31 gennaio 2024

La Tiella di Riso patate e cozze



Finalmente è arrivata questa ricetta e finalmente torno qui sul blog. E si, perchè solo su un post su instagram o fb posso parlarne come merita. E' stata una vera e propria esperienza che mi ha fatto capire quanto sia importante il giusto equilibrio tra tutti gli ingredienti e il proprio gusto. 

Faccio una premessa prima di scrivere il resto. L'altra sera, ascoltando Baricco in tv, ho fatto mie le sue parole sulla ricerca della felicità. Quello che si impara con gli anni e con il dolore è che bisogna lasciar andare quello che non merita di avere la nostra attenzione, il nostro tempo e la nostra rabbia. Perchè dico questo? Perchè in questa vita virtuale si spende troppo tempo e troppe parole per polemiche inutili.

Quindi lasciatemi chiamare questa ricetta RISO PATATE E COZZE perchè al mio orecchio è più armonioso e  voi chiamatela PATATE RISO E COZZE senza dire niente.

Punto.

E ora veniamo al priscio che ho di parlare qui ora.

Questo piatto non appartiene al quaderno di famiglia. Noi viviamo nell'entroterra e non sul mare, anche se vicini, quindi abbiamo dato priorità agli ingredienti di campagna. Quando mi è capitato di assaggiarlo non è che sia rimasta molto entusiasta perchè mi è sembrato sempre piuttosto sciapo o poco ricco di sapori come piace a me. Per dire, preferisco un bel risotto alla pescatora o spaghetti con frutti di mare. Ma un bel giorno mi son svegliata curiosa di provare a capire il perchè della sua importanza. Ho cercato le mille proposte, ognuno che dice 'è migliore la mia versione', ognuno con le proprie ragioni e ognuno con il proprio gusto. 

Ci sono delle regole di base, come gli strati da fare, che non si possono modificare, ma il gioco è tutto sui condimenti. Quali e quanti.

Io qui vi dico la mia che ho fatto ieri. Ho invitato una mia amica, esperta in 'risopatateecozze' per il primo assaggio e mi ha detto che l'ho 'azzeccata' in pieno. La prova è che abbiamo finito tutta la nostra Tiella in due.

* Prima di scrivere la ricetta solo un consiglio: se ne avete la possibilità usate la teglia di alluminio delle nostre mamme/nonne, quella con il bordo alto, oppure quella di coccio, ma NON quelle antiaderenti.


TIELLA DI RISO PATATE E COZZE

(per una teglia di 23 cm e per tre/quattro persone)

- 4 tazze di riso Arborio o Roma a chicchi grossi (no parboiled, almeno per me no)

- 4 patate grandi

- cozze, lavate abbondantemente, private delle impurita esterne e aperte a 'mezza scorza'. La quantità dipende dalle dimensioni

- 2  cipolle bianche

- 2 spicchi d'aglio

- 10 pomodorini Piccadilly o quelli che preferite

- un mazzetto di prezzemolo fresco

- 3 cucchiai di pecorino grattugiato e 1 cucchiaio di parmigiano (anche questo secondo il gusto, io metterei tutto pecorino o Rodez che è un'ottima via di mezzo)

- olio extravergine di oliva a sentimento

- sale e pepe


PROCEDIMENTO

1) mettere in ammollo il riso in una ciotola con acqua fredda

2) pelare le patate e tagliarle a fette e metterle in una ciotola con acqua fredda 

3) tagliare a fette le cipolle, a pezzettini l'aglio e il prezzemolo

4) versare un filo abbondante di olio nella teglia. 

5) aggiungere cipolla, aglio, prezzemolo 

6) disporre le PATATE in un unico strato

7) ancora cipolle, aglio, prezzemolo, un pomodorino spezzettato, un cucchiaio di formaggio misto, pepe e un filo d'olio

8) disporre le COZZE (con il mezzo guscio) in un unico strato 

9) ancora un pò di condimento come al punto 7

10) distribuire il RISO scolato, nelle cozze e dintorni, senza esagerare

11) condire come al punto 7

12) coprire con altre patate

13) distribuire pomodorini spezzettati, formaggio, pepe e un filo d'olio

14) aggiungere dal lato della teglia l'acqua delle cozze filtrata e acqua con un pò di sale, fino a quando il livello sarà arrivato a filo con le patate.

15) portare a bollore la teglia su un fornello e poi completare la cottura in forno a 200°/220° secondo il proprio forno) per almeno un'ora.

E' un piatto che va servito non caldissimo, ma quasi tiepido. 

(p.s. tutti si stupiscono del fatto che per me questa sia la prima volta, ma mio marito non può mangiare formaggio e fino ad oggi non l'avevo mai preparato per questo. Infatti ho preparato anche una versione senza formaggio per lui e secondo me non aveva un granchè di sapore. Direte voi 'grazie, nella tua versione c'è più condimento che risopatateecozze!)





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5 aprile 2023

Le Madeleine


Non credo ci sia bisogno di spiegare la magia di una Madeleine servita con il thè. La letteratura ci insegna a sognare e Proust ha scelto proprio questo dolcetto semplice timido da rendere immortale. È facilissimo trovare in rete materiale infinito su questo argomento. Qui mi limiterò a darvi la ricetta trovata studiata e modificata adattandola al mio gusto.
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Scegliete con cura il momento in cui prepararle perché meritano davvero di essere celebrate con qualcuno di speciale o anche solo con voi stessi per volervi più bene.
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INGREDIENTI
150 g di farina
120 g di zucchero
Mezzo cucchiaino di lievito per dolci
Tre uova
80 g di burro
Scorza grattugiata di un arancia (oppure mezzo cucchiaino di essenza di vaniglia oppure qualche goccia di essenza di mandorle amare)
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In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose.
Aggiungete il burro sciolto e lavorate il tutto.
Aggiungete il vostro aroma preferito.
Setacciate farina e lievito e amalgamate lavorando con una spatola dall’alto verso il basso.
Mettere in frigo a riposare per almeno due ore o meglio tutta la notte.
Cuocete per quattro minuti in forno preriscaldato a 220° e per i restanti sei minuti a 180°
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Dose per circa 18 Madeleine .




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16 novembre 2022

Il lievito madre

 


Abbiamo bisogno di nuovi inizi.
Così ho deciso di preparare il MIO lievito madre. Ho trovato un metodo che dovrebbe essere semplice sempre sul famoso libro ‘come si fa il pane’ di Emmanuel Hadjiandreaou, bello come un racconto davanti al camino. E con lo stesso spirito ho iniziato. Speriamo di riuscirci. Copierò il suo procedimento qui e se avrete voglia di provarci potrete trovarlo sempre lì. E Se ci provate fatemelo sapere e percorriamo insieme questa strada.

Ormai continuo a fare il pane un giorno si e uno no. Sento l'esigenza di questo rito, delle mani che impastano velocemente, delle carezze ogni 10 minuti, dell'attesa mentre lo vedo crescere. Mi piace accendere il forno e riscaldare la pentola di terracotta che ho comprato apposta e che ormai è per me irrinunciabile. Vi consiglio di comprarne una. Sa di antica sapienza, per le mani che l'hanno creata e per i tempi che ci son voluti. Quando ho deciso di acquistarla, ho pensato al pane da cuocere come in un rifugio caldo, al chiuso sotto il suo coperchio, al ragù che preparerò la domenica, al brasato con le cipolle rosse che mi piace preparare in forno e a tante cose che piano piano realizzo, una per volta. 

Il pane è sempre buono, con o senza lievito madre, ma con quest'ultimo ha un qualcosa in più. E ora vi lascio perchè ho già infornato una pagnotta e sento che il profumo che arriva qui mi dice che è pronto. 

ah...la ricetta.

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LIEVITO MADRE (di Emmanuel Hadjiandreaou)

"Giorno 1: mescolate 1 cucchiaino di farina e 2 cucchiaini d'acqua 
in un barattolo pulito. Chiudete e fate riposare durante la notte.

Giorni 2, 3, 4 e 5: unite 1 cucchiaino di farina e 2 d'acqua
e mescolate. Sulla superficie si formeranno sempre più bolle.

Per ottenere il lievito madre, mescolate in una ciotola capiente
15 g del composto nel barattolo con 150 g di farina e 150 ml
d'acqua calda. Coprite e fate fermentare durante la notte. 

Il giorno dopo, usate la quantità di lievito madre richiesta nella ricetta.

Unite 1 cucchiaino di farina al fermento nel barattolo, chiudete
e mettete in frigo per usarlo un'altra volta. 

Se resta in frigo molto a lungo, potrebbe diventare inattivo. 
Buttate il liquido acido che rimane in superficie, incorporate 30 g di farina 
e 30 ml d'acqua, mescolate fino a ottenere una pasta, chiudete e fate riposare una
notte. Il giorno dopo, se si sono formate delle bolle, si può ripartire
con la procedura descritta sopra. Altrimenti, ripetete l'operazione.

Trattate la vostra pasta madre con amore e durerà una vita.

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