3 dicembre 2020

Churros


Questo periodo non faccio altro che ripensare ai viaggi fatti e sono contenta di avere tanti bellissimi ricordi. 
Sfoglio il mio blog e mi sento catapultata all’istante nei bei posti che mi hanno fatto sognare. E a flash mi vengono immagini ma anche sapori. Il mio canale sensoriale preferenziale per conservare i ricordi è proprio il gusto e, non ci crederete, ma io ricordo esattamente tutto quello che ho mangiato durante i miei viaggi. Da sempre. 
Quindi i miei ricordi hanno davvero un buon sapore, oltre che immagini.  
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1 settembre 2014

Viaggio tra i colli euganei: le Terme di Montegrotto e Food Blogger in Corte Ballotta (prima parte)

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Eccomi qua, son tornata, rigenerata nel corpo e nello spirito. Ma d’altro canto non poteva che essere così, dopo un’esperienza che mi ha regalato una full immersion in cose belle e buone, vissuta con persone belle e speciali, in posti fino a me sconosciuti, ma che ora saranno una meta di riferimento per sempre.

Sapete che mi piace farvi viaggiare con me, almeno qui, e con le mie millemila fotografie, farvi sognare un pò quello che io ho sognato e vissuto  in giro per il mondo. Ed è per questo che, per non lasciarmi prendere dalla foga e dall’entusiasmo, sono costretta a seguire un filo cronologico e a rimandarvi agli album di facebook, pubblici, per avere ancora più e più foto.

Questa avventura comincia con un annuncio dell’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) di cui faccio parte, che annuncia ‘Solo 10 foodblogger potranno partecipare attivamente ad un evento importante che si svolgerà a Montegrotto Terme, nell’ambito della manifestazione Feel Good Festival…. Quindi correte ad iscrivervi’. Io per poco inciampavo pur di arrivare prima, perchè avevo sempre desiderato vivere con curiosità l’esperienza delle Terme di Abano e Montegrotto e di visitare quel pezzo di Italia che mi mancava, ma non mi era mai capitata l’occasione.

Quindi rischiando di farmi intrecciare le dita ho scritto subito e, grande è stata la sorpresa quando ho scoperto di essere stata scelta.

Partiamo dall’arrivo in aeroporto. Primo incontro: Juri e Daniela, due giovani architetti innamorati, pieni di luce e idee, vengono a prendermi (gentilissimissimi) e subito parte la logorrea a tre in macchina, per la foga di conoscerci, tanto da rischiare di sbagliare anche strada per le mille cose che ci siam detti…. Quindi, arrivo in albergo, seee albergo….. era il Grand Hotel Terme di Montegrotto, valigie in camera, ci riprendiamo dallo shock per la maestosità della struttura e la sua eleganza (e della mia stanza che, in realtà, era quanto casa mia!!!), manco tocchiamo il bellissimo piatto con la frutta e nemmeno l’accappatoio che resta li paziente ad attendere il nostro ritorno e…. andiamo a mangiar qualcosina aspettando gli altri. Ci sediamo in una piazzetta di Montegrotto in preda all’euforia tipica dei nostri incontri di foodblogger. Ciao chi sei? e li tac, il nome del blog, mica della persona, altrimenti non ci si riconosce.

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Quindi ordiniamo taglieri di salumi e formaggi, (io fingo di volere un’insalata e poi mi fiondo sul resto), beviamo birra, ridiamo, scherziamo, siamo curiosi per quello che accadrà e poi, torniamo in albergo. Conosciamo il resto del gruppo, sorprendendoci della giovane età e della bellezza di alcune fanciulle e della luce porta sempre con se la nostra presidente, Annamaria Pellegrino, che io a dir poco adoro (ma non si può far altro che amarla, appena la si conosce, prima ci si perde nei suoi occhi e poi nelle sue parole e poi nei suoi gesti e tra i suoi foulard portati con eleganza).

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Quindi briefing per conoscere meglio la struttura che ci ospita e tutto quello che offre, e per coordinarsi sull’incontro del giorno dopo, l’evento ‘Food Blogger in Corte da Ballotta’. Subito dopo cena raffinatissima al sesto piano del Grand Hotel.

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Il giorno dopo era quello del grande evento. E hanno pensato bene di farci prima rilassare con  i benefici fanghi termali, nelle piscine calde, con idromassaggi di tanti tipi sparsi qua e la, interni ed esterni, con massaggi decontratturanti o drenanti o ayurvedici, o… o… insomma infiniti massaggi meravigliosi che, fatti da mani esperte, ci hanno regalato un relax indimenticabile. E io mi chiedevo in continuazione…. ‘Io pensavo che qui dovesse venire solo un pubblico ageè, per curare malanni articolari, e invece mi ritrovo in un posto dove lasciar andare le proprie tensioni di tutti i tipi, coccolarsi, farsi massaggiare, chiudere gli occhi e farsi abbracciare dall’acqua tiepida, respirare salute nella stanza rosa del sale, passeggiare sotto le docce emozionali, colorate e profumate, restare a chiacchierare o in silenzio nella bellissima sauna’…. insomma è un luogo speciale che io consiglio a tutti, giovani e meno giovani, per farsi un regalo davvero unico.

Pranzo leggero e raffinato nel ristorante sulla piscina e alle tre tutti insieme alla Trattoria Ballotta dove ci aspettavano Cristina e Fabio, con i fuochi della loco cucina a disposizione tutti per noi.

collage1 collage2 collage4 E li sono iniziate le danze. Abbiamo preparato i nostri piatti che sarebbero stati assaggiati alle 19 dai severi giudici Fausto Arrighi (direttore emerito della Guida Michelin), Marco Colognese (della guida L’Espresso), Daniele Gaudioso (del Gambero Rosso), Lamberto Mazzotti (direttore di Gustando) e cioè (elenco preso in prestito da Acqua&Menta):

  • (Cinzia e Francesca) mieli, salsa agli agrumi e gelatina di cabernet per accompagnare i formaggi e salumi del Veneto;
  • (Anna e Solema): fiori di zucca ripieni di mozzarella e acciughe in pittula,  con marmellata di cipolle di tropea;
  • (Antonella E. e Aurelia): Pappardelle Con Faraona All’uva
  • (Pensacuoca e Fotomangio): crostatina “Tollerante” con fichi e lemon curd
  • (Antonella M. e Aurora): cantucci all’olio evo con fiocchi di sale

A questo punto le nostre ricette sono state preparate ed inserite nel menu ufficiale del ristorante per tutti gli ospiti che sono giunti verso le 20.

La ricetta vincitrice è stata quella di Antonella e Aurora, I cantucci all’olio extravergine di oliva con fiocchi di sale serviti con vinsanto. Gli ospiti hanno molto apprezzato e noi ci siamo davvero divertiti….

Incredibile serata, bellissima esperienza….

Seguirà la seconda parte, perchè ora è un pò tardi----

Alla prossima…

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23 agosto 2014

Polpette di pane: la frittura e il condominio

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20 agosto 2014 -  ore 10
Scrivo su facebook: ‘ma si può friggere alle 10 di mattina e ‘appuzzirmi’ le lenzuola appena lavate e stese? Ma, dico, non ti si ammoscia tutta la frittura fino all'una?’
E li giù un mare di commenti, ‘staranno friggendo melanzane per fare la parmigiana’, ‘ ma fatti invitare pure tu per l’assaggio’, ‘ma anche qui a casa mia friggono come non ci fosse un domani’… ecc…
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21 agosto 2014 – ore 10
sto per uscire, mezza arrabbiata per una cosa che dovevo fare ma che non volevo assolutamente fare, e incontro giù, fuori dal portone di casa, la signora Maria 1 (si, perchè sullo stesso pianerottolo c’è anche la signora Maria 2, da cui, le Due Marie) che mi guarda e mi dice: ‘Ehi tu, signora, vieni un pò qua che ti devo dire una cosa. Cos’è che hai scritto ieri su ‘xbuc’? che ti ho appuzzito tutt i robb? io non ho fritto niente ieri. Mi ha telefonato una persona e mi ha detto ‘ma che stai combinando? quella di sopra a te dice che stai facendo la parmigiana e stai appuzzendo tutt u mùnn (tutto il mondo ndr)’. Io sono morta dalle risate. Potere della comunicazione digitale. Non ci vediamo quasi mai perchè i nostri orari liberi non coincidono ma, Maria 1, è una persona da conoscere, sempre allegra, positivissima, pronta alla battuta e allo sfottò, e che ha i ‘collegamenti’ informatici giusti e così viene a sapere tutti i fatti miei, di cui di solito scrivo e tutti i miei spostamenti. Grazie a Facebook, al blog, al fatto che io li racconto, e al fatto che lei è curiosa di saperli.
Allora ci siamo sedute sul muretto, e le ho spiegato che non ho detto che era stata lei a friggere, ma che nell’aria si sentiva odore (ehm…) di frittura, ma non sapevo chi stesse operando… le ho detto anche che su facebook non metto mai nomi. Che anche facebook è una specie di condominio dove tutti sanno i fatti di tutti, e ci sono anche quelli che non si vedono, perchè non scrivono mai, ma che intanto si affacciano e di nascosto sanno i fatti di tutti e ne parlano con chi conoscono ‘sai che quella è andata a Roma e poi in Sardegna e poi in montagna? madòòòò sempre girando se ne vaaaaaa’ ‘ ma sai cosa dice quellaaaa? non fate i servizi a casa, lasciate tutto e uscite, madòòòòò chissà che zugghiarì che sta sulla casaaaaaaaaaaa’    Ecc…..ecc….. 
E come nei condomini, tutti mettono cuori e sorrisi e sono gentili nelle risposte e poi appena sono in chat con qualcun altro ne dicono peste e corna, e fanno supposizioni e illazioni e si inventano storie e si fanno mille film nella testa pur di riempire le giornate e i pomeriggi di parole e tagli.
Quindi, rassicurata, Maria 1 si è fatta na bella risata con me e dopo avermi dato ragione sulle regole sociali della vita di condominio, se n’è andata a prendere il caffè al portone più su, avvisata già del fatto che ne avrei scritto qui.
E ho pensato… ma immaginate che vita fanno in quei posti o portoni, dove tutti sono riservati e si fanno i fatti loro, e non sanno nemmeno il lavoro del dirimpettaio? condannati ad una vita di indifferenza e solitudine, in cui nessuno è interessato a te, nessuno ha voglia di guardare dalla finestra se sei arrivato con la macchina e che cosa hai scaricato? chissà da dove vieni, e chissà dove vai con quella valigia quando scendi all’alba per prendere l’aereo? Nessuno ha interesse ad origliare quando parli ad alta voce, o alle due di notte ancora suoni la chitarra con gli amici? nessuno che sbircia sull’elenco del pagamento dell’acqua per sapere quanto hanno pagato tutti e li a fare congetture sul perchè di tanto spreco o del perchè paghi così poco, il che vuol dire che forse puzzi o non lavi abbastanza? Che tristezza infinita, tutta questa riservatezza…. Per chi vivi se nessuno si interessa a te? vuoi mettere se la tua vita attiva e interessante stimola la curiosità di chi ti guarda e fa aprire dialoghi in mezzo alle scale, pieni di tensioni nel caso in cui qualcuno aprisse il portone e se ne accorge? Vuoi mettere che se viene qualcuno a chiamarti e non ci sei, c’è sempre qualcuno che lo sa e che risponde per te? E poi vuoi mettere che se hai bisogno di una foglia di prezzemolo o di aiuto perchè non ti senti bene, basta gridare e qualcuno sicuramente ti sente e corre? (a parte quando sono venuti i ladri che non li ha sentiti nessuno…). Io cambierei casa se nel mio portone non si interessasse nessuno a me e ai fatti miei. Mi sentirei sola e ignorata. Ed ecco perchè mi piace abitare in un paese, dove tutti mi leggono e me lo dicono quando mi incontrano al supermercato o al pescivendolo, facendomi i complimenti (signora io sono una sua fan eh? sa che la vigilia di Natale preparo sempre i ‘tubbetti’ zucchine e patate del suo blog? fa delle ricette che vengono sempre bene’). Oppure le signore che conoscono mia madre quando la incontrano le dicono ‘Eh Celestina, hai fatto la salsa due giorni fa eh?’, oppure ‘dov’è quel posto dove hai mangiato quegli spaghetti con le cozze, con tua figlia, che mi hanno fatto venire un desiderio?’. E mia madre si arrabbia con me.
Insomma, si vive allegramente solo se tutti si interessano a tutti. Altrimenti regnerebbe il silenzio e la solitudine.
Quindi ricapitolando…..mi sa che mi tocca fare un corso veloce di internet e facebook a tutto il portone qui, e a chi ne avesse bisogno, così possiamo comunicare in diretta, anche tutti gli avvisi, tipo  ‘OGGI NON STEDERE I PANNI, CHE DEVO FRIGGERE I PEPERONI’
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