29 novembre 2008

Auguri!!!!!


Ogni giorno la nostra strada incrocia altre strade. Ogni giorno la nostra storia si arricchisce di altre storie. La vita di ciascuno di noi è un racconto degno di essere raccontato. L'importante è saperla raccontare ... con la giusta umiltà, riempiendola delle stesse passioni, le stesse emozioni, le stesse lacrime e gli stessi sorrisi che l'hanno riempita.
Ancora più importante è saperla ascoltare, con la giusta attenzione e il cuore aperto, pronto ad accogliere.
Ma, e i nostri compagni non ce ne vogliano, ancora e ancora più importante è che la voce narrante sia quella di una donna.
In ogni luogo e in ogni tempo.

Oggi è il compleanno di una nostra nuova amica che da poco tempo, con molta discrezione e riservatezza, quasi in punta di piedi, ha incrociato la nostra strada.
Non ci sono state molte parole tra noi, non ce n'è stato il tempo, ma non sempre c'è bisogno di parlare per stare bene insieme e per capire la ricchezza di chi ci sta di fronte.

E allora ho pensato di dedicare a lei una torta speciale tutta 'femminile'.

Torta di compleanno di crema, panna, amarene e rose glassate
- pan di spagna
- panna
- amarene sciroppate
- crema pasticcera
- rose di campagna profumate
- zucchero

Rose glassate:
1) Lavare le rose e asciugarle
2) Spennellare le rose con un albume sbattuto
3) Spolverizzarle velocemente con lo zucchero
4) Metterle subito in freezer

Crema pasticcera:
1) far riscaldare 1/2 di latte intero
2) nel frattempo che il latte si riscaldi, mescolare insieme 2 tuorli, 2 cucchiai di zucchero e 2 cucchiai di farina, stemperando con un pò di latte freddo
3) versare velocemente il latte caldo nella terrina, mescolare il tutto molto velocemente e rimettere sul fuoco fino a fare addensare.

Quindi preparare il dolce alternando pan di spagna, crema pasticcera (fredda), panna montata, amarene sciroppate, di nuovo pan di spagna e panna. Decorare con le rose glassate e spolverizzare con zucchero a velo.


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17 novembre 2008

Panna cotta con gelatina di frutti di bosco e croccantino al sesamo

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Nel racconto del mio viaggio a Berlino ho parlato di mitico ristorante, dove ho assaggiato in porzioni mignon delle pietanze meravigliose. Con moooolta umiltà e a testa bassa, ho tentato di ricreare uno dei tanti dolci che ho assaggiato.
Ed è venuto benissimo!!!!!!
Iniziamo con questa ricetta la serie dei dolci che saranno presenti sulla mia tavola a Natale.....
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Panna cotta con gelatina di frutti di bosco e croccantini di sesamo
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Per la panna cotta:
- Una confezione di panna cotta Cameo
- 250 g di panna liquida
- 250 g di latte intero
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Per la gelatina:
- 250 g. di frutti di bosco misti (fragoline, mirtilli, ribes ecc)
- 1 confezione di fogli di gelatina
- 100 g di zucchero
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Per i croccantini:
- 100 g di semi di sesamo
- 40 g di miele d'acacia
- 30 g di zucchero
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.Gelatina
Mettere i fogli di gelatina in ammollo per circa 10/20 minuti.
In un pentolino versare i frutti di bosco, lo zucchero e coprire d'acqua, superando solo di un dito il livello dei frutti.
Portare ad ebollizione ed aspettare per circa 10 minuti. Aggiungere i fogli di gelatina ammollati e continuare a far bollire per altri 5 minuti circa.
Quindi versare la gelatina ancora calda e liquida in bicchieri piccoli. Se si desidera un risultato come quello della foto, utilizzare per il tempo di riposo una griglia da forno su cui incastrerete in bilico i bicchieri.
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Croccantini
Nell'attesa preparare i croccantini al sesamo.
Far abbrustolire i semi di sesamo in un tegamino sul fuoco, fino a raggiungere un colore dorato.
Preparare su una spianatoia un foglio di carta da forno abbastanza lungo, e oliarlo leggermente su tutta la superficie.
Versare in un pentolino alto, il miele e lo zucchero, e raggiungere una caramellatura dorata.
Aggiungere i semi di sesamo e mescolare il tutto fino ad ottenere una palla.
Capovolgere l'impasto ottenuto sul foglio di carta da forno, coprire il tutto con una parte della carta e, spianando con un matterello, si otterrà una sfoglia sottilissima di croccantino e lasciar raffreddare.
Appena fredda ridurla a briciole con il matterello stesso e versarne un pò nei bicchieri con la gelatina.
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.Panna cotta
Seguendo le istruzioni, preparare la panna cotta. Non farla raffreddare completamente, ma abbastanza per non far sciogliere la gelatina già rassodata nei bicchieri, quando la verserete.
Far raffreddare in frigo o al fresco fino al completo rassodamento.
Guarnire con foglioline di menta e servire.
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12 novembre 2008

Il cielo sopra Berlino e Amburgo


Sono appena tornata da un altro viaggio: Amburgo e Berlino.
Darsi appuntamento in una parte qualsiasi del mondo, prendere al volo il primo aereo sapendo che alla meta ti aspetta il tuo amore, seduto in poltrona con le luci soffuse e la musica discreta di un piano bar, ti fa tremare di emozione. E così cominci a vivere il viaggio come un sogno.
Probabilmente novembre non sarà il mese migliore per viaggiare, soprattutto in direzione Nord.
Invece a noi piace immergerci, abbracciati, nei paesaggi circondati da una leggera foschia che da ai contorni un sapore di favola. Certo, il colore predominante è il grigio, che cola quasi dal cielo e trasuda dall'aria, ma solo così ti può stupire il giallo delle foglie dei parchi immensi, delle ghirlande già pronte per il Natale, e del caldo vin bruleè che ti riscalda il cuore.
Sono arrivata venerdi sera e già la temperatura era ... diciamo frizzante.
Sabato è stato dedicato dapprima ad un'abbondantissima colazione a base di croissant caldi e girelle all'uvetta, pane nero con burro e marmellata di mirtilli e cappuccino ..... poi ad una lunga tranquilla piacevolissima passeggiata per visitare Amburgo. Gita sul lago in traghetto, caffè bollente in mano,

camminata nella parte più antica della città, puntatina-ina nei mille, grandi centri commerciali senza comprare niente poichè (grande delusione) sembra ci siano le stesse cose dappertutto ormai, pranzo a 'The Parliament', appariscente e affascinante ristorante quasi sotterraneo, dove tutto ti fa pensare che mangerai delle cose eccellenti e invece ti portano un wurstellone di 50 cm. con la salsa al curry e mezzo chilo di patatine fritte, senza pane che non si usa. Bellissimo un negozio di abbigliamento da visitare assolutamente anche solo via internet http://www.gudrunsjoeden.de/ che ti fa sognare mille colori immersi nel freddo del Nord.

Continua la passeggiata cuore a cuore .....
Ragazzi che fanno la breakdance, la città che si riempie sempre di più per lo shopping pomeridiano e che ravvivano un pò l'aria di questa città che sembra un pò ... buia, con costruzioni quasi nere, punte acuminate delle chiese e acqua grigia intorno.


Distrutti siamo tornati nel nostro meraviglioso albergo e ci siamo preparati per andare a cena in un ristorante assolutamente spe-tta-co-la-re.
Vi dico solo il nome del sito per avere un'idea del...viaggio nel viaggio che abbiamo fatto in questo posto: http://www.koflerkompanie.com/de/comment.html Aspettate che scorrano le immagini fino a quando compaiono le foto dei piatti.


Quello che abbiamo assaggiato non è semplice cibo. E' un insieme di evocazioni di sapori indefiniti e affascinanti, presentati come un'opera d'arte molto minimalista, ma che racchiude in sè un mondo di idee. Se ci andate non scegliete dal menù, ma lasciate a loro la libertà di portarvi quello che desiderano. E poi godetevi lo spettacolo del luogo, della cucina centrale con i cuochi che creano per voi, della bella musica di sottofondo e della loro professionalità.
Domenica ad Amburgo piove. Allora guardiamo le previsioni e decidiamo di andare in un posto dove si può continuare la passeggiata: Berlino. Andiamo di corsa alla stazione di Amburgo dove ci fa un pò innervosire l'efficienza dei treni che partono spaccando il secondo. Non ci siamo molto abituati noi italiani e per questo in Germania li perdiamo i treni, perchè li immaginiamo sempre in ritardo. Comunque ne prendiamo un altro e ...
ci ritroviamo a Berlino.


Con poche ore a disposizione non possiamo vedere molto. Decidiamo di partire da AleksanderPlatz e di dirigerci verso la porta di Brandeburgo. E subito ci assale uno strano senso di ... tristezza. E' come se quella parte di Berlino est trasudasse ancora di vecchie malinconie e sensazioni di abbandono e solitudine. Nonostante i parchi bellissimi, nonostante i mercatini pieni di gente, anche dai quadri che vendono traspare una specie di delirio collettivo. Anche il chioschetto che vende i bratwurstel sa di arrangiato e anacronistico.



Man mano che ci avviciniamo alla zona ovest gradatamente si respira un'aria nuova. Negozi avveniristici con 'concept car' della Peugeot, luci sempre più forti e chioschi invitanti e profumati di vino caldo.



Si fa buio e decidiamo di salutare la città dal posto dove ci guardano gli angeli di Wenders.


E torniamo a casa.

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6 novembre 2008

Piatto 'unico'



Ma si, passiamo con una certa indifferenza da un dolce ad un secondo!
Oggi avevo proprio voglia di un sapore estivo. In una grigia giornata di novembre (figurati fuori ci sono 22 gradi!!!) con la pioggia che non sa se scendere oppure no, in un clima di incertezza diffuso e con una gran voglia mia di fare tante cose, ho deciso: oggi preparo le melanzane ripiene.
Ricetta apparentemente complicata, ma che in realtà risolve il problema del primo e del secondo insieme, essendo un piatto unico, completo e versatile.
Buono caldo, ma ancor più buono freddo tra due fette di pane fresco, con una buona insalatina, risolve il problema pranzo-cena- spuntino-picnic in maniera eccellente.Nella nostra tradizione ci sono tante varianti, legate soprattutto al gusto personale. Quella che mi ha insegnato la mia mamma, che è schizzinosa e non ama quelle che lei chiama 'le complicazioni del sapore', è molto semplice e prevede giusto gli ingredienti di base. Secondo lei se si decide di cucinare in qualche modo le melanzane, il loro sapore deve essere quello prevalente e non deve essere coperto da altri.
Nelle discorsi di donne vanitose che credono di saper cucinare benissimo, sono presenti ingredienti come prosciutto, carne macinata, e addirittura (!!!) carne Simmenthal. Mia madre fa gli occhi (celesti) storti ogni volta e non vi dico le espressioni di disgusto e disappunto!!!
Certo che la mia mamma è uno spettacolo! Piccola, bionda, con meravigliosi occhi celesti, piccante e profumata come un granello di pepe..... e si chiama Celestina. Ma di lei vi parlerò ancora, magari raccontandovi anche le sue involontarie battute che ci fanno morire dal ridere. Lei ha sempre riempito la mia vita di cose belle, di cose buone, di semplicità, di sorrisi, di allegria, di coraggio e di profumo che sa di Amore.
Ma si, ve la scrivo una poesia che le ho dedicato:

E' lei.
Sempre.
C'è sempre stata e sempre ci sarà.
Piccola, bionda, fresca e pulita.
Presente, sempre.
Che mi abbraccia morbida con gli occhi
azzurri, attenti.
Che mi punge con i suoi pensieri e
le parole svelte.
Ma che rimane addosso anche quando vado via,
come un profumo buono,
che sa di verità e di certezze.
E che tornerà sempre,
ad ogni primavera.


Bè ora mi commuovo e sbaglio la ricetta.....
Melanzane ripiene e insalatina di rucola

(per 4 persone)
- 4 melanzane medie o 6 piccole
- aglio
- basilico
- 4 uova
- pane raffermo
- parmigiano
- olio
- sugo di pomodoro fatto con olio, pomodorini, cipolla e poca salsa

Lavare le melanzane e spuntarle. Tagliarle a metà.
Scavarle con un coltello e completare l’operazione con un cucchiaio.
Tagliare a cubetti piccoli le melanzane e immergerle in acqua fredda salata.
Nel frattempo friggere le bucce delle melanzane in una padella con olio extravergine di oliva (a piacere si possono anche lessare. Sono più leggere, ma ovviamente meno saporite).
In un'altra padella mettere l'olio, le melanzane strizzate bene e l’aglio sminuzzato.
Far rosolare bene, bagnando di tanto in tanto con un po’ d’acqua per facilitare la cottura.
Salare.
Mettere in acqua il pane raffermo per farlo ammorbidire.
A cottura ultimata aggiungere alle melanzane poco pane strizzato, abbondante basilico spezzettato, le uova e il parmigiano.
Riempire le bucce delle melanzane precedentemente fritte (o lesse) e adagiarle nel tegame da forno, dove abbiamo messo un filo d'olio.
Infornare a 250 ° fino a far formare una crosta dorata.
Coprire con sugo di pomodoro (fatto con olio, pomodorini, cipolla e poca salsa) e infornare nuovamente sempre a 250° per 30 minuti circa .


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