28 aprile 2009

Voglia di primavera: la giardiniera

Cromoterapia? Aromaterapia? Palatoterapia? Per favore facciamo qualcosa perchè qui la situazione sta diventando davvero critica. Dobbiamo combattere contro la tristezza e la malinconia di questo inverno che non vuole proprio andarsene. E pensare che io odio il caldo e l'estate! Ho talmente desiderato il freddo, dopo l'afa tremenda dello scorso agosto, che sono stata accontentata...troppo.
Ho voglia di profumi d'erba nell'aria e di brezze tiepide. Di passeggiate in campagna e al mare. Di maniche corte o, al massimo, di un leggero golfino.
Coltiviamo un'illusione e facciamo una giardiniera che dell'estate ha i profumi e i colori.

Giardiniera

- carote
- peperoni gialli, rossi e verdi, carnosi
- cavolfiore bianco
- coste di sedano
- finocchi
- cipolline sottaceto
- aceto bianco
- zucchero
- sale grosso

Lavare accuratamente le verdure e privarle delle parti di scarto.
Preparare una grande coppa capiente
Pelare le carote con l'apposito attrezzo.
Tagliare le verdure a pezzi non troppo piccoli (per le carote, il sedano, i finocchi e i peperoni esiste una lama tagliente ondulata che serve a dare una forma più 'simpatica').
Nella coppa mescolare tutte le verdure (meno le cipolline che sono già sott'aceto) con un pò di sale grosso e lasciarle riposare per circa 2 ore, mescolando ogni tanto.
Scolare l'acqua, aggiungere le cipolline e mettere le verdure nei barattoli sterilizzati.
Preparare due dosi di aceto e una di acqua e un pò di zucchero e versare il tutto nei barattoli.
Chiudere i barattoli e farli cuocere a bagno maria per cinque minuti dal momento dell'ebollizione e toglierli subito dall'acqua.
Al momento di servire scolare l'aceto e condire con olio extravergine d'oliva.
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27 aprile 2009

Andare per asparagi


E vabbè, è tempo di asparagi e tutti postano le ricette con gli asparagi. E nel mio paese si organizza addirittura 'La Sagra dell'Asparago Selvatico'. Insomma è il momento degli asparagi e mi è venuta una gran voglia di cucinare e mettermi alla pari con il desiderio del momento. Di solito in questo periodo da noi, approfittando del primo sole tiepido, si va per le stradine di campagna o nei boschi, ad asparagi appunto. Io pensavo che con questo tempaccio che, per la cronaca, continua ad essere uno schifo (povera Puglia!), non se ne sarebbe trovato uno, ma se invece io non ne ho trovato è perchè li avevano già raccolti gli altri. Quindi mi son dovuta accontentare di una sola frittatina, anzichè preparare la mia meravigliosa minestra con asparagi in brodo. Comunque il risultato è stato eccellente e il desiderio ampiamente appagato.

Frittata di asparagi selvatici

- Un mazzetto di asparagi
- uova
- pangrattato
- mozzarelle
- formaggio grattuggiato (parmigiano o Rodez o pecorino, a seconda del proprio gusto)
- prezzemolo
- aglio
- pepe
- uova

Lavare gli asparagi e sbollentarli per qualche minuto. In una coppa spezzettarli eliminando le parti dure e legnose.
Aggiungere le mozzarelle tagliate a cubetti, l'aglio e il prezzemolo tritati, una manciata generosa di pangrattato, una macinata di pepe, parmigiano e raggiungere una consistenza molle aggiungendo le uova. Mescolare per bene.
Versare un filo d'olio in un tegame da forno e versare l'impasto. Mettere in forno già caldo per 15 minuti circa, fino a raggiungere la doratura.

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24 aprile 2009

piove governo ladro


Ma perchè dappertutto c'è il sole e qui da noi piove sempre? Sono stanca dell'inverno, ho bisogno di sole. Non pensavo di essere diventata così metereopatica. Sarà l'età? Prima chissenefregava del tempo, anche con la pioggia prevaleva la voglia di fare mille cose, sempre in giro con gli amici a fare programmi. Adesso invece è il tempo di fuori che condiziona la voglia di fare.
Che strana sindrome è questa? la Sindrome della Pioggia Battente! Che batte, che batte, che rompe, che rompe. E allora cosa ci inventiamo oggi? Una minestra calda per le coccole? un qualcosa di frizzante e colorato che sa di primavera? Ma si tutte e due le cose.
Io impazzisco per i carciofi, per i peperoni... Vabbè in verità io impazzisco per tutto. Faccio prima a dire cosa non mi piace... E non c'è una, dico una, cosa che non mi emozioni nel cibo. Riesco a provare lo stesso piacere nel mangiare sia una fetta di pane e pomodoro (con olio, sale e origano e contorno di olive nere taggiasche e pezzettino di parmigiano...mica cotiche!) che un piatto elaborato da ristorante 20 forchette. La gioia che mi da pane, prosciutto e giardiniera (o carciofi sott'olio), mi rallegra la giornata. E resterei qui per ore a dissertare sulle gioie dei colori e sapori delle verdure dell'orto, abbinate a pane casereccio o pasta.
Mi sa che il delirio dovrà bloccarsi qui. Per oggi prevale la voglia di un piatto caldo di coccole ai carciofi e patate, da preparare al volo e guardarlo da vicino mentre cuoce, bolle e profuma.


Pasta in brodo con carciofi e patate

- 2 carciofi circa a persona
- 1 patata a persona
- 50 g di pasta (piccolo formato) a persona
- aglio, prezzemolo
- pepe nero in grani
- olio extravergine di oliva
- parmigiano reggiano

Spuntare i carciofi, eliminare le foglie dure, e tagliarli a spicchi. Sbucciare le patate e tagliarle a cubetti. Mettere il tutto in un tegame alto con acqua, prezzemolo, qualche granello di pepe e aglio e portare ad ebollizione. Far bollire per circa 1 quarto d'ora e aggiungere la pasta. A cottura ultimata condire nei piatti con un filo d'olio e parmigiano.


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23 aprile 2009

torniamo alla terra


Dopo i viaggi ritorniamo a parlare di cucina.
Sono le giornate dedicate alla Terra. Onoriamola con i suoi tesori.
Oggi avevo bisogno di un pranzo vegetariano. E allora ho preparato una delle cose più semplici e buone che la mia mamma mi ha insegnato: le Fave Spizzicate

Fave spizzicate

- Fave secche (circa 100 g a persona)
- Alloro
- Sale
- Olio extravervine di oliva

'Spuntare' le fave secche, cioè con un coltello eliminare il pezzo superiore della buccia (dove la fava era attaccata alla pianta) e metterle in ammollo per almeno 12 ore.
Aggiungere il sale e qualche foglia di alloro.
Quindi coprirle con acqua e metterle a cuocere a fuoco lento per circa 2 ore.
In realtà la cottura dipende dal tipo di fave, che possono richiedere tempi diversi. Basta assaggiare di tanto in tanto, rabboccando l'acqua se ancora si deve continuare la cottura.
Una volta cotti condire solo con olio di oliva e accompagnare con verdure lesse e pane.


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20 aprile 2009

Sotto il cielo di Spagna (III ed ultima parte)


- Sabato di Pasqua : lasciamo Siviglia e ci dirigiamo a nord verso Madrid. Ho già detto che di questo viaggio, quello che mi ha più colpito è stato il paesaggio che si vive lungo la strada che percorri. E' cangiante, ma sempre caldo e interessante. E per questa ragione ogni partenza è stata vissuta come l'inizio di una nuova avventura. Arrivati a Madrid abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio privato e siamo andati in giro per la città su un pulmann turistico con guida, e abbiamo approfittato delle tappe che ci sembravano interessanti.

Onestamente non sono rimasta proprio affacinata da questa città. Sarà stato il tempo meteorologico che alternava il sole a momenti di grigio, sarà stata l'austerità e la magniloquenza di questa che è comunque la capitale, ma onestamente io preferisco un approccio più 'popolare' con i luoghi.
Pranziamo al volo con kebab e via, nel pomeriggio ci siamo rimessi in viaggio, destinazione Saragozza.
E qui la natura si è sbizzarrita per poter emozionarmi.

Siamo passati dai 27 gradi di Siviglia ai 3 gradi dei Pirenei, circondati da neve ovunque, in mezzo ad un tramonto spettacolare che colorava di arancione il cielo e rendeva meravigliosi gli sconfinati parchi eolici presenti ovunque.

Scendendo dalla zona più montuosa siamo stati abbagliati dall'orizzonte sconfinato che lasciava intravvedere sotto l'arancione un turchese brillante , dentro cui spiccavano montagne rosso fuoco 'tagliate a fette' per far posto alla strada. Non so se le foto danno un'idea, ma posso garantire che la violenza dei colori era davvero emozionante.

Verso le 21, ormai tutto era buio, siamo arrivati nei pressi di Saragozza. Era una sera senza luna e anche con una leggera pioggia, ma ad un certo punto ci siamo accorti di essere circondati , in alto, da tante luci rosse. Dapprima solo poche intorno a noi, poi, man mano che gli occhi si abituavano all'oscurità, diventavano sempre di più, centinaia e centinaia, fino a scomparire in quello che doveva essere l'orizzonte. Luci di segnalazione per indicare la presenza di uno dei più grandi parchi eolici del mondo, 'La Muela'; uno spettacolo unico che ci siamo riservati di visitare il giorno dopo.
E cosi da lontano, dal buio, piano piano cominciamo ad intravvedere le luci di una città dove, al centro troneggiano tante cupole tutte illuminate che, non si capisce bene, se appartengono ad una chiesa o ad una moschea.
Ci avviciniamo seguendo il nostro navigatore e, anche se siamo un pò stanchi e in albergo ci aspettano, decidiamo di dirigerci verso quello spettacolo.
Arrivati quanto più vicino possibile a quelle luci, lasciamo la macchina e ci affacciamo sulla piazza.
Questo viaggio mi ha regalato delle emozioni fortissime, e ancora una volta mi sono trovata davanti uno spettacolo unico che mi che commossa fino alle lacrime.
Appare davanti a noi una piazza immensa semideserta e una Basilica immensa, completamente illuminata, con le porte aperte e, una volta entrati, nel silenzio generale, una folla che prega alla luce di centinaia di candele per la veglia pasquale.
Un'emozione unica....... La Basilica della Vergine del Pilar.

- Domenica di Pasqua: la sera precedente ci siamo poi accorti che il nostro albergo era proprio di fronte alla Basilica. Quindi doppia felicità. Abbiamo partecipato alla messa della Santa Pasqua e dopo un breve giretto turistico ci siamo rimessi in marcia per affrontare il tratto più lungo del nostro itinerario. Siamo passati da 'La Muela' e (forse perchè siamo di parte....), è stata anche questa una grossa emozione. (Quanto sono più avanti di noi gli spagnoli!!!!....).


E così, immersi nel grande cielo di questa terra meravigliosa ...

...abbiamo raggiunto la Francia, che ci ha accolto con una pioggia antipatica che ci ha accompagnato fino ai confini dell'Italia.
Per avere dello spettacolo che riserva la costa azzurra, bisogna arrivarci di sera. Tutte le luci che illuminano le montagne fino al mare sembrano essere li solo per stupire i viaggiatori e lasciarli a bocca aperta.
Pernottamento a Sanremo e, lunedi, viaggio di ritorno fino a Roma, sotto il sole d'Italia attraversando la Versilia.

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16 aprile 2009

Sotto il cielo di Spagna (II parte)

- Mercoledi, giovedi e venerdi: Siviglia
Siviglia ci ha accolti con un caldo incredibile: circa 27 gradi e un'aria di primavera meravigliosa. La città era in festa, tutti negozi chiusi in segno di rispetto per la Settimana Santa e tanta gente elegantissima che partecipava alle processioni, famosissime in tutto il mondo per la loro molteplicità, durata e senso di devozione. E' anche vero che la fede viene percepita in maniera diversa rispetto a noi. E' un misto di rispetto, umiltà, senso di appartenenza, ma non vissuta con contrizione e tristezza, anzi. Si partecipava ai riti con serena condivisione. E questo ritmo lento e pacato si percepisce in tutta la Spagna che ho visitato. Non ho mai visto disperazione o depressione in giro... sentimenti che da diversi anni invece prevalgono intorno a noi qui in Italia.

Le strade, con il profumo delle arance e del pesce fritto, riservano sorprese ad ogni angolo: balconi in fiore, interni di portoni e porticati con maioliche coloratissime, che ricordano i paesi arabi, vicoli strettissimi e colorati, la meravigliosa passione del flamenco e mille altre cose che fanno di Siviglia una delle tappe più belle e affascinanti della Spagna.

Donne Spagnole e Mantille



Le processioni



I Nazzareni




I portatori penitenti



Il Flamenco



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15 aprile 2009

Sotto il cielo di Spagna (I Parte)

Eccomi qua.
Il pazzo viaggio che per dieci giorni ci ha portato in giro attraverso l'Italia, la Francia e, soprattutto, la Spagna, si è concluso. Dieci giorni che ci hanno regalato sorprese, stupore e mille magiche emozioni.
Decidere di partire tre giorni prima e fare le valigie la mattina stessa della partenza mi ha fatto davvero sentire un pò folle. Ma d'altro canto chi mi conosce lo sa che a me piacciono queste partenze all'ultimo momento, che mi evitano l'ansia e l'angoscia dei preparativi. Metto in valigia lo stretto indispensabile, preparo qualcosa di essenziale da mangiare durante il viaggio, il cuscino per i ragazzi, e via sia parte all'avventura.
La prima cosa da fare è... togliersi gli occhiali da sole, perchè di un posto, oltre ai suoi sapori e ai suoi profumi, bisogna portarsi nel cuore per sempre la sua luce.

- Sabato ore 14,00 partenza. Arrivo in serata a Roma. Cena a Trastevere (ovviamente!) e passeggiata come turisti. E già, siamo turisti .....
- Domenica delle Palme. Mentre mio marito e mio figlio Domenico preparano la macchina per la partenza, io e Guido passiamo prima dalla chiesa per la preghiera e per i rametti di ulivo benedetti e poi facciamo una capatina veloce a Porta Portese.
Quindi, richiamati all'ordine, raggiungiamo casa e partiamo...
- Pausa pranzo a Lerici, in Liguria. Posto splendido, dove abbiamo passeggiato lentamente, mangiato davanti al mare, preso il caffè in un bar sul porto.

LERICI





Quindi ripartiamo per raggiungere la nostra prima meta, in Francia, ad Aix En Provence, dove pernotteremo. Lungo la strada ci accompagna un tramonto bellissimo.

- Lunedi mattina, passeggiata per le strade di Aix En Provence, colazione con croissant meravigliosi e partenza per la prossima meta: Barcellona.
Per i nostri figli è stata una novità e ne sono rimasti affascinati. E soprattutto hanno deciso di ritornarci... con gli amici.
BARCELLONA : La Rambla
I colori di Barcellona


Ho già parlato molto di questa città in post precedenti, a proposito soprattutto di libri. L'unica volta che ho usato 'in prestito' delle foto dal web è stato per illustrare questa chiesa, visto che era l'unico posto che non ho visitato le volte precedenti. Il posto che per me è diventato la cosa più importante di questa città dopo aver letto il libro 'La Cattedrale del mare'. Ed ora, confusa e in preda ad una grandissima emozione che mi ha fatto commuovere fino a piangere, l'ho visitata. E' ancora più bella di come l'avevo immaginata. E poi siamo arrivati durante un rito pasquale bellissimo e l'atmosfera era davvero magica.

La Cattedrale di Santa Maria Del Mar


Park Guell




La Sagrada Familia
Hard Rock Cafè
- Martedi: partenza per Valencia. Quello che mi ha davvero sorpreso di questo viaggio sono stati i paesaggi di questa terra. Centinaia di chilometri di terra sconfinata e varia. Coltivata ad uliveti e vigne. E i colori, mille colori che cambiavano in continuazione sotto un cielo immenso, dai larghi orizzonti.



Valencia


- Mercoledi ancora in viaggio. Forse una delle cose più belle è sempre questo spettacolo continuo che ci avvolge............


Pausa lungo la strada che ci porterà a Siviglia.

E finalmente.... siamo a SIVIGLIA...

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