18 marzo 2016

Plum cake ROCK al limone

massimo e sergio

Alle 16 ho un appuntamento. Il cielo si sta oscurando velocemente e non promette niente di buono. Ieri ho mandato un messaggio ad un mio amico col quale abbiamo lavorato insieme tempo fa, divertendomi moltissimo. Da quando sono a Roma mi è venuta la fissa di scrivere in romano. Mi fa sentire, come dire, a casa in un posto che non è casa mia. Non ho radici qui. Solo qualche radichetta che ho piantato da quando avevo 10 anni, venendo almeno una volta l’anno qui. Ed è per questo che ho accettato di venirci a vivere. Non per sempre. A spizzichi e bocconi. Due/tre settimane qui e una giù. Giusto il tempo di essere contenta di stare in un posto e poi stancarmi. Cambiare posto ed essere sempre felice di tornare nell’altro.

Dicevo, gli ho mandato un messaggio per ricordargli un invito a pranzo per parlare di lavoro. Ammazzandoci dalle risate per il mio romano abbiamo deciso, no pranzo, si caffè e vengo con un amico. L’amico lo conoscevo già, grande musicista, che fa la musica che piace a me, rock, forte, bella, ma con contenuti veri, di quelli che ti fanno pensare. Tanto lo sanno tutti quelli che mi conoscono che sotto l’aspetto angelico e solare, si nasconde in me un cuore metal, dark, che scoppia di musica dura ad alto volume. Si vabbè direte…. ma non lo dite, perchè è vero.

Mi dico, solo il caffè davvero gli faccio trovare? no, tanto che ci vuole? cinque minuti impasto un dolce, sperando che venga bene, così parliamo, beviamo il caffè caldo, un pezzo di dolce bello caldo…. E così mentre penso il dolce è già nel forno. Senza bilancia, misurato con i bicchieri, al volo, un plum cake, così me lo ritrovo anche per domani mattina per colazione.

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Alle 16 puntuali come un orologio che va bene, suona il citofono. Fuori il cielo è sempre più nero. Minaccia. Arrivano i miei amici e come nel detto ‘ora devi far piovere’, che si dice quando si fa una cosa desiderata da tempo che poi si riesce a realizzare, comincia a grandinare. Un segno del destino.

Appena entrati, ci salutiamo e assisto alla loro reazione. Nasi che annusano l’aria, capiscono quello che succede nel forno, sorrisi che si allargano e occhi che diventano sognanti. E la felicità is in the air. E comincia così un pomeriggio di brain storming intenso che porterà sicuramente a progetti interessanti. D’altro canto se si mettono insieme ‘l’omo più importante der cinema’, il più tosto dei musicisti rock, e la blogger più casinista che c’è, non può venir fuori che qualcosa di forte. Ne vedremo delle belle.

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Intanto vi do la ricetta del plum cake che, per dovere di cronaca, è durato pochi minuti, e vi lascio in attesa dei nostri progetti….

YEEEAAAHHHHHH

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Plum cake al limone

- due bicchieri di farina 00 (1 bicchiere = 200 ml scarsi)

- mezzo bicchiere di amido di mais

- un bicchiere scarso di zucchero

- tre uova

- lievito per dolci

- un bicchiere scarso di latte

- due dita di olio di semi o burro sciolto o olio extravergie di oliva leggero

- la scorza grattugiata di due limoni biologici grandi

Mescolare prima gli ingredienti solidi e poi insieme tutti i liquidi.  Mescolare energicamente con la frusta ficnhè vedrete formarsi delle bolle in superficie, che fanno plop plop

Foderare di carta da forno bagnata uno stampo da plum cake. Versare l’impasto e infornare a 180° in forno già caldo. Aspettare circa 20/30 minuti e controllare ogni tanto con lo stuzzicadenti che ne esca asciutto.

Spolverizzare con abbondante zucchero a velo e  servire con una buona marmellata, di ciliege o di mirtilli o di arance…. come preferite.

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1 gennaio 2014

Buon 2014

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‘Benvenuti cari ospiti, benvenuti nella nostra casa. Siete stupiti di trovare una tavola apparecchiata solo con una tovaglia e senza piatti o posate o bicchieri, vero? Siete qui per la nostra cena di fine anno e non c’è niente sulla tavola. Ma in realtà su questa tovaglia bianca e nera c’è tutto l’anno appena passato. Con tutti i suoi problemi, le notizie cattive, le cose andate male, che rendono pesante e in bianco e nero la nostra anima e il nostro cuore. E quindi vi dico che non si può iniziare così il nuovo anno. In ciascuno di noi, questa sera, albergano speranze e progetti per il futuro, schiacciati dal pessimismo del noncelafaròmai, o del nonpuòsuccedere. Quindi nero su nero non porteranno niente di buono. Ed è per questo che io vi chiedo di iniziare a mettere qui, in tavola, i colori dei vostri sogni. Vi dono tutti i colori del mondo, racchiusi in cento pennarelli, e nastri colorati per ciascuno di voi. Per iniziare cominciate a colorare la tavola. Poi, a mezzanotte, scriverete sul nastro del colore che sceglierete, i vostri desideri e li legheremo sull’albero più alto che abbiamo qui. Sventoleranno per tutto l’anno, come piccole bandiere tibetane, per farle volare al vento, sempre più in alto, e il prossimo anno ci ritroveremo ancora qui, per vedere cosa realmente si è realizzato. E ora si comincia’

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Così ho accolto i miei ospiti ieri a cena, e per tutta la serata, mangiando cose buone, ridendo tra e di noi, tutti, tutti hanno continuamente colorato la tovaglia. A tutti noi hanno sempre vietato di scrivere sulla tavola, e ieri sera sembravamo tanti bambini che finalmente potevano realizzare un sogno sempre desiderato. E piano piano tutto intorno sono comparsi i colori. E a mezzanotte tra i fuochi benauguranti e le bollicine dello spumante, abbiamo davvero legato alla fune i nostri nastri…. aspettando tutti insieme il nostro futuro.

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Buon 2014 a tutti…. e aprite i cassetti per realizzare i vostri sogni!!!!

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15 giugno 2011

Nuove idee bollono in pentola ...



Diverso tempo fa abbiamo scelto di organizzare sul web uno spazio tutto nostro da riempire come ci pareva…
Ma chi lo avrebbe detto che con il passare del tempo sarebbe diventato uno spazio immenso e colorato dove si sarebbero incrociate persone, emozioni, parole, incontri e anche opportunità per concretizzare grandi idee?
E per me tutto questo è nuovo e inaspettato e  per questo ancora più bello.

Periodicamente esplode nel mondo blogger una bomba di entusiasmo.
Incontri organizzati per noi e offerti da grandi aziende ci permettono di capire l’importanza che sta assumendo il blog, inteso non più solo come spazio personale, ma come veicolo di idee, anche non solo nostre, ma che, con la nostra, grande, fortissima motivazione e la nostra spinta emotiva, riescono a volare in alto.
Emidio Mansi, grande incredibile comunicatore, responsabile della Garofalo, noto marchio campano di pasta, spinto da una irrefrenabile passione per il suo lavoro e dall’intelligenza che da sempre contraddistingue il popolo napoletano, ha pensato di unire le sue, le nostre emozioni e motivazioni in una grande sinergia… per un progetto che vedrà la luce a breve e che, quindi, a breve sarà reso noto.

E’ stato organizzato un incontro in un posto meraviglioso della penisola sorrentina, dove tutto ha funzionato come un orologio milanese (!!!) grazie alla bravura di Giorgio, Flavia e Piero, e li, tra abbracci e incontri di blogger, buon cibo e grande professionalità tutta intorno, ci è stato presentato questo nuovo progetto che si è arricchito ‘in fieri’ da un brainstorming accesissimo, di nuove idee, innestate sull’idea principale.

Molto interessante la visita al pastificio, dal grande impatto emotivo, per il profumo VERO di semola che ci circondava. Ed è stato bello anche infarinarsi durante il percorso perché era inevitabile toccare, avvicinarsi, sfiorare le pareti di tutto lo stabilimento, le macchine e, ovviamente anche la pasta. 
Il processo di produzione che si immagina complicato è invece semplicissimo e l’incredibile tecnologia utilizzata permette di portare in giro per il mondo il risultato di un antico affascinante mestiere che porta alto, anzi altissimo, il nome del prodotto italiano più importante all’estero: la pasta.
Ed è proprio dalla consapevolezza e dall’orgoglio di essere i creatori di questo prodotto meraviglioso, nasce la voglia di far conoscere tutti gli altri prodotti italiani che ci rendono eccellenti nel settore gastronomico nel mondo, pur mantenendo intatte caratteristiche locali che non conoscono (e non potrebbero!!!) globalizzazioni.
E qui mi fermo.

In seguito daremo tutte le informazioni necessarie per capire meglio il progetto che Garofalo, con alcuni scelti esponenti del mondo blogger, quindi NOI….. GENTE DEL FUD, porteremo in giro per il mondo.
A presto

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5 gennaio 2011

Defrag....


Per il momento, ancora per poco, niente ricette....
Sto facendo spazio, intorno a me e nella mia mente.
E' un pò come quando si fa una pulizia dell'hard disk e un defrag successivo.
Accumulare....
Camminiamo e andiamo avanti mettendo da parte tante cose. Ora lo metto li e poi ci penso.
E così si accumulano libri negli scaffali, ricordi di viaggio, fatture e ricevute, biglietti di cinema e appunti per non dimenticare le emozioni colte al volo, ricette scritte perchè regalate o perchè rubate da libri e giornali, indirizzi di blog da visitare, numeri di telefono volanti, appunti di buoni propositi, scarpe e abiti vecchi che saggiamente sanno di non poter essere più usati, giocattoli e lavoretti che vorrebbero fermare il tempo ma che nel frattempo fermano ormai solo malinconia e polvere, caricabatteria di vecchi telefoni defunti da più di 5 anni, VHS che tanto che ci stanno più a fare se non ho più nemmeno il videoregistratore, e giochi che aspettano da tanto il Natale ma che poi passa senza che li si degni nemmeno di un'occhiata, e ricordi e ricordi, e nostalgie, e voglia di conservare pensando che sia un risparmio, tanto prima o poi ti serve........................


Ariaaaaaaaaaaaaaaaa....................

Due articoli letti in questi giorni mi hanno colpita e fulminata.
Abbiamo bisogno si e no solo di 100 cose per poter vivere.... ed è verissimo.....
Abbiamo bisogno di coraggio sempre e sempre di più per fare, iniziare, affrontare tante cose.
E allora prima di tutto apriamo i garage, guardiamo le librerie, cerchiamo nei cassetti e negli armadi, negli sgabuzzini, nelle scatole, nella mente..... e buttiamo via tutto ciò che, se è coperto di polvere significa che non serve più.
e poi torneremo a cucinare..... e a riempire i nuovi spazi, con nuovi progetti.
E magari tagliamo anche i capelli e li facciamo lisci e corti e rossi.....(mi sa che qui ci vuole troppo coraggio!!!)

Pronti? viaaaaaaaaaaaa......................
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