26 febbraio 2010

sushi...



A volte mondi lontani si incontrano e a volte questi incontri riservano delle sorprese. Tempo fa sono stata contattata da una gentile signora tramite conoscenze comuni, argomento il blog e l'interesse comune per la cucina in tutte le sue manifestazioni (web, corsi, convivialità in genere)... Da cosa nasce cosa e così mi son ritrovata mercoledì scorso a casa sua a Bari per seguire un corso di cucina giapponese, tenuto da un'amabile cuoco/disegnatore/artista, che dopo 12 anni in Giappone ha deciso di tornare qui in Puglia e mettere a nostra disposizione la sua vasta esperienza sia in ambito culinario che in ambito grafico. Infatti Andrea Yo Dentuto, oltre a tenere corsi di cucina giapponese,  'Insegna manga presso il centro di lingua e cultura giapponese Momiji di Bari, da lui diretto. Si e` diplomato nel 1992 presso l’Accademia di Belle Arti, con una tesi intitolata: Hayao Miyazaki, fumetto e animazione; in seguito ha lavorato 10 anni in Giappone come intercalatore, per la Telecom Animation Film, studio che da sempre collabora alla realizzazione di tutti i film dello Studio Ghibli. Nella Telecom, lo stesso Miyazaki ha lavorato per molti anni, realizzando opere come Il castello di Cagliostro – Lupin III. Ha inoltre lavorato, sempre in Giappone, come mangaka in alcuni importanti studi.(fonte) ' Un'ottima idea quest'ultima se si pensa alla grande richiesta di libri e fascicoli che ultimamente imperversano nelle edicole per i ragazzi che letteralmente impazziscono per questo genere.
A 'scoprire' questo talento sono state due gentili signore di Bari, che da qualche tempo operano in ambito gastronomico, dopo aver creato un'associazione chiamata 'Direfaregustare' e organizzando interessanti corsi di decorazioni torte, di cucina giapponese appunto e tanto altro ancora.
Purtroppo la ricetta del sushi non posso riportarla perchè richiederebbe troppo spazio, ma posso condividere con tutti l'emozione del corso stesso, con una presentazione in cui sono fedelmente riportate tutte le sequenze della preparazione.

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19 febbraio 2010

Biscottoni al cioccolato

Oggi non ho molto tempo da dedicare al mio blog. Si preannuncia un fine settimana ricco di impegni e di cose nuove da fare. Cene da organizzare e.... quando riposare? Dice sempre la mia mamma iperattiva, corri quando puoi correre e non perdere mai nessun  treno che poi arriva il momento che non puoi più farlo. In sintesi locale 'Aqquèghj l'àcque quann chiòv' per gli alieni non pugliesi 'raccogli l'acqua quando piove'.... Ieri approfittando di un momento di buona volontà, supportata da uno sfrenato desiderio di qualcosa di buono, cioccolatoso e caldo, ho preparato questi biscottoni giganti (che danno più soddisfazione se sono grandi, è inutile fare le persone raffinate che fanno i biscottini da prendere con delicatezza.... se poi le ghiandole salivari impazziscono,  fremono e spruzzano....) con tante gocce di cioccolato.
Praticamente non vedranno l'alba di domani. Già è tanto che hanno visto quella di oggi.
Biscottoni al cioccolato

- 400 g di farina
- 150 g di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 cucchiaio di lievito per dolci
- 150 g di burro
- 2 uova
- tante gocce di cioccolato

Semplicemente impastare il tutto e stendere l'impasto con il matterello e ricavarne dei cerchi con un bicchiere.
Nel frattempo accendere il forno a 180°.
Sistemare i biscotti sulla carta da forno posta su una placca (da forno...) e infornare per circa 15 minuti. Non devono scurirsi molto. Lasciar raffreddare (se ci riuscite), ma uno assaggiatelo ancora caldo.....
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18 febbraio 2010

I biscotti di Celeste

Ci sono ricette fatte di tenerezza e amore puro. Piccole mani  hanno preparato con gioia, fantasia, buona volontà, voglia di stupire e tanto tanto amore, un regalo che rimarrà per sempre nel mio cuore e meritano uno spazio speciale. L'altro giorno la mia adorata nipotina mi ha regalato del 'biscottini' impastati con le sue mani, ritagliati con le formine 'che mi hai regalato tu, zia', e decorato come lei crede si debbano decorare i biscotti. Non c'è modo di ricambiare tanta tenerezza, se non stringendola a me e dandole mille baci e promettendole per sempre il mio amore. Di seguito la ricetta.... (ovviamente NON commestibile!)
'Biscottini di Celeste'

- farina
- acqua tiepida
- lievito di birra
- sale
- formine a forma di stella, cuore, fiore
- pennarelli colorati

(In realtà questo è l'impasto del pane o della focaccia che per Celeste serve anche a fare i 'biscotti'. Quindi le dosi non sono citate perchè con i bambini si va ad occhio......) 
Sulla spianatoia mettere la farina e fare un buco al centro, dove si verserà l'acqua tiepida con il lievito sciolto e il sale. Impastare velocemente e lavorare. Stendere la pasta con un matterello e tagliare subito i 'biscotti' con le formine. Infornare senza far lievitare e non far prendere troppo colore. Nel forno si gonfieranno....Una volta cotti, decorare a piacere con tutti i pennarelli colorati che avete....  (Ovviamente non mangateli....)

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17 febbraio 2010

Girelle di pollo con creme di peperoni, aceto balsamico e menta

Fuori dalla finestra c'è tempesta. Lampioni e antenne ondeggiano pericolosamente e le strade sono inondate di acqua. La gente si è rifugiata in casa e ha alzato la temperatura dei termosifoni per sentirsi protetta e abbracciata dal caldo. Perfino facebook è deserta stasera. Susan Boyle canta in tv e mi incanta davvero. C'è magia nella sua voce. Stasera Sanremo mi fa compagnia. Salto ogni tanto sul tre e mi fanno innervosire le iene che si scagliano contro Bertolaso e torno a Sanremo. Ormai la politica italiana si svolge in salotti in cui la gente deve difendersi da illazioni e accuse, vere o presunte non lo so, ma non si parla più di programmi politici, di emergenze per risollevare la nostra splendida Italia. Come ci siamo ridotti.  Invece di unirsi, unire le forze, le intelligenze, le capacità e trovare soluzioni ai nostri gravi problemi, che ci fanno vergognare di essere italiani quando andiamo all'estero e ci stupiamo come bambini di fronte alla puntualità dei mezzi, alla pulizia delle strade, al senso civico, agli stipendi normali dei politici.... ebbene... no loro spendono soldi a fare investigazioni per sollevare a vicenda scandali, accuse, schifezze, volgarità, senza pensare che nessuno esce vincente da questa storia. Nè gli spiati nè gli spioni.....
Meglio annegare queste riflessioni in un festival di canzoni .... vabbè tanto domani si torna a sperare in un giorno migliore.

Intanto posto questa ricetta veloce e leggerissima, ottima anche da preparare in anticipo e riscaldare al volo nel microonde o in forno caldo.
Girelle di pollo con creme di peperoni, aceto balsamico e menta

- 4 fette di petti di pollo
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 spicchio d'aglio
- foglioline di menta
- glassa di aceto balsamico
- olio extravergine di oliva
- sale

Arrostire in forno i peperoni. Metterli in una busta di plastica alimentare per spellarli con più facilità.
Battere i petti di pollo con un batticarne (o, poggiandoci su un foglio di carta da forno, con una padella), strofinarli con l'aglio come si fa con le bruschette e coprirle singolarmente con una falda di peperone rosso. Spezzettare le foglioline di menta. Salare.
Aiutandosi con la pellicola trasparente arrotolare e formare un 'salsicciotto'  ben sigillato alle estremità. Immergere in acqua bollente e far bollire per 10 minuti circa (o di più se le fette di pollo sono spesse).
Far raffredare e nel frattempo frullare le falde di peperone giallo aggiustando di sale.
In un piatto versare la salsa così ottenuta. Tagliare a fette il pollo e adagiare le 'girelle' nella salsa. decorare con glassa di aceto balsamico, un filo d'olio extravergine di oliva e foglioline di menta.
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15 febbraio 2010

Frittura di calamari su fave bianche e cicorie, con glassa di aceto balsamico


Aiuto, toglietemi il barattolo della Nutella dalle mani e dalla vista ... Sono in preda ad un miscuglio di sentimenti che richiedono una buona dose di dolcezza. La crisi che sopraggiunge ogni lunedi mattina, normale crisi ipoglicemica per una che dalla mattina cerca di privarsi di pane, biscotti, zucchero... e poi crolla, i figli che sono a casa per le vacanze di Carnevale e che richiedono 'qualcosa di dolce', la voglia di festeggiare l'arrivo di un regalo dal lontano Canada..... insomma di motivi ne ho e allora giù con il cucchiaino nel barattolo ....
Cavoli c'è anche il pane fresco..... basta , via, via.....

Insomma, oggi è il classico lunedi che ti obbliga a pagare il conto di un fine settimana trascorso in panciolle ad organizzare tutto quello che è possibile concentrare quando torna a casa il marito. La scelta delle piante per la campagna, consulenza per i lavori finali del trullo, la festa in maschera dove proprio non ci vogliamo andare perchè il nostro spirito del carnevale è a bassissima gradazione, il concerto jazz di Livio Minafra dove invece ci vogliamo proprio andare, la pizza del dopo concerto, la maschera di Joker/Ledger per il figlio metallaro, il mobiletto da completare che ti dovrebbere (?) risolvere tutti i problemi dei fili in vista,  la cena di San Valentino organizzata dagli amici (oddio cosa mi metto???), il divano che ci aspetta e ci toglie le forze di fare qualsiasi cosa, tanto che all'improvviso vorremmo buttare all'aria tutti i progetti di cui sopra..... insomma questa è la cronaca tipo dei nostri fine settimana.
Ovviamente il venerdi sera la casa è già tutta pulita, lavata, rassettata e in ordine così da liberarci dai sensi di colpa del divertimento con la casa in disordine, il sabato e la domenica l'ultimo dei nostri pensieri è correre dietro la scopa elettrica e il lunedi ti svegli, ti guardi intorno e pensi allibita 'ma cos'è questo campo di battaglia?' .
Poi pensando al pranzo pensi ' madòòòò, anche il pranzo devo preparare.....!!!',  non hai voglia di pasta, o di carne, ma di qualcosa di diverso, buono e piatto unico... Soccorso mamma 'cosa prepari oggi mamma?'......La mamma ha preparato le meravigliose 'fabbiàng' (per gli alieni: purè di fave bianche) con le cicorielle di campagna... (che vanno non bene ma benissimo!!!) che io completo con una fritturina velocissima di 2 calamari tagliati e infarinati da abbinare e condire con un filo di glassa di aceto balsamico.

Per la ricetta vi rimando ad un vecchio post , tanto la frittura la sanno fare tutti .... infarinando e friggendo in olio caldo.
Alla prossima.
... La Nutella è finita.....
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13 febbraio 2010

Merendine di frutta e crema pasticciera


E la corsa si ferma all'improvviso. E il momento di ricaricarsi è questo. Sabato sera ore 19. Un intermezzo di silenzio e quiete tra la settimana appena finita, gli impegni veloci del sabato mattina, il lento 'defaticamento' del pomeriggio, verso la sera che ci attende.
Abbiamo ancora un'ora e ci fermiamo, sul divano, con la giacca di lana calda,  a guardare saltellando con il telecomando tutti i canali disponibili, in realtà senza guardare davvero. I figli che ancora si intrattengono con noi, sembrano un regalo continuo. E li senti sereni, parli con loro dei loro progetti e degli impegni per la serata e ti senti bene perchè non hanno la fretta di chi vuole andar via presto...
E pensi ai complimenti che i figli ti hanno regalano durante la loro vita, come quando gironzolava intorno un'ape e ti hanno detto 'mamma, lo sa anche lei che sei un fiore', oppure quando ti hanno chiesto non  mettere il profumo perchè volevano sentire il tuo profumo che è 'il profumo dell'amore', o fino a ieri, quando ti hanno detto timidamente che non invidiano niente a nessuno perchè 'gli altri non hanno te, mamma'.
E allora.... va bene così. Non voglio altro....
Tempo fermati .......................................
Ieri sera, la festa del nonno con i nipoti è andata bene e con l'impasto della torta del post precedente ho preparato delle merendine ripiene di frutta e un pò di crema pasticcera. Per praticità ripropongo dosi e ricetta..... e foto....

Merendine di frutta e crema pasticciera
- 200 g di zucchero
- 2 uova
- 300 g di farina
- 120 g di burro
- 1 bustina di lievito per dolci
- 200 g di yogurt bianco
- 1 pizzico di sale
- 1 arancia
- 1 banana
- 1 mela
- 1 kiwi
- granella di zucchero
- crema pasticciera (2 tuorli, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di farina, mezzo litro di latte intero, buccia di limone)

In una coppa lavorare le uova e lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca.
Aggiungere la farina piano piano, il lievito setacciato, il pizzico di sale, lo yogurt e solo alla fine il burro. Aggiungere la scorza grattugiata dell'arancia, gli spicchi spellati e spezzettati della stessa arancia, la banana e la mela e il kiwi tagliati a cubetti. Impastare dolcemente il tutto e versare nei pirottini. Cospargere la superficie dell'impasto con abbondante granella di zucchero e infornare a 180° fino a doratura.
Controllare la cottura con il solito stuzzicadenti e quando son pronte lasciarle intiepidire fuori dal forno. Farcire a piacere con crema pasticciera.
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11 febbraio 2010

Torta croccante con il cuore di frutta




Siamo in pieno condizionamento da blog. Ogni cosa che faccio o vedo o penso ormai è inquadrata nell'ottica del post. E nella mente ne scrivo a centinaia, quasi un flusso di coscienza inarrestabile che spesso, però, porta alla paralisi della mente e delle mani, quando sono davanti a pc. Ma questa la devo raccontare. Stasera è venuto a casa mio padre per la solita missione (portare le polpette che la mia mamma ha preparato in quantità industriale e distribuito a tutti i figli tramite corriere papà...). E mi ha detto 'Sai Ninetta (che sarei io eh eh ...), ho organizzato una cosa bellissima... Ieri all'improvviso mi è venuto un desiderio... trascorrere una serata intera da solo con tutti i miei nipoti (che sono 6) e mangiare con loro pollo arrosto, patate e bere coca cola e abbracciarmeli tutti. Il problema però è che Geppa (mia madre ...* vedi nota ) non può sopportare l'odore del pollo arrosto e allora le ho detto di preparare le patate e di andare dove vuole, magari a casa dei figli che..... non sono invitati.'
Allora io l'ho guardato pensando che fosse impazzito ... e invece no... era tutto contento ed era già andato a prenotare il pollo e le alette arrosto per domani, ha fatto la spesa della coca cola, telefonato ai nipoti ed è venuto qui stasera per portarmi le polpette e darmi  l'incarico per domani di passare di li ad un certo punto della serata solo per fare una foto....
E vabbè...
E allora gliela faccio io una sorpresa gli preparo un dolce che piacerà a tutti e glielo porto. E' lo stesso che ho preparato ieri e che è sparito in un istante. Una ricetta presa da Pippi e modificata al momento secondo l'ispirazione.
E' una torta piena di frutta fresca e la crosta croccante e dolce, da mangiare tiepida o fredda. Con lo stesso impasto ho riepito anche dei pirottini e ne ho ricavato delle merendine squisite e colorate.
Da regalare ai commensali di una serata allegra, tra nonno e nipoti....
(*nota: la mia mamma si chiama Celestina, ma il mio papà la chiama Geppa, come il diavolo buono di un vecchio fumetto, quando le sembra dolce e tranquilla, oppure Stefany, come la perfida mamma di Ridge di Beautiful, quando secondo lui si impiccia di tutto.....
Inoltre tutte le nipotine le chiama 'Bettina' come una bambola che mi ha regalato da bambina... )


Torta croccante con il cuore di frutta

- 200 g di zucchero
- 2 uova
- 300 g di farina
- 120 g di burro
- 1 bustina di lievito per  dolci
- 200 g di yogurt bianco
- 1 pizzico di sale
- 1 arancia
- 1 banana
- 1 mela
- 1 kiwi
- granella di zucchero
- zucchero a velo

In una coppa lavorare le uova e lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca
Aggiungere la farina piano piano, il lievito setacciato, il pizzico di sale, lo yogurt e solo alla fine il burro. Aggiungere la scorza grattugiata dell'arancia, gli spicchi spellati e spezzettati della stessa arancia, la banana e la mela e il kiwi tagliati a cubetti. Impastare dolcemente il tutto e versarlo in una tortiera imburrata e infarinata. Cospargere la superficie dell'impasto con abbondante granella di zucchero e infornare a 180° fino a doratura.
Controllare la cottura con il solito stuzzicadenti e quando è pronta lasciarla intiepidire fuori dal forno. Cospargere con zucchero a velo e servire.
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7 febbraio 2010

Panna cotta al pecorino con cicoria amara

Roma è già lontana e almeno per ora dovrò accontentarmi di guardare le foto delle mie passeggiate romane con nostalgia  e provare a ripetere tutte le ricette che ho imparato al corso. A dire la verità,  nonostante l'esaltazione post Gambero Rosso e la solita euforia che mi prende appena apro il frigo e decido di preparare qualcosa..... è quasi assurdo che in questi giorni non abbia proprio voglia di cucinare. Dovrò preoccuparmi?
Allora iniziamo subito a descrivere questa insolita ricetta dal nome un pò strano, ma dal gusto davvero particolare derivante da un accostamento unico di sapori. Certo un conto è assaggiare quella preparata da un grande cuoco del GR e un conto è quella preparata da noi, comuni mortali, ma tutto sommato non abbiamo mai fatto brutte figure, quindi.....

Panna cotta al pecorino con cicoria amara

- 250 g di panna fresca
- 150 g di pecorino grattugiato
- 2 fogli di colla di pesce
- cicoria qb
- 1-2 spicchi d'aglio
- olio extravergine d'oliva
- sale
- 1 panino piccolo

In una padella mettere a soffriggere la cicoria con un filo d'olio e l'aglio.
In un pentolino mettere la panna, farla arrivare a bollore e toglierla dal fuoco. Sciogliere il pecorino e passarla attraverso un colino fine. Unire la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda.
Sul fondo di bicchierini piccoli disporre qualche foglia di cicoria e versarvi sopra la panna. Mettere i bicchierini a raffreddare fino a che raggiungano la classica consistenza di panna cotta densa.
Poco prima di servire, spezzettare il pane, condirlo con un filo d'olio e tostarlo in forno. Sbriciolarlo e versarle sulla panna cotta. Servire con piccoli cucchiaini o forchettine di plastica.


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5 febbraio 2010

Corso di Finger Food al Gambero Rosso


A volte i sogni si avverano. Basta sognare cose 'raggiungibili'.
Dalle proprie possibilità, dalla propria auto, dalla propria volontà. E così, un pò per volta ci si avvicina alla meta e, mentre si desidera, si soffre, aumenta l'entusiasmo, l'immaginazione e l'ansia e l'attesa delle coincidenze che renderanno possibile il tuo sogno.
Uno dei miei sogni 'raggiungibili' è sempre stato quello di seguire un corso organizzato dal Gambero Rosso alla splendida 'Città del Gusto' di Roma. Certo è stata un'impresa scegliere tra la miriade di corsi che organizzano questi bravissimi chef, perchè sono tutti ugualmente interessanti. Il problema è far coincidere la data con gli impegni quotidiani miei, della mia famiglia, della mia mamma (che deve 'badare' ai ragazzi...) ecc... e prendere in fretta una decisione perchè i corsi vanno a ruba e i posti si esauriscono in breve tempo.
Quindi finalmente dopo tanto tempo.... ci sono riuscita e mi sono iscritta al corso di 'Finger Food'. 
Allora.... precisione e puntualità assoluti, location magnifica, aule superprofessionali e superaccessoriate con 12 postazioni per altrettante coppie di 'studenti'... 
Tutti ai propri posti, il  bravissimo chef Luca Ogliotti con i suoi fantastici assistenti iniziano il corso coinvolgendoci nella preparazione e successiva degustazione di tante stuzzicanti e originali ricette, mostrando e spiegando come fare, in un'atmosfera rilassata e amichevole.
E' stato bello imparare, mettersi alla prova e confrontarsi con metodi, obiettivi e progetti diversi degli altri partecipanti, scoprire anche di preferire cibi e sapori differenti e spiegare il perchè. Chi era li per imparare a cucinare, chi voleva arricchire le proprie capacità di cuoco, chi per semplice curiosità, chi era già alla quinta esperienza e tornava entusiasta ancora e ancora, chi come me stava realizzando un piccolo sogno, e così via... cucinando, assaporando, sorseggiando del buon vino, imparando in allegria e scambiandosi numeri di telefono, mail foto e promesse di ritrovarsi..... si è conclusa questa bellissima esperienza. 
Un grazie di cuore alla simpatia e alla bravura di Luca Ogliotti e dei suoi ligi e attenti assistenti, in particolare alla gentilissima Adelaide Michelini che ci ha riservato continuamente delle attenzioni e delle premure che ci hanno fatto bene al cuore. 
Spero di tornare ancora, ancora, ancora..............
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