempire le barchette di peperoni. In una teglia da forno versare 4-5 cucchiai di olio. Sistemare i peperoni, incastrati per bene. Versare il vino al lato dei peperoni e infornare a 200° fino a cottura.

peperoni5

SHARE:

17 settembre 2014

Storia di un fico sciroppato

fichi

Era una di quelle estati in cui arrivi stanco distrutto al periodo delle cosiddette ferie. Manco il tempo di organizzare una piccola vacanza, niente. Niente prenotazioni, niente idee, niente forza di fare nemmeno un tentativo… poi ad agosto con queste premesse dove vai? Ma quando la stanchezza è tanta, questa può generare o il nulla, l’inerzia totale, o la vera follia. A noi toccò quest’ultima.

Infilammo in valigia poco di tutto, sufficiente per un’idea di mare, di montagna, di caldo e di freddo, cuscini in macchina per i bimbi (e si, avevamo anche piccoli i due figli), gameboy per tappare la bocca ad eventuali lamentele per il troppo tempo in macchina, decidemmo solo di dirigerci verso nord,  senza toccare l’autostrada e … via, partimmo. All’avventura. Senza aver prenotato niente. E non c’era manco internet sul cellulare con google e app varie. Così come due pazzi avventurosi, con due bimbi al seguito che si fidavano ciecamente di noi. Sapevano che tra le tante cose avremmo incluso anche cose buone da mangiare e luoghi divertenti da visitare.

E così iniziò un viaggio bello, bellissimo durante il quale visitammo parchi di divertimento, andammo in giro a Ferrara con le bici, sotto il solleone, ci lanciammo con le carrucole nei parchi, andammo al mare, a Comacchio a mangiar le anguille che, scoprimmo, sapevano di fango, telefonando ‘strada strada’ ai vari B&B del posto che avremmo visitato, per essere sicuri che alla fine di ogni  giornata, stanchi morti, avremmo comunque avuto un posto dove dormire.

E così capitammo in un posto chiamato Oriolo Fichi, vicino Faenza. Luoghi a noi sconosciuti del tutto. Avevamo prenotato in un agriturismo, chiamato ‘La Sabbiona’, così, a fiducia. Volevamo una soluzione per una notte, familiare, dove poter mangiare cose genuine… per poi ripartire il giorno dopo per un’altra avventura. Arrivammo tardi, sera inoltrata, la cucina era appena chiusa e la signora che ci accolse ci disse che poteva preparare qualcosa al volo, giusto quello che c’era ….

E così ci vedemmo arrivare una piadina calda calda, di quelle vere, con un formaggio ancora caldo chiamato ‘squaccherooone’ (che allora non conoscevo), e….. un fico sciroppato grondande di sciroppo tiepido.

Uno di quei momenti di magia pura in cui ti chiedi se è vero che stai vivendo li, proprio in quel posto, che stai assaggiando proprio quel sapore, in mezzo ai grilli della sera, in mezzo ad un vigneto in salita, in un luogo lontano da casa tua?????

Quel momento è rimasto marchiato a fuoco nella mia memoria…

Abbiamo quindi concluso la cena con salumi, formaggi, e frutta e siamo andati a dormire, stanchissimi. IL giorno dopo, ottima colazione e via, per continuare l’avventura.

Son passati tanti anni, non ricordo più nemmeno quanti… ogni tanto mi tornava in mente quel sapore, quella sera, quella sensazione di pura poesia. Superata quella pochissima, quasi inesistente, timidezza, o forse scetticismo che mi faceva temere di essere presa per pazza, in un pomeriggio di un autunno incipiente, decisi di cercare su internet ‘La Sabbiona’. E con grande gioia vidi che era sempre li, con le stesse foto, forse le stesse persone, non so… ma era li. Con tanto di mail. E allora mi decisi a scrivere, raccontare questa storia e chiedere…. la ricetta di quei benedetti fichi sciroppati. E la risposta fu gentilissima, stupita, riconoscente e precisa. MI inviarono la ricetta che per due anni ho provato e riprovato a realizzare, ma con scarsi risultati. Mi venivan fuori sempre dei pasticci e il motivo era semplice. Utilizzavo il tipo di fichi sbagliati, senza picciolo, già un pò aperti e quindi si disfacevano durante la cottura. Ho riscritto e, con la santa pazienza, mi hanno ri-spiegato come fare e cosa non fare.

E così son riuscita nell’intento. E così … ho comprato una piadina, lo squaccherone e con i fichi ancora caldi (non ho potuto aspettare!) ho rivissuto la stessa magia. E ho sorriso tutto il pomeriggio come una scema, perchè ero veramente, veramente felice.

fichi2 E ora vi trascrivo la mail che contiene la ricetta.

Gentile Anna

La ringrazio per la sua memoria. Le darò la ricetta, la sua pazienza nel provare deve essere ricompensata. Credo che comunque sia fondamentale il tipo di Fico “ fico della goccia” si chiamano cosi. E’ utile il clima non troppo umido. Allora per 1 kg di Fichi maturi ma sodi, con il picciolo, aggiungere 400 grammi di zucchero, poi un limone tagliato fine ogni 3 kg di Fichi. Lasciar bollire per diverse ore + la pentola è grande e piena + occorre tempo. Quando i fichi sono scuri, lo sciroppo è liquido ma un poco + denso. Per Circa 5 kg occorrono 5/6 ore do cottura, mai mescolare, solo abbassare un poco i fichi, per far venire a galla gli ultimi.

Mi farebbe piacere il link al nostro sito con  la citazione “ ricetta della Sabbiona, Agriturismo e cantina, Faenza “ (cliccateci su…. eheheheh)

Cordiali Saluti

SERENA

fichi3

SHARE:

5 settembre 2014

Il viaggio tra i colli Euganei continua (seconda e ultima parte)

secondo1

Vi ho lasciato riposare un paio di giorni, per poter far decantare le sensazione e affrettarsi per il secondo giro di racconti.

Il viaggio continua da Arquà Petrarca, un piccolo, delizioso paesino, dove abbiamo visitato la dimora in cui ha vissuto i suoi ultimi anni il Sommo Poeta. Non vi farò la descrizione del luogo come se fossi una guida turistica, ma vi dirò cosa ho provato entrando in quel cortile.

Amo immaginare, attraverso gli occhi del Petrarca, le sue sensazioni, mentre attraversava quel cortile, saliva quelle scale ed entrava in quella bellissima casa, dai soffitti di legno bassi e intarsiati, in quelle stanze decorate ricche di luce calda. Vorrei darvi la piantina di quel luogo… entri e c’è una stanza che ti accoglie con una finestra da cui, come un quadro, si vede il verde di un albero. Ai lati, sia destro che sinistro, altre due, tre stanze anch’esse con luce soffusa da finestre affacciate sempre sul verde. Una luce discreta e calda, che illumina le foto che fai, i fogli che vorresti riempire di parole, che riscalderebbe le giornate di racconti con gli amici, davanti al fuoco di inverni antichi. Bè scusate, ma a me le case parlano, mi emozionano, sento le vibrazioni di chi ci è passato. E di questo volevo parlarvi. Se capitate da quelle parti, andateci e poi mi direte. Purtroppo non è permesso pubblicare le foto fatte agli interni, quindi rispetto le regole.

IMG_8121

Subito dopo abbiamo fatto tappa a ‘Il Pianzo’, produttori di vino e olio a Galzignano Terme, dove era prevista una degustazione con light lunch, e dove invece abbiamo trovato un mondo di sapori incredibili. Fatta una degustazione di tre tipi di oli profumatissimi, assaggiati salumi e formaggi d’altri tempi, e bevuti vini inebrianti. E ve lo dice una che si professa astemia, ma che da un pò di tempo ha imparato ad apprezzare questo nettare, tanto da riuscire a riconoscere le ciofeche e a storcere il naso, e a sorridere ad occhi chiusi quando invece  capita di gustarne uno buono davvero. E poi come non rimanere ammaliati dalla presentazione di tutti questi prodotti fatta dalla voce pacata e morbida della sig.ra Maria Grazia? Troppo bello!

secondo3 _MG_0688_MG_0691_MG_0697

_MG_0702 La magia continua sul colle dove sorge la cantina Maeli, dove l’affascinante Elisa ci accoglie con estrema professionalità e precisione e ci spiega tutto quello che succede tra viti che nascono e crescono su terre bianche salate che lasciano il loro segno sul gusto originale del prodotto finale e dove si respira volutamente un’atmosfera Zen. Visitate il sito per entrare nella magia e capirne di più.

_MG_0733_MG_0717_MG_0734_MG_0738

Distrutti da tanto piacere decidiamo di distruggerci ancora un pò tra i trattamenti del Grand Hotel Terme di Montegrotto. E li giù di idromassaggi, grotta di sale, docce emozionali, bagni in acqua termale, in un’atmosfera di grande raffinatezza. Insomma una fatica incredibile da blogger, ragazzi……

Pensavate fosse finita? La cena è un’appuntamento ancora più magico perchè prevede un salto nel tempo. Quasi a piedi nudi su un prato morbido e fresco che circonda antichi scavi romani, ci accolgono le Tavole Tauriliane, dove i sensi sono accarezzati da suadenti musiche che con discrezione accompagnano un percorso fatto di parole recitate, spiegazioni accurate e ricette dell’antica Roma preparate e presentate nella penombra da bravi ristoratori (tra cui anche Trattoria Ballotta)

IMG_8191  IMG_8215IMG_8216 IMG_8202

E’ stato difficile salutare tutto questo il giorno dopo, a bordo piscina, dove la malinconia continuava a mescolarsi alla colazione a bordo piscina con tutti gli altri partecipanti.

IMG_8225

Incredibile esperienza da consigliare vivamente. E sapete che potete fidarvi!

Alla prossima!

IMG_8228

SHARE:

1 settembre 2014

Viaggio tra i colli euganei: le Terme di Montegrotto e Food Blogger in Corte Ballotta (prima parte)

IMG_8028

Eccomi qua, son tornata, rigenerata nel corpo e nello spirito. Ma d’altro canto non poteva che essere così, dopo un’esperienza che mi ha regalato una full immersion in cose belle e buone, vissuta con persone belle e speciali, in posti fino a me sconosciuti, ma che ora saranno una meta di riferimento per sempre.

Sapete che mi piace farvi viaggiare con me, almeno qui, e con le mie millemila fotografie, farvi sognare un pò quello che io ho sognato e vissuto  in giro per il mondo. Ed è per questo che, per non lasciarmi prendere dalla foga e dall’entusiasmo, sono costretta a seguire un filo cronologico e a rimandarvi agli album di facebook, pubblici, per avere ancora più e più foto.

Questa avventura comincia con un annuncio dell’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) di cui faccio parte, che annuncia ‘Solo 10 foodblogger potranno partecipare attivamente ad un evento importante che si svolgerà a Montegrotto Terme, nell’ambito della manifestazione Feel Good Festival…. Quindi correte ad iscrivervi’. Io per poco inciampavo pur di arrivare prima, perchè avevo sempre desiderato vivere con curiosità l’esperienza delle Terme di Abano e Montegrotto e di visitare quel pezzo di Italia che mi mancava, ma non mi era mai capitata l’occasione.

Quindi rischiando di farmi intrecciare le dita ho scritto subito e, grande è stata la sorpresa quando ho scoperto di essere stata scelta.

Partiamo dall’arrivo in aeroporto. Primo incontro: Juri e Daniela, due giovani architetti innamorati, pieni di luce e idee, vengono a prendermi (gentilissimissimi) e subito parte la logorrea a tre in macchina, per la foga di conoscerci, tanto da rischiare di sbagliare anche strada per le mille cose che ci siam detti…. Quindi, arrivo in albergo, seee albergo….. era il Grand Hotel Terme di Montegrotto, valigie in camera, ci riprendiamo dallo shock per la maestosità della struttura e la sua eleganza (e della mia stanza che, in realtà, era quanto casa mia!!!), manco tocchiamo il bellissimo piatto con la frutta e nemmeno l’accappatoio che resta li paziente ad attendere il nostro ritorno e…. andiamo a mangiar qualcosina aspettando gli altri. Ci sediamo in una piazzetta di Montegrotto in preda all’euforia tipica dei nostri incontri di foodblogger. Ciao chi sei? e li tac, il nome del blog, mica della persona, altrimenti non ci si riconosce.

terme0

Quindi ordiniamo taglieri di salumi e formaggi, (io fingo di volere un’insalata e poi mi fiondo sul resto), beviamo birra, ridiamo, scherziamo, siamo curiosi per quello che accadrà e poi, torniamo in albergo. Conosciamo il resto del gruppo, sorprendendoci della giovane età e della bellezza di alcune fanciulle e della luce porta sempre con se la nostra presidente, Annamaria Pellegrino, che io a dir poco adoro (ma non si può far altro che amarla, appena la si conosce, prima ci si perde nei suoi occhi e poi nelle sue parole e poi nei suoi gesti e tra i suoi foulard portati con eleganza).

terme5

Quindi briefing per conoscere meglio la struttura che ci ospita e tutto quello che offre, e per coordinarsi sull’incontro del giorno dopo, l’evento ‘Food Blogger in Corte da Ballotta’. Subito dopo cena raffinatissima al sesto piano del Grand Hotel.

terme4terme2 terme3 terme1IMG_8163terme6IMG_8183 IMG_8066

Il giorno dopo era quello del grande evento. E hanno pensato bene di farci prima rilassare con  i benefici fanghi termali, nelle piscine calde, con idromassaggi di tanti tipi sparsi qua e la, interni ed esterni, con massaggi decontratturanti o drenanti o ayurvedici, o… o… insomma infiniti massaggi meravigliosi che, fatti da mani esperte, ci hanno regalato un relax indimenticabile. E io mi chiedevo in continuazione…. ‘Io pensavo che qui dovesse venire solo un pubblico ageè, per curare malanni articolari, e invece mi ritrovo in un posto dove lasciar andare le proprie tensioni di tutti i tipi, coccolarsi, farsi massaggiare, chiudere gli occhi e farsi abbracciare dall’acqua tiepida, respirare salute nella stanza rosa del sale, passeggiare sotto le docce emozionali, colorate e profumate, restare a chiacchierare o in silenzio nella bellissima sauna’…. insomma è un luogo speciale che io consiglio a tutti, giovani e meno giovani, per farsi un regalo davvero unico.

Pranzo leggero e raffinato nel ristorante sulla piscina e alle tre tutti insieme alla Trattoria Ballotta dove ci aspettavano Cristina e Fabio, con i fuochi della loco cucina a disposizione tutti per noi.

collage1 collage2 collage4 E li sono iniziate le danze. Abbiamo preparato i nostri piatti che sarebbero stati assaggiati alle 19 dai severi giudici Fausto Arrighi (direttore emerito della Guida Michelin), Marco Colognese (della guida L’Espresso), Daniele Gaudioso (del Gambero Rosso), Lamberto Mazzotti (direttore di Gustando) e cioè (elenco preso in prestito da Acqua&Menta):

  • (Cinzia e Francesca) mieli, salsa agli agrumi e gelatina di cabernet per accompagnare i formaggi e salumi del Veneto;
  • (Anna e Solema): fiori di zucca ripieni di mozzarella e acciughe in pittula,  con marmellata di cipolle di tropea;
  • (Antonella E. e Aurelia): Pappardelle Con Faraona All’uva
  • (Pensacuoca e Fotomangio): crostatina “Tollerante” con fichi e lemon curd
  • (Antonella M. e Aurora): cantucci all’olio evo con fiocchi di sale

A questo punto le nostre ricette sono state preparate ed inserite nel menu ufficiale del ristorante per tutti gli ospiti che sono giunti verso le 20.

La ricetta vincitrice è stata quella di Antonella e Aurora, I cantucci all’olio extravergine di oliva con fiocchi di sale serviti con vinsanto. Gli ospiti hanno molto apprezzato e noi ci siamo davvero divertiti….

Incredibile serata, bellissima esperienza….

Seguirà la seconda parte, perchè ora è un pò tardi----

Alla prossima…

_MG_0654

SHARE:

15 giugno 2011

Nuove idee bollono in pentola ...



Diverso tempo fa abbiamo scelto di organizzare sul web uno spazio tutto nostro da riempire come ci pareva…
Ma chi lo avrebbe detto che con il passare del tempo sarebbe diventato uno spazio immenso e colorato dove si sarebbero incrociate persone, emozioni, parole, incontri e anche opportunità per concretizzare grandi idee?
E per me tutto questo è nuovo e inaspettato e  per questo ancora più bello.

Periodicamente esplode nel mondo blogger una bomba di entusiasmo.
Incontri organizzati per noi e offerti da grandi aziende ci permettono di capire l’importanza che sta assumendo il blog, inteso non più solo come spazio personale, ma come veicolo di idee, anche non solo nostre, ma che, con la nostra, grande, fortissima motivazione e la nostra spinta emotiva, riescono a volare in alto.
Emidio Mansi, grande incredibile comunicatore, responsabile della Garofalo, noto marchio campano di pasta, spinto da una irrefrenabile passione per il suo lavoro e dall’intelligenza che da sempre contraddistingue il popolo napoletano, ha pensato di unire le sue, le nostre emozioni e motivazioni in una grande sinergia… per un progetto che vedrà la luce a breve e che, quindi, a breve sarà reso noto.

E’ stato organizzato un incontro in un posto meraviglioso della penisola sorrentina, dove tutto ha funzionato come un orologio milanese (!!!) grazie alla bravura di Giorgio, Flavia e Piero, e li, tra abbracci e incontri di blogger, buon cibo e grande professionalità tutta intorno, ci è stato presentato questo nuovo progetto che si è arricchito ‘in fieri’ da un brainstorming accesissimo, di nuove idee, innestate sull’idea principale.

Molto interessante la visita al pastificio, dal grande impatto emotivo, per il profumo VERO di semola che ci circondava. Ed è stato bello anche infarinarsi durante il percorso perché era inevitabile toccare, avvicinarsi, sfiorare le pareti di tutto lo stabilimento, le macchine e, ovviamente anche la pasta. 
Il processo di produzione che si immagina complicato è invece semplicissimo e l’incredibile tecnologia utilizzata permette di portare in giro per il mondo il risultato di un antico affascinante mestiere che porta alto, anzi altissimo, il nome del prodotto italiano più importante all’estero: la pasta.
Ed è proprio dalla consapevolezza e dall’orgoglio di essere i creatori di questo prodotto meraviglioso, nasce la voglia di far conoscere tutti gli altri prodotti italiani che ci rendono eccellenti nel settore gastronomico nel mondo, pur mantenendo intatte caratteristiche locali che non conoscono (e non potrebbero!!!) globalizzazioni.
E qui mi fermo.

In seguito daremo tutte le informazioni necessarie per capire meglio il progetto che Garofalo, con alcuni scelti esponenti del mondo blogger, quindi NOI….. GENTE DEL FUD, porteremo in giro per il mondo.
A presto

SHARE:

24 gennaio 2011

Ancora una volta la crostata


Ancora una volta in ritardo, ancora una volta dopo un momento non molto carino che ha interrotto l'elenco delle cose belle che ho fatto a Roma, impedendomi di raccontare, ritorno con una ricetta proposta, riproposta mille volte, soprattutto nelle cene con i miei amici.
Ma questa volta per un motivo ben preciso.
Perchè durante una notte magica, trascorsa nel Ghetto Ebraico a Roma con la mia amica Claudia e con la nuova amica Letizia, ho scoperto che questo è il suo dolce preferito. E per questo l'ho preparato e fotografato nuovamente.
Immaginate una serata serena fatta proprio per incontrarsi, per passeggiare e parlare di se, per scoprirsi come mondi nuovi che per caso si sono incrociati. E scoprire che tutto questo è magico. 
Sono  mondi di donne che si raccontano, come se si conoscessero da sempre. Con semplicità e naturalezza.
In un posto che invita alla riflessione e prega il tempo di non coprire con la solita umana indifferenza il ricordo di giorni terribili.
E' tutto nuovo, è tutto magico, è una nuova promessa. Di amicizia, di condivisione e di futuro.
Stasera non ce la faccio a parlare e scrivere tanto, sono un pò stanca, ma forse quello che ho descritto e che ho vissuto quella sera, non ha bisogno di tante parole. Le cose belle si possono anche immaginare, chiudendo gli occhi e pensando.

La ricetta la trovate qui...

SHARE:

25 ottobre 2010

Il Salone del Gusto 2010

Mi son fermata per un pò.
E' stato troppo forte e intenso quello che ho provato per tre interi giorni per poter avere ancora la forza di mettere a fuoco tutto quello che ho ascoltato, visto, assaggiato e imparato.
Il Salone del Gusto di Torino è un'esperienza incredibile e le parole non bastano per descriverla. Se poi la si vive con la giusta compagnia e la presenza di una chef che ci ha regalato le sue preziose competenze, allora si che diventa un'occasione di crescita, un'opportunità da cogliere.
Sono stata benissimo e mi son divertita tanto con Laura, Aurelia, Grazia e Lory.
Risate a non finire e parole a fiumi. Tanta stanchezza e la sensazione di non sentirla e di voler continuare a stare insieme e parlare. 
Le immagini che seguono parleranno per me. E da domani si ricomincia con le nuove idee e i nuovi progetti...


SHARE:

14 giugno 2010

Laura


Eccoci qua.
Sera d'estate, sera di mondiali. Coppa di ciliegione freschissime e lavate, ventilatore a palla che per poco non decolla, un giro su facebook giusto per vedere se è deserto come le strade del mio paese stasera. 
Non c'è gusto a gridare da soli davanti alla prima partita e allora, prendo una birra freddissima, come un maschiaccio tifoso, accendo la tv e ... sfoglio le ultime foto.

Roma, martedi 8 giugno 2010.
Laura.
Com'è bella la vita che a volte sa sorprenderci. Il blog mi ha permesso di conoscere, scrivere, entrare in altri mondi, nelle vite degli altri, di incontrare gente nuova, gente speciale.
Da un pò di tempo si è creato un filo diretto, una chimica speciale con diverse persone, ma con una in particolare, Laura/Pippi. E strada facendo si è creata anche l'urgenza di conoscersi di persona, magari approfittando di un mio viaggio 'a metà strada' a Roma.
Dapprima avevamo pensato di organizzare un incontro con altre blogger, ma poi il rapporto è diventato troppo esclusivo e privato, per poterlo condividere anche solo per qualche minuto con altre persone, con le quali non si era creato lo stesso feeling.
Allora abbiamo pensato di incontrarci da sole per avere più tempo e spazio per parlare di noi e solo di noi.
E così è stato. Le magie che pensavi dimenticate, relegate all'adolescenza, regalate dall'adolescenza, son tornate.

Avere a disposizione Roma e i suoi incanti e non accorgersene, perchè ad ogni 10 metri si sente l'urgenza di fermarsi per parlare, tentare di organizzare delle uscite turistiche e non riuscirci perchè si resta bloccate davanti alle foto che parlano delle nostre vite.
Andare al 'mio' Festival delle Letterature con Laura e uscire dopo mezz'ora, perchè ormai la stanchezza ci sta uccidendo e poi restare nel letto fino alle 2,30 a ridere forte e a parlare e a gridare, temendo l'ira degli inquilini di sopra. E il giorno dopo iniziare la passeggiata attraverso e dentro Trastevere, nei mille negozietti con prodotti incredibili e gente squisita che ti accoglie come a casa propria con un sorriso, e fermarsi a parlare con tutti.

Non accorgersi di essere passate dentro al Pantheon, davanti alle meraviglie di Roma perchè i fiumi di parole avevano la precedenza.


Poi la Feltrinelli dove FINALMENTE poter scegliere gli stessi libri e parlare di fotografie, di blog, di cucina, di ricette senza la paura di annoiare qualcuno che non condivide gli stessi interessi.
Poi brindare con un prosecco freddo in libreria a noi e agli incredibili incroci delle nostre strade che ci hanno permesso di incontrarci.


E davanti al mitico piatto di tagliolini ai fiori di zucchina con cacio e pepe e pomodorini cercare di indovinare gli ingredienti e fare delle foto orribili, tanto nessuno reclama come di solito succede con chi non ha il blog e non può capire l'urgenza di documentare tutto, dai colori ai sapori, alle emozioni delle papille e degli occhi.

E poi tornando a casa scoprire il mercatino del ponte sul Tevere, che poi serviva per girare una scena di un film, come pure la strada dove abito dove si gira un altro film e dove abbiamo cercato invano di infilarci nell'inquadratura, beccandoci l'urlo di 'FUORI DAL CAMPOOOOO', distruggendo così la nostra illusione di essere scelte per il prossimo film di quel regista (se....se.....aspetta e spera, tanto 'Pranzo di Ferragosto' l'hanno già girato con le signore di 'una certa età').


Insomma, com'è possibile che due giorni siano volati così velocemente? Con Laura, dolce e delicato regalo del mondo blog, con l'accento misto di toscano,ligure,ecc... ma lieve e gentile, di modi, di suoni, di sentimenti, di segreti regalati anche se ci conoscevamo da poco. Laura, con cui non c'è stato bisogno di spiegazioni, ma solo di dare un argine al fiume in piena della voglia di stare insieme e di parlare e di ridere. Oddio quanto abbiamo riso.
Soprattutto quando abbiamo fatto il nodo con la lingua al gambo della ciliegia e proclamandoci campionesse ne abbiamo combinate di tutti i colori e deciso di sfidare le amiche e sorprendere gli amici. Meglio non aggiungere i particolari.... 
Laura che spero di incontrare presto perchè già mi mancava prima che partisse.
Che bello quando ci si accorge che la vita non smette mai di tornare su se stessa e regalarci ancora emozioni da ragazzine.
Ma il merito è solo nostro, perchè non abbiamo mai smesso di esserlo e abbiamo fatto in modo che nessuno ci impedisse di essere noi stesse per questi due meravigliosi giorni.
Alla prossima Laura..... Un bacio

SHARE:
TEMPLATE BY pipdig | CUSTOMIZATION BY SARA BARDELLI