9 agosto 2018

Pomodorini in dispensa



Sono felice. Sta piovendo e all'improvviso mi sento meglio.
Lo so che mi ripeto, ma il malessere che mi provoca il caldo non è facilmente comunicabile a chi invece ne gode.
Mi accontento di questi brevi momenti in cui il cielo si rabbuia, scatena il vento e mille fulmini, piove a dirotto, grandine e acqua solo lontano, portando però fin qui il profumo di tempesta.
Poi con la stessa velocità vanno via le nuvole e torna il sole con un caldo che soffoca.
E così attendo il tramonto. Quando comincio a muovermi respirando più facilmente.
E durante i miei tramonti pulisco il garage, faccio pulizie, metto fuori di casa il naso per andare a fare commissioni, vado in campagna.

Questa che racconterò è la storia di due tramonti in campagna.

Durante le mie giornate scatto foto e conservo ricordi. Una mania che mira forse a fermare il tempo per il timore che possa portare con se immagini e momenti belli.
Poi arriva il momento in cui me le riguardo e sono contenta di averlo fatto. Soprattutto quando guardo le foto dei miei figli, quando sono già lontani. E così, rivedendomi tra i loro abbracci, e con loro addosso o intorno a me, mi sembra di averli ancora con me. 
Approfittiamo di ogni momento in cui stiamo insieme per parlare e parlare.
Una sera ci siamo seduti nell'orto accanto alle piante di pomodori e, mentre li raccoglievamo e riempivamo cassette, ci raccontavamo i riassunti delle nostre vite che ormai sono strade diverse, che si incrociamo di tanto in tanto. E il sole calava. E quello era un momento solo nostro, in mezzo al silenzio della campagna.
Siamo tornati che era già buio.


Il giorno dopo.

Pomeriggio assolato, tramonto. ancora.
Le mani devono sempre muoversi e lavorare mentre la bocca parla e le orecchie attente ancora imparano ascoltando. Abbandonati i telefonini si dividono i compiti.
Mentre mia madre e mio figlio puliscono i pomodori io recupero un pò di frutta che oramai sta 'passando' e ne faccio marmellata, anzi confettura o come cavolo si dice. Scusate ma era meglio quando uno parlava senza il pensiero di qualche saccente dito inquisitore. Quando l'orto regala pomodori in quantità non si può ignorare il dono e allora se ne fanno boccacci di pezzettoni profumati di basilico per l'inverno, quando uno a casa, l'altro lontano, penseremo a questo momento lento trascorso insieme ad imbarattolare l'estate.  Domani si penserà ad andare al mare.

Noi l'estate la viviamo così.
al canto delle cicale.
Noi formiche.

E mia madre ci dice come fare.



Pomodorini in dispensa

ingredienti:

- pomodorini
- basilico

Procedimento:

Sterilizzare i barattoli e i propri tappi facendoli bollire almeno 10 minuti dopo il bollore. Farli asciugare capovolti du un canovaccio pulito.

Lavare i pomodori e il basilico.
Tagliare a metà i pomodorini e sistemarli nei barattoli, premendo affinchè esca la maggior parte dell'acqua di vegetazione. Attenzione, non tutta.
(Potete utilizzare l'acqua di vegetazione in eccesso per condire un'ottima panzanella, aggiungendo un pò d'olio e di sale)
Alternare i pomodorini a qualche foglia di basilico.
Chiudere ermeticamente i barattoli e farli bollire a bagno maria almeno mezz'ora dopo l'ebollizione.

tutto qui.







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6 agosto 2018

Spaghettoni al sugo di peperone con acciughe salate



Le finestre sono aperte e mi sto godendo un pò di fresco che finalmente sta portando un pò di tregua in questa giornata di caldo tremendo. Stiamo soffrendo tutti di un malessere fisico che ci toglie il respiro, l'appetito, il sonno, le forze, ci annebbia anche la vista per il sole accecante. Poi credo che nonostante tutto questo sia solo il minore dei mali, 'frutto di stagione' come amano dire gli anziani che per educazione e per l'età vestono anche in estate con giacca, cravatta e cappello, sulle panchine in piazza. E capisco che ci sono veri 'mali' da sopportare diversi dalla banale calura estiva. E decido di pensare ad altro. 

Stasera si rimette tutto in moto, dopo l'abbiocco della giornata, appetito compreso. E così dopo un pranzo trascorso mollemente a mangiucchiare cicorie lesse fredde con un pò di aceto e una fetta di caciocavallo sudato, ora mi è venuta voglia di un piatto di pasta e a dispetto dei nostri orari di cena meridionali che, se non sono le 22 non si mangia, è quasi pronto.
Sì, avete capito bene, selezionerò uno dei primi piatti gourmet a disposizione sul sito di Italian Gourmet e cercherò di fare la magia. Ho già l’acquolina in bocca. 
La mia scelta gastronomica è ricaduta sugli spaghetti al sugo di peperoni con acciughe salate firmata da Carlo Cracco. Una ricetta che ha tutto il sapore dell’estate, versatile e capace di adattarsi ad ogni cucina. Ecco la mia versione, spero vi piacerà.

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