29 gennaio 2009

Barcellona nei libri 2

Vedo che l'argomento Barcellona e l'argomento Libri ha riscosso successo. Molti lettori mi hanno inviato delle mail private per condividere questa passione per la lettura e per i viaggi. I libri sono l'amore più grande della mia vita e voler aprire questo argomento con me risulta molto pericoloso perchè parto in quarta e non ci si libera più di me. Con molto entusiasmo elargisco consigli e suggerimenti sui libri che ho letto, iniziando però dapprima con un'analisi del profilo psicologico di chi mi sta di fronte, per capire quale genere potrebbe andare bene e su quale libro iniziare il volo pindarico/logorroico.
Vogliamo parlare di uno dei libri più interessanti e affascinanti che siano stati scritti?


Un grande successo editoriale, meritatissimo, opera prima di un avvocato del foro di Barcellona , Ildefonso Falcones , che a un certo punto della sua vita ha deciso di fare il grande salto e realizzare un suo sogno. E a me questa cosa fa impazzire. I sogni che all'improvviso escono fuori dal cassetto e che vengono realizzati sanno di speranza, di coraggio, di intraprendenza, di incoscienza, di follia, di carattere con gli attributi rimasti nascosti fino a quel momento. Insomma, io ho amato questo libro e questo scrittore.
Inoltre per un puro caso del destino........... l'ho pure conosciuto!!!!!!!
Questo è uno di quei libri che crea dipendenza. A parte che non riesci a smettere di leggere, con gravi conseguenze sulla vita domestica e di relazione, ma poi anche quando lo finisci, non ti rassegni e ti manca e lo riprendi continuamente, leggendo qua e là, pregandolo di restare ancora con te, di emozionarti ancora e ancora. Insomma te lo porti con te ancora per un pò, perchè non ti rassegni a lasciarlo andare via.

19 giugno 2007... ore 15,00.... appena arrivata a Roma ... (libro in borsa)... prendo un giornale, quelli che distribuiscono gratuitamente in città per notizie ed eventi giornalieri.... e leggo che alle 18,00 alla Basilica di Massenzio (Fori Imperiali) ci sarà lui, Ildefonso Falcones De Sierra, mitico, che leggerà un suo inedito sul tema 'Vicino/Lontano', ospite di una delle rassegne culturali più interessanti che io abbia mai visto: 'Il Festival delle Letterature'.
Ma vi rendete conto? Essere ancora sotto l'effetto dell'innamoramento del libro, aver immaginato mille volte con ammirazione questo scrittore che un bel giorno decide di scrivere la sua prima parola della 'Cattedrale del Mare' , che realizza un sogno, parlando a sua volta del sogno di un altro uomo, Arnau, e sapere di avere tutto ciò a portata di mano, cosa credete che abbia fatto?
Svegliarmi dallo choc, lasciare la valigia, prendere il taxi e mettermi in fila, il tutto in estasi con sorriso ebete..... è stato un tutt'uno.
Innanzitutto ho mandato un sms a mio marito per farmi invidiare e per fargli uno scherzo (ormai ero euforica ... ridevo in continuazione e non ragionavo più bene), dove gli dicevo "Scusami ma stasera non posso chiamarti presto. Almeno fino a mezzanotte sarò con un uomo brizzolato, affascinante, colto e... spagnolo'". Immaginate la risposta..... Poi in uno dei più bei tramonti che Roma abbia mai regalato è iniziata la serata: musica di sottofondo, i Fori Imperiali illuminati, sul palco lui, che legge .... in SPAGNOLO... con una bellissima voce e un testo altrettanto bello.
Insomma alla fine vado OVVIAMENTE a chiedere l'autografo sul MIO libro e, come una deficiente, non riesco a dire niente, mannaggia a me.
Planando e non riuscendo a camminare dritta, son tornata a casa.
Il libro è in cassaforte.
Ovviamente.


E in tutto questo abbiamo perso di vista Barcellona....
"Barcellona, XIV secolo. NeI cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno..." (IBS)
(le foto di questo post, a differenza di tutte le altre del blog che sono mie, sono state 'prese in prestito' dal web).
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28 gennaio 2009

Barcellona nei libri

Si può compiere un viaggio in tanti modi. Appena si arriva in un posto bisogna chiudere gli occhi e prepararsi con il corpo e con la mente a percepirne l'anima. Ogni luogo ti regala sensazioni uniche, legate agli odori, ai sapori, ai colori del cielo del momento e ai rumori che ascolterai intorno a te.
Barcellona è un posto misterioso che ti affascina e che incute timore.
La Sagrada Famiglia, tempio espiatorio in continua costruzione, si nutre delle offerte e delle speranze di redenzione dei peccatori della sua terra.
E la follia e la genialità del suo ideatore serpeggia nell'aria.



Lo stesso genio folle si respira nel Park Guell, un luogo dove materiali e progetti inusuali si fondono per creare un atmosfera onirica.

E così attraversando la città si respira una strana inquietudine, un non detto carico di magia e oscurità che ti ritorna ogni volta che vedi o senti o pensi a Barcellona.
Io ci sono stata 2 anni fa e non mi sono stupita di ripercorrere le stesse strade e rividere le stesse emozioni attraverso una storia fatta di carta.
Oggi ho finito di leggere il mio libro: 'Il Gioco dell'Angelo' di Carlos Ruiz Zafòn e ancora non riesco a liberarmi della sensazione di mistero maledetto che pervade la storia. Si ritrovano personaggi e luoghi del libro precedente 'L'ombra del vento' ed un posto che ho subito amato, chiamato 'Il Cimitero dei Libri Dimenticati'......
"Questo posto è un mistero. Un Santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi, ha un'anima. L'anima di chi lo ha scritto e di quelli che lo hanno letto e vissuto e sognato. Ogni volta che un libro cambia di mano, ogni volta che qualcuno fa scorrere lo sguardo sulle sue pagine, il suo spirito cresce e si rafforza. In questo posto i libri che nessuno più ricorda. i libri che si sono perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa di arrivare tra le mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito...". (pag 662)
Non anticipo niente della storia, perchè è facile trovare trama e indicazioni su internet, ma di sicuro lo consiglio a chi a ama i libri che parlano di libri, a chi sa subire in silenzio una storia oscura e ammaliante.

"Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta chd vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell'istante, perchè a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo."

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27 gennaio 2009

liquore al cioccolato

Un giorno decisi di preparare un liquore al cioccolato che avevo assaggiato tempo prima. Preso l'appunto della ricetta, comprati gli ingredienti, iniziata la preparazione.... tutto ok fino al momento dell'assaggio. Era venuto fuori una specie di grappa al cioccolato, praticamente impossibile da bere per quanto era forte.
Dico 'non è possibile', ricontrollo e avevo seguito le istruzioni alla perfezione, richiamo la persona che mi aveva dato la ricetta, mi conferma che erano proprio quelle le dosi.
Insomma torna a casa mio marito e gli spiego l'accaduto. Controlla il tutto e con un sorrisetto di sufficenza mi dice ' la matematica non è mai stata il tuo forte... eh eh '.
Avevo sbagliato l'equivalenza.
Avrei dovuto preparare altre 9 dosi di liquore per compensare tutto l'alcol che avevo messo. E così ogni volta che lo assaggiavo controllavo se andava bene. Alla fine ho ottenuto un liquore eccezionale, denso e cremoso e abbastanza alcolico per non scambiarlo una semplice cioccolata liquida. E' il giusto mezzo per perdere il controllo, credendo di aver bevuto solo cioccolata.
Letteralmente ' è una cioccolata che fa girare la testa'.

Liquore al cioccolato

- 100 g di cacao amaro
- 400 g di zucchero
- 1 l di latte intero
- 10 cl di alcol

Sciogliere nel latte lo zucchero e il cacao. Mescolare continuamente dopo l'ebollizione fino a raggiungere la densità desiderata. Far raffreddare e aggiungere l'alcol.

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24 gennaio 2009

Gelatina di arance

Per rinascere dal grigio c'è bisogno di colori. Ma anche di profumi e di sapori.
Per emergere dal buio della notte, ogni mattina metto la sveglia mezz'ora prima di quanto servirebbe per creare un momento solo mio. Preparo un thè caldo, prendo il libro del momento, ancora nella luce soffusa del mattino, mi siedo comodamente e leggo. Stamattina avevo voglia di qualcosa di più. Un qualcosa di dolce e profumato e morbido. E allora ho ripescato nella mente una ricetta che avevo visto tempo fa su un blog. La descrizione di una marmellata che aveva saputo evocare emozioni legate al colore, ai profumi e ai sapori. Sul tardi ho cominciato a prepararla e sono riuscita a creare la magia.


Marmellata di arance e mele

- 600 g di arance non trattate
- 500 g di mele
- 500 g di zucchero di canna
- 900 cl acqua

Lavare per bene la frutta. Mettere a bollire acqua e zucchero per ottenere lo sciroppo. Con l'attrezzo che vedete in foto ricavare tante striscioline di buccia di arancia (così non viene via anche la parte bianca) e in un pentolino a parte farle bollire per mezz'ora.
Dividere in due tegami separati lo sciroppo di zucchero. In uno spremere il succo delle arance e aggiungere le bucce bollite. Nell'altro immergere le mele precedentemente sbucciate e tagliate a fette sottili e portare ad ebollizione. Dopo circa 10 minuti di ebollizione, unire in un unico tegame e proseguire la cottura fino a raggiungere la densità desiderata.
Di solito ci si regola lasciando cadere qualche goccia su un piatto pulito e, dopo averla fatta raffreddare un pò, vedere se si è rappresa.
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21 gennaio 2009

Le mie focacce


E' una strage! Siamo tutti malati a casa. Questo è già il secondo giorno e già non ne posso più. Passati i sintomi più gravi, che non sto qui ad elencare, di desiderare cose da mangiare non se ne parla. Andiamo avanti a botta di thè freddo leggero con un pò di limone e ghiaccio, perchè anche il caldo dà fastidio. Allora per reagire scrivo un post con delle foto che ho fatto l'altro giorno e non ho avuto il tempo di pubblicare.


Focaccia semplice con pomodori e origano e
Focaccia semplice con olio e rosmarino

- 1 kg di Farina
- 1 lievito di birra
- 1 patata lessa
- sale fino e olio
- pomodorini, origano, rosmarino fresco
- olio extravergine di oliva

Ma che faccio vi spiego come si fa la focaccia? E vabbè.
Su una spianatoia mettere la farina e fare spazio al centro, dove si metterà il sale fino, la patata lessa schiacciata (a spaghetti con l'apposito attrezzo), il lievito sciolto in un pò di acqua tiepida. La vorare bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Dividerlo a metà e con il matterello ricavare 2 dischi che si disporranno in due teglie da forno precentemente unte con olio.
Coprirle con pellicola trasparente e avvolgerle con una coperta al caldo. Dopo il periodo di lievitazione (1 ora e mezza/ 2 ore circa), condirne una con i pomodorini e origano ed un altra solo con rosmarino e un filo d'olio. Infornare a 220 gradi circa secondo il proprio forno.

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19 gennaio 2009

Spaghetti con le cime di rapa


Ricomincia la settimana e puntualmente ci ritroviamo al punto di partenza per tante cose. I 2/3 kg persi faticosamente a botta di cicorielle e bietole e pesce lesso e fettine di carne alla piastra, vengono velocemente ripresi durante il sabato e la domenica. Ma non ci possiamo fare niente! Siamo troppo felici di ritrovarci, innanzitutto io, mio marito e i ragazzi e già lì, vai giù di cenette e pranzetti ricchi e festosi. Poi ci incontriamo puntualmente con i nostri amici e lì, via con pizze e birre, canti e grappini e Petrus, tentativi falliti di vedere 'solo' un film senza mangiare. Poi si mettono anche di mezzo i compleanni vari e siamo costretti a conciliare pranzi a mezzogiorno con alcuni amici, incontri per il caffè nel pomeriggio con altri, per organizzare la cena che, ovviamente parte con un 'bè stasera niente, al massimo un'insalata...' e finisce inevitabilmente con 'rognonata' arrosto e bruschette con caciocavallo sciolto sulla brace. E ancora canti e grappini.
Ma il lunedì arriva (meno male) e tutti li con i buoni propositi a fare le personcine per bene con buone intenzioni. E allora si cucina la pasta con la verdura che da noi è quasi sempre 'pasta con le cime di rapa'.
Però oggi devo essere sincera. In seguito alla solita botta di malinconia causata dalla partenza di mio marito (che lavora fuori dal lunedi al venerdi!!!), ho preparato anche la focaccia e la 'tiella di carciofi e patate al forno' di cui riporterò in altri post le ricette.

Spaghetti con cime di rapa, alici e pepe bianco
(per 2 persone)

- 1 kg di cime di rapa
- 150 g di spaghetti non troppo sottili
- alici sotto sale e/o 2 spicchi d'aglio
- olio extravergine di oliva
- pepe da macinare al momento

Mettere a bollire l'acqua in una pentola capiente.
Pulire le cime di rapa eliminando le foglie più grandi e la parte più dura del gambo e lavare con abbondante acqua.
Quando l'acqua bolle mettere il sale e immergere gli spaghetti. Girare e aspettare che riprenda il bollore. Quindi aggiungere le cime di rapa. Quando sono ancora molto al dente preparare un pentolino con olio abbondante e farlo scaldare.
Attenzione! il tempismo deve essere perfetto: scolare la pasta e la verdura e metterle in una coppa o nello stesso tegame di cottura e contemporaneamente mettere nell'olio, che deve essere caldo e fumante, le alici precedentemente lavate e diliscate. Quando non si sente più lo sfrigolio e le alici sembrano quasi 'sciolte', versare l'olio sulla pasta.
Servire bollente con pepe macinato al momento.



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16 gennaio 2009

Ciambelline di patate al profumo di arancia e limone

Attenzione! questa è una ricetta pericolosa perchè se cominci non finisci più di mangiarne. Però ti mette così di buonumore che ne vale la pena. Mi sa proprio che scriverò un libro intitolato 'Le ricette del buonumore'. Si si mi sa proprio che inizio anche quest'altro progetto (e siamo a quota 6 tutti in contemporanea).

Ciambelline di patate all'arancia

- 1 kg di patate lesse
- 100 g di latte
- 100 g di zucchero
- 4 uova
- 50 g di olio
- 1 lievito di birra
- 1 arancia grattuggiata
- 1 limone grattuggiato
- farina q.b.

Schiacciare le patate con lo schiacciapatate (ovviamente!) facendo attenzione a non lasciare pezzi troppo grossi. Impastare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto morbido.
Formare delle ciambelline e lasciarle lievitare sulla spianatoia per un paio d'ore.
Friggerle in olio bollente e metterle a colare l'olio in eccesso su un foglio di carta assorbente.
Rotolarle nello zucchero semolato e mangiarle preferibilmente calde, perchè quando si raffreddano diventano meno morbide.
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15 gennaio 2009

Torta di mele velocissima


Accidenti che giornata! Ormai sembra che pioggia e nebbia non vogliano più abbandonare questa che è sempre stata la terra del sole. Quando volevo fare invidia a 'qualcuno' che viveva lontano sottolineavo sempre l'aria di perenne primavera che qui si respira. I colori freschi della natura, verdi, marroni, bianchi e il celeste del cielo, e gli odori della terra che si respira anche in paese.

Ora con tutto questo grigio, dobbiamo trovare una buona ragione per essere ottimisti e vedere il mondo a colori. Stamattina ho fatto la personcina per bene e mi son messa a fare la 'casalinga' parola che, con tutto il rispetto per le casalinghe, ho difficoltà a pronunciare e anche a interpretare. Ogni giorno si devono fare le cose obbligatorie e ogni tanto bisogna andare un pò più a fondo, senza però esasperarsi e soprattutto senza perdere il senso della vita che ti invita a fare altri progetti, decisamente più interessanti.

Ma quando c'è l'energia intorno a me e vorrei leggere, scrivere, partire, fare tre corsi online, e il tutto contemporaneamente, per evitare di 'fondere' mi costringo a dedicarmi ad 'obbligazioni casalinghe' in attesa di perenne risoluzione, giusto per fare ordine intorno a me e nella mia mente. Intanto manteniamo una promessa fatta a Clara, in odore di corso di cucina, a cui avevo promesso una delle mie ricette velocissime fatte apposta per la consolazione immediata di malinconie ipoglicemiche. Cavolo oggi mi sento intelletuale! Vedi, vedi cosa fa l'eccesso di energia?

Torta di mele 'tutto nella coppa'
(dose per due torte del diametro di 28/30cm)
- 325 g di farina
- 200 g di zucchero
- 200 g di latte
- 180 g di olio (mia madre mette quello extravergine di oliva, io quello di semi)
- 4 uova
- 1 bustina di pane degli angeli
- 4 mele

- 2 cucchiai di zucchero di canna (facoltativo, da aggiungere prima di infornare, per far venire la crosticina dorata)
- 1 cucchiaio di zucchero a velo (facoltativo, da aggiungere prima di servire)

Mescolare insieme tutti gli ingredienti e alla fine unire le mele tagliate a cubetti.

Foderare due teglie con carta da forno e versare in ciascuna metà dell'impasto.


Spolverizzare con lo zucchero semolato o, meglio, di canna, l'intera superficie della torta, poco prima di metterla in forno (quindi per la seconda attendere il suo momento).

Infornare a 180° fino a doratura completa.

Questa torta è velocissima, ottima sia bollente, sia tiepida che fredda e si può servire anche con nevicata di zucchero a velo. E' un ottimo rimedio contro la malinconia ipoglicemica. Fa bene al corpo e allo spirito. E, se mangiata in compagnia di una amica, fa ritornare miracolosamente il buonumore.

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8 gennaio 2009

istruzioni per l'uso della griglia

A gentile richiesta, ecco le istruzioni per l'uso della mia meravigliosa griglia per crostate.


Su un foglio di carta da forno stendere la pasta con il matterello


poggiare sulla pasta la griglia e premere per farla aderire


capovolgere e continuare a premere la pasta con il matterello per farla entrare nei solchi della griglia

togliere la carta da forno e con un colpo secco far cadere i rombi dei buchi centrali


dopo questa operazione questo è il risultato finale

capovolgere nuovamente la griglia, sistemandola sulla teglia


staccare la parte superiore della griglia, molto lentamente


sollevare anche la seconda parte della griglia, lasciando cadere la pasta

con le mani eliminare la parte in eccesso della pasta

e questo è il risultato finale

Attenzione! unire i rombi di pasta e ricavarne dei biscotti da spolverizzare con lo zucchero a velo a fine cottura


FINE
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2 gennaio 2009

Cena di San Silvestro 2008


Eccoci qui, pronti alla battaglia e pronti alle vittorie. L'anno nuovo è iniziato in buona compagnia e in allegria. Quando siamo circondati da calore, buon cibo e ottimi argomenti di cui parlare, il tempo si ferma e ne vorresti godere all'infinito. E così ancora continuano le serate di queste vacanze, riempite di gioco di carte, libri, buoni film, ricette e cose buone da mangiare. Ho iniziato l'anno leggendo il libro di Giovanni Allevi (In viaggio con la Strega), in un giorno solo. Io adoro la sua musica, la sua ingenuità, le sue incertezze, la sua fragilità, il suo sorriso timido. E anche il suo dono, la sua musica, che riempie i vuoti della mia vita, con emozioni e poesia.
Ho iniziato l'anno anche cucinando cose buone per la gente che amo. E quello che segue è il menù preparato per la sera di San Silvestro, di cui, ovviamente, non son riuscita a fare tutte le foto....


Tartine al salmone e gelatina di Tè Tarry Souchong
Tartine burro al mandarino e caviale
Crostini con gamberi e zucchine al curry
Stuzzichini di frutta e salumi
Pere al gorgonzola

Vellutata di zucca con crostini alle erbe
Troccoli alle cozze con trito di erbe

Terrina al prosciutto di Praga e funghi porcini
Filetto di orata su crema di cannellini

Formaggi

Frutta

Strudel con crema calda alla cannella
Ciambelline di patata all'arancia







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