9 agosto 2013

Thelma & The Nice

Thelma

 

Tutto cominciò con una crostata di ricotta e ciliege. Claudia, si innamora del mio blog, comincia a seguirmi, a scrivermi, a commentare e nasce un’amicizia. A distanza, come tante belle amicizie che nascono casualmente sul web. Dopo un pò comincia a parlarmi di una sua amica che, dice, DEVO assolutamente conoscere, perchè per certi versi mi assomiglia. E così la mia strada incrocia quella di Thelma. Thelma non è una persona comune. E’ molto, molto di più di quel famoso coniglietto rosa della pubblicità che non si ferma mai. Si autoalimenta come un volano in moto perpetuo, e regala energia a chi la legge, a chi la segue, a chi sta accanto a lei per un momento.

Ci scriviamo su fb, ci commentiamo, ridiamo, scherziamo e poi un giorno in chat mi parla di un nuovo progetto, un sogno che ha deciso di realizzare. Un viaggio in camper, armata di videocamera, in giro per l’Italia. Ha bisogno di me per i contatti food in tutte le regioni. Che dici mi puoi aiutare? ‘Tu conosci tanta gente’! E io… ‘e ci mancherebbe che  non voglia aiutarti’. Certo mi piacerebbe viaggiare con lei fianco a fianco, ma lei è troppo, troppo energica, molto attiva, molto molto più di me… Ammappela l’ho trovata una che mi batte alla grande. Però le assicuro che quando arriverà in Puglia la seguirò e la porterò in giro.

E inizia così da Milano il suo ThelmaTour13, con uno sponsor di eccezione, l’Intel, che ha trovato la sua idea geniale, tanto da scegliere lei come testimonial per parlare dei suoi prodotti, mostrando le loro performance spettacolari durante i vari reportage del tour.

Aspetto con ansia il suo arrivo in Puglia e tra le mille cose che la mia terra offre, decido di darle un assaggio di mare, di cibo locale, di campagna e di abbracci della mia gente.

 

Thelma sub

L’aspetto direttamente a Mola di Bari, dove ci aspetta Nicola Lojodice, con la sua scuola per immersioni, per aiutarmi a farle superare l’unica cosa che lei non fa proprio volentieri, andare sott’acqua…. Ma manco due volte me lo fa dire… si infila la muta, bombole di ossigeno sulle spalle, boccaglio, telecamera in mano e splash… si tuffa e va sotto, come se non avesse fatto altro nella sua vita.

 

thelma pesca

 

Splendida esperienza, bagno meraviglioso, e poi viaa subito verso Santa Maria di Leuca, perchè dobbiamo anticipare l’altro appuntamento, sempre in mare, perchè dal giorno dopo  il tempo cambia e si rischia di saltare … la pesca in  un peschereccio. Quindi distrutte arriviamo a destinazione, dove decidiamo di dormire, e puntiamo la sveglia alle 4,30, perchè alle 5,30 ci aspetta Luigi e i suoi amici pescatori, per andare a ritirare le reti, con il suo peschereccio ‘Lo Squalo’.…. E così vediamo l’alba in mare, in un mare meraviglioso di colori e profumi, popolato da barche che, tutte insieme, vanno a ritirare il lavoro di una notte. E ci passano accanto e ci salutano, e noi che allegramente aspettiamo di vivere questa avventura.

 

thelma pesca1 Luigipesca  pesca3pesca4pesca1pesca5

 

Cominciamo a tirare su il filo da pesca e i pesci appena abboccati. E con spigole, e stelle di mare, vengono su anche tracine e murene. E con le reti, aragoste e granchi. E piano piano la barca si riempie di pesci e ghiaccio che serve per conservarlo fresco.

Alla fine, stanche ma soddisfatte torniamo verso casa mia, NOCI, dove ci aspetta il mio trullo e una notte di riposo.

 

trullo nice

 

Il giorno dopo tutte a lezione di pane, orecchiette e mozzarelle, insieme alla signora Marisa, cuoca della Masseria La Mandra, dove ancora è possibile assaggiare i prodotti naturali della terra e i piatti della nostra tradizione.

 

orecchiette_MG_2155

 

Thelma è bravissima e impara in fretta tutto. Scherziamo, mangiamo in allegria e torniamo al trullo dove, pensavate che ci saremmo riposate??? no, inizia una lezione di pizzica e riprese con montaggio successivo. E tutto questo in un susseguirsi di idee e risate.

Fino a notte fonda scriverà il suo articolo, monterà tutti i suoi video della tappa Pugliese, e solo dopo andrà a dormire.

Il giorno dopo tutto pronto per partire alla volta della Calabria, ma solo dopo essere passata a ritirare il suo ‘panino da viaggio alla Thelma’ dal nostro Marino, una persona eccezionale, leader dello street food creativo, del mio paese.

 

paninodamarino

 

E così abbraccio solo per un momento la mia amica e la lascio andare verso mille nuove esperienze. E’ passata come un uragano, ma ha lasciato il segno. E chi lo sa… forse un giorno passerà ancora di qui.

Qui potete vedere l’articolo scritto da Thelma e i video che abbiamo girato insieme

Ringraziamenti:

- Alla mia meravigliosa Puglia per avermi donato mare e campagna e cibo fantastici

- Al mio paese, NOCI, per gli abbracci che sa regalare e per il mio trullo magico

- A Nicola Lojodice, e il suo Centro immersioni Sub Murena di Mola di Bari

- A Luigi e il suo peschereccio Lo Squalo, ai suoi pescatori che TANTA pazienza hanno avuto con me

- A Giuseppe Recchia e al suo meraviglioso agriturismo La Mandra, dove si mangia da Dio, e si gode della vera tranquillità  della campagna nocese.

- Alla signora Marisa, cuoca della Mandra, con la quale sicuramente orgazzeremo a breve qualcosa di interessante.

- A Giandomenico Miccolis, il mio fruttivendolo di fiducia, perchè ci ha fornito al volo frutta fresca tagliata a pezzi, da piluccare durante il nostro viaggio e sentirci in forma.

- A Marino Notarnicola, che crea per la nostra gioia, panini meravigliosi con prodotti e conserve preparati da lui….

- A Fenny, la mia ballerina di pizzica preferita. che mi fa sognare con la sua freschezza e la sua spontaneità

- A Intel che mi ha invitato a partecipare a questa fantastica avventura.

- A Claudia, perchè è una grande selezionatrice di persone speciali, come lei.

- A Thelma perchè è energia pura….

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27 maggio 2012

Marmellata di ciliege, ancora....


E' tempo di ciliegie.
Ancora. Di nuovo. Ogni anno ho sempre voglia di parlare di questa magia che si ripete. Tornando indietro tra le cose che ho scritto negli anni precedenti qui, ritrovo le stesse sensazioni. 
Come un cerchio che torna su se stesso ogni volta.
E mi sorprendo del fatto che continuo a sorprendermi.
Vivo con meraviglia gli alberi spogli quando mettono le prime gemme. E poi quando fioriscono, tutti vestiti di bianco e profumati, come se dovessero festeggiare un matrimonio.
Poi quando cominciano a dare i primi frutti verdi. E li si comincia a pregare che non grandini. E si aspetta.
E poi quando i miei alberi si riempiono di rosso, sono felice come quando ero bambina e ringrazio per tutta questa abbondanza.
E vorrei anche condividerla, mica riesco a godermela da sola....
E così anche oggi, nonostante la pioggia, sono riuscita a raccoglierne un pò perchè avevo un desiderio troppo forte di preparare la marmellata.
E mentre fuori infuriava l'acquazzone, immersa in un silenzio quasi irreale, ho snocciolato ciliege grosse, rosse e nere, raccolto da parte noccioli e gambi e foglie (perchè della ciliegia non si butta via niente, e poi vi dirò perchè...), pesato polpa e zucchero, messo a cuocere, schiumato, aspettato, imbarattolato, fotografato, lavato i barattoli e messo a bollire per il bagno maria.
Sono venuti fuori solo 4 barattoli, uno per un'amica adorata che incontrerò la prossima settimana, che non può mai venire da me ad assaporare questi momenti....
un altro per una donna che ama i cibi naturali, biologici e controllatissimi, e se non è biologico tutto questo.... forse dovrò portarle a garanzia una decina di coccinelle messe parte delle decine e decine che abitano qui da me in campagna....
uno per i miei amici che vorranno venire domani a raccogliere le ciliegie qui...
E uno per me da mangiare subito, domani a colazione sul pane, accompagnato dal caffelatte.

E ora, mentre si sente solo il bollore del bagnomaria.... io scrivo e faccio tesoro di tutto questo dentro di me.


Marmellata di ciliege (che si sappia... si può dire anche ciliegie!)

- 1 kg di ciliege
- 350 g di zucchero (meno se le ciliege sono mature e dolci)
- 1 limone biologico lavato accuratamente

Lavare le ciliege. 
Togliere i piccioli e snocciolarle ***

Pesare di nuovo le ciliege e per ogni kg aggiungere 350 g. Se i frutti sono maturi aggiungerne anche meno.
Aggiungere il succo del limone. Mettere i semi in una garzina e, dopo averla legata con uno spago da cucina, immergerla nella pentola. Aggiungere anche le bucce del limone. Dovranno bollire con tutto il resto, sia per il profumo che la pectina in essa contenuta.

Mescolare il tutto e lasciar riposare finchè si forma lo sciroppo.
Metterle a cuocere a fuoco medio. 
Appena si forma una schiuma in superficie eliminarla.
Far cuocere finchè, facendo scivolare una goccia di liquido su un piatto freddo,  questo 'frena' subito. Se scivola via velocemente continuare la cottura a fuoco lento, facendo attenzione a non far attaccare sul fondo della pentola.

Imbarattolare in barattoli precedentemente sterilizzati in acqua bollente.
Chiudere ermeticamente e per sicurezza far fare bollire a bagno maria per almeno 30 minuti dopo l'ebollizione.

(*** Se avete pazienza e tempo quando avrete finito di preparare la confettura lavate benissimo i noccioli, fateli asciugare benissimo e riempite dei sacchetti di cotone. Potrete farli riscaldare nel forno a microonde per riscaldarvi d'inverno o metteteli in freezer da usare come borsa del ghiaccio all'occorrenza)


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24 gennaio 2011

Ancora una volta la crostata


Ancora una volta in ritardo, ancora una volta dopo un momento non molto carino che ha interrotto l'elenco delle cose belle che ho fatto a Roma, impedendomi di raccontare, ritorno con una ricetta proposta, riproposta mille volte, soprattutto nelle cene con i miei amici.
Ma questa volta per un motivo ben preciso.
Perchè durante una notte magica, trascorsa nel Ghetto Ebraico a Roma con la mia amica Claudia e con la nuova amica Letizia, ho scoperto che questo è il suo dolce preferito. E per questo l'ho preparato e fotografato nuovamente.
Immaginate una serata serena fatta proprio per incontrarsi, per passeggiare e parlare di se, per scoprirsi come mondi nuovi che per caso si sono incrociati. E scoprire che tutto questo è magico. 
Sono  mondi di donne che si raccontano, come se si conoscessero da sempre. Con semplicità e naturalezza.
In un posto che invita alla riflessione e prega il tempo di non coprire con la solita umana indifferenza il ricordo di giorni terribili.
E' tutto nuovo, è tutto magico, è una nuova promessa. Di amicizia, di condivisione e di futuro.
Stasera non ce la faccio a parlare e scrivere tanto, sono un pò stanca, ma forse quello che ho descritto e che ho vissuto quella sera, non ha bisogno di tante parole. Le cose belle si possono anche immaginare, chiudendo gli occhi e pensando.

La ricetta la trovate qui...

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27 ottobre 2008

crostata di ricotta e marmellata di ciliege fatta in casa



Questo è il dolce che riesce a regalarmi dei momenti di intensa felicità. E' morbido, è cremoso, è dolce, è caldo, è buonissimo. E poi la marmellata è fatta da me con le ciliege della mia campagna.
Questa volta poche parole e molte foto. Anche queste fatte da me.
(... come dice la mia amica Antonella la prof!: decisamente autoreferenziale!!!)

Crostata di marmellata di ciliege e ricotta

(per la pasta frolla)
- 350 g. di farina
- 100 g. di zucchero
- 100 g. di burro
- 2 uova
- 1 pizzico di sale
- 1/2 busta di lievito vanigliato

(per il ripieno)
- marmellata di ciliege fatta in casa
- un limone biologico
- 500 g. circa di ricotta
- 3-4 cucchiai g. di zucchero
- 1 uovo

- zucchero a velo per il tocco finale
forno a 180°- 200°  per circa 30 minuti

In una ciotola versare la farina, il lievito e lo zucchero. Aggiungete un pizzico di sale, il burro morbido e le uova. Con la punta delle dita cominciate ad amalgamare il tutto formando delle briciole. Quindi continuate a lavorare con le mani fino a formare una palla morbida. Attenzione a non far riscaldare troppo la pasta. Formare un panetto e metterla a riposare in frigo per almeno mezz'ora. Quindi dividerla in due parti. Con una foderate la teglia di circa 25/28 cm di diametro.

Distribuire la marmellata di ciliege. Grattare la scorza di un limone.

In una ciotola lavorare con una frusta la ricotta, lo zucchero e l'uovo. Distribuirlo sulla marmellata.

Con l'altra metà della pasta frolla creare le strisce o utilizzare la griglia apposita.

Coprire la superficie della crostata. Infornare a 180°/200° secondo il proprio forno fino a doratura.

Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.













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