8 maggio 2012

Tonno sott'olio profumato al pepe nero e alloro


Ora mi fermo.
E' da stamattina che corro e non riesco a smettere. C'è sempre qualcosa da sistemare, iniziare, completare, cuocere, tirare fuori dal forno e fotografare.
Ora però basta. Almeno per mezz'ora. Scrivo, penso un pò a me, al mio blog, a fare uno spuntino.
E decido di tirar fuori una cosa speciale, che centellino, parsimoniosa, per i momenti in cui voglio mangiare qualcosa di particolare. Soprattutto perchè l'ho fatto io.
Apro la dispensa, prendo un barattolo, trasparente e giallo di olio buono, con un'etichetta fatta a mano e torno con la mente ad un pomeriggio di lavoro intenso quando ho preparato tanti, ma tanti tonni e palamite sott'olio.
E' stato un lavoro duro e di pazienza, ma il risultato è meraviglioso.
Avrei voluto condividerlo ma....è bello anche coccolarsi da soli.
A volte anche il silenzio di una casa lasciata nella penombra del tramonto diventa un oasi per ritrovarsi.
Non sei completamente sola, perchè ti fanno compagnia i rumori della strada, il vocio dei ragazzi che cominciano a passeggiare nell'aria di questa nuova primavera, le voci dei bambini che giocano in casa della signora accanto,  i racconti delle signore del primo piano che non finiscono mai e mi rassicurano, come quando dormivo sulle gambe di mia madre e mi piaceva sentire questa voce che raccontava e raccontava. E io amo sentire le loro voci, la mattina presto quando si danno il buongiorno e si domandano cosa cucineranno oggi, o il pomeriggio sul tardi quando si riposano finalmente come tutte le 'mamme' che, beate loro, hanno le ore della giornata distribuite ordinatamente. La mattina per rassettare e per preparare il pranzo, il pomeriggio per riposare dopo aver sistemato tutto, poi il caffè e poi ti siedi per fare qualche lavoretto o solo per chiacchierare. E poi la cena veloce, un pò di tv e subito a dormire che domani ci si alza presto.
A volte il ritmo ripetitivo delle cose è rassicurante. Ti da la certezza che hai fatto bene il tuo dovere...
Magari riuscissi a farmelo bastare. La mia inquietudine mi porta sempre altrove....
Bene veniamo alla ricetta e... alla cena di questa sera, panino con tonno, pomodorini, capperi e qualche goccia di limone.


Tonno sott'olio profumato al pepe nero e alloro

- Tonno o palamita
- sale (100 g per 1 litro di acqua)
- rami di alloro
- bucce di limoni
- pepe nero in grani
- 1 rametto di finocchio selvatico


Eviscerare i pesci. Preparare in un pentolone tanta acqua a sufficienza per coprire tutto il pesce.
Aggiungere 100 g di sale per ogni litro di acqua.
Immergere alloro e un rametto di finocchietto selvatico e far bollire per almeno 3 ORE, rabboccando l'acqua con altra acqua bollente, man mano che si consuma.
Si sprigiona un odore non molto gradevole per cui se possibile arieggiare la stanza.
Quando il pesce è cotto scolare l'acqua e pulirlo, eliminando la pelle, le lische e le parti scure del sangue rappreso.
Asciugate i filetti con un panno bianco pulito e quando saranno freddi cominciarli a sistemare nei barattoli sterilizzati, aggiungendo grani di pepe, alloro e bucce di limone, secondo il proprio gusto.
Sistemare i filetti tutti insieme e le 'briciole' a parte in un altro barattolo.
ATTENZIONE ! Per questa operazione è importante farsi aiutare da un marito ingegnere che prende persino le misure da un filetto all'altro. Solo così l'aspetto dei barattoli diventa PERFETTO e invitante.
Coprire con olio extravergine di oliva.
Bollire a bagno maria e conservare.

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21 maggio 2011

Le talpe e le verdure sott'olio


Oggi vi do un consiglio per liberarvi di un problema simpatico ma fastidioso in campagna: le talpe.
A me in realtà sono simpatiche perchè mi ricordano i cartoni animati che guardavo con i miei figli e l'immagine di questo animaletto con gli occhiali spessi mi fa sempre ancora sorridere.
Però mi incazzo come una iena non più ridens se vedo il mio orto trasformato in banchetto per talpe, da noi chiamate 'tapneeel' (si con la e lunga).
Dunque per allontanarle bisogna spaventarle e ho usato questo metodo consigliato dal mio carissimo amico Francesco (compagno di cantate e suonate e panzerottate).
Bisogna avere un pò di pazienza perchè dura 5 giorni, ma il risultato è assicurato.
Dunque .... in prossimità del tunnel rivelatore del tapneeel, cercare il buco e infilarci dentro un uovo sodo e un grissino. Poi il secondo giorno reinfilateci un altro uovo e un altro grissimo. Lo so è scocciante, perchè dovete preparare sempre sto cavolo di uovo sodo. Poi il terzo giorno areinfilateci un altro uovo e un altro grissino. 
Il quarto ancora, la stessa cosa, uovo sodo e grissino. 
Il quinto giorno infilateci SOLO l'uovo e aspettate. 
A questo punto state sicuri che la talpa uscirà e vi dirà '... bhè? e il grissino?'
E allora con una vanga datele una botta in testa che non se la scorderà più e vedrete se torna di nuovo nel vostro orto......

Bene.... ieri ho preparato una serie di sottolii con prodotti del mio orto. Uno spettacolo da vedere e assaporare. E, vi assicuro, anche una grande soddisfazione anche nel raccogliere e preparare. Quasi una terapia rilassante per lo spirito. Ma non voglio ripetermi, lo so che dico sempre la stessa cosa, ma per me è una rinnovata sorpresa, ogni volta.
Quindi lascio parlare le foto. 

Verdure del mio orto sott'olio


- fave novelle sgusciate
- piselli freschi sgusciati
- cicorie catalogne (puntarelle romane o non so come altro chiamarle)
- asparagi grossi (a me spuntano pure quelli, come quelli coltivati, anche più grossi)
- carciofi
- aglio e menta freschi
- olio extravergine di oliva
- aceto di vino bianco
- vino bianco
- sale

Pulite bene le verdure, o i legumi, lavateli e fateli scolare.
Nel frattempo mettete a bollire in una pentola metà vino bianco e metà aceto di vino bianco e un pò di sale, secondo le dosi necessarie per la quantità di verdure.
Immergere le verdure poco per volta e per tipologia (perchè varia il tempo di cottura...) nell'aceto/vino in ebollizione.
Farle scottare e non cuocere, altrimenti si 'ammollano' troppo.
Quindi ritirarle con un mestolo forato e farle asciugare su un panno bianco asciutto.
Appena asciutte riporle in barattoli di vetro sterilizzati in precedenza, alternandoli con aglio e menta (a piacere potete aggiungere anche grani di pepe e/o peperoncino).
Coprire con olio extravergine di oliva e far riposare almeno per 2 giorni prima di tuffarcisi dentro.
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29 settembre 2010

Cornaletti sottolio


Arriva un momento in cui sembra di essere su un binario morto.
A corto di argomenti, o meglio stanchi degli stessi argomenti.
Avete voglia di cambiare tutto, dall'impostazione grafica del vostro blog, allo stile di vita che in un certo senso vi impone il blog stesso. Perchè la mente va sempre li, al post da scrivere, al piatto particolare da preparare, alla foto da fare al momento in cui c'è la luce migliore, ai commenti da lasciare, ecc.......
E finisce che ti senti in crisi perchè parli dei tuoi sentimenti e ti dicono 'non riesco a leggere perchè mi sembra di entrare in una sfera troppo privata, ma tu come fai ad avere il coraggio di scrivere queste cose così intime?', E finisce che hai voglia di cucinare solo spaghetti e basta.
E di parlare solo delle sciocchezze che ti capitano fuori e non dentro.
E finisce che vedi le tue foto sempre tutte uguali. E cambi la musica, e cambi l'header, e cambi i colori.
E finisce che senti di fare sempre le stesse cose.
Sarà un momento? passerà? speriamo ... 
Consolatemi e ditemi se anche a voi capita, 
Nel frattempo posto l'ultima foto che ho fatto ieri e relativa ricetta.
Avere un cesto alla settimana pieno di cornaletti ( o friggitelli), non è semplice da gestire.
Dopo averli mangiati fritti, con la pasta, crudi in insalata, il resto li ho messi sott'olio.
Così.



Cornaletti  sottolio

- Cornaletti
- sale grosso
- aceto di mele
- aglio
- menta


Private i cornaletti dei loro semi. Tagliateli in due (come vi pare in senso della lunghezza o della larghezza) e metteli in un coppa. aggiungete abbondante sale grosso, girate e rigirate e lasciate riposare per un paio d'ore.
Sciacquateli con vino bianco e copriteli con aceto di mele (io lo preferisco all'aceto bianco normale perchè secondo me quest'ultimo è troppo forte). Lasciar riposare per 2-3 ore.
Scolate benissimo tutto l'aceto e sistemare i cornaletti in un barattolo di vetro precedentemente sterilizzato in acqua bollente, alternandoli con aglio e menta (a piacere potete aggiungere anche del peperoncino piccante).
Coprire con olio extravergine di oliva.
Mangiarli presto perchè tendono ad ammorbidirsi o ad impregnarsi troppo di olio.
Il miglio modo di mangiarli è tra due fette di pane fresco, con fette di pomodoro.
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6 aprile 2010

Asparagi selvatici sott'olio

E anche questa è fatta. Siamo rientrati, stanchi, da quella che doveva essere una pausa rigenerante. E che invece ci ha visto belli compatti nei preparativi di piatti pasquali, nelle organizzazioni di picnic fuori casa, nella buondisposizione verso i cannelloni, dopo un accenno di digiuno quaresimale e dopo un tentativo maldestro di immedesimazione nei riti religiosi pasquali.
Troppe parole gettano fango su chiunque in televisione e anche gli animi più scaltri ne risultano macchiati. O almeno tutti sono portati a pensare, a riflettere, ad indignarsi, e ad avvicinarsi con cautela alla spiritualità che soprattutto in questo momento ha bisogno di punti di riferimento, per respirare aria pulita. E tutti coloro che vivono la Settimana Santa come un momento di rinascita, di ritorno alla vita, hanno aperto le loro ali con timore, temendo di volare in un mondo fatto di menzogne e cattiverie. 
Per fortuna ci salvano gli affetti che coltiviamo intorno a noi e che difendiamo a costo della nostra vita. 
E godiamo di piccole cose, come i primi fiori che spuntano, le risate dei nostri bambini, e la voluta spensieratezza che ci porta a chiudere le porte buie e a guardare e ad andare solo avanti.
E a godere anche di un piccolo dono, un mazzetto di asparagi selvatici, raccolti da mio figlio che me li porge aspettando il mio stupore.
E che all'istante ho preparato come una cosa preziosa,  perchè tale per me è stata... da provare a conservare, ma che in un istante è stata goduta in compagnia su un pezzo di pane e avvolto in un velo di mortadella.
Asparagi selvatici sott'olio
- asparagi selvatici
- una parte di vino bianco
- una parte di aceto bianco
- olio extravergine di oliva

Spuntare gli asparagi e raccogliere solo la parte tenera del gambo. Lavare il tutto e nel frattempo mettere a bollire il vino bianco e l'aceto.
Immergere per 5 minuti le punte degli asparagi e farle scolare per bene, praticamente li dovete far asciugare.
Sistemarli in barattolini piccoli e coprirli d'olio extravergine di oliva.
Provare a conservarli, se vi riesce. Se non ce la fate preparate una bella fetta di pane fatto in casa con una fetta larga di mortadella, adagiare gli asparagi e, a mò di lenzuolo, coprire con un la parte appesa della mortadella. 
Guardarla, chiudere gli occhi e addentarla.


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10 agosto 2009

Peperoni e melanzane sott'olio

C'è di buono che l'estate ti esplode anche dentro con i suoi profumi forti e i suoi colori violenti. Tutto assume un tono esasperato, il sole accecante nel cielo, il caldo sconvolgente intorno alla pelle, la luce che appare prestissimo tra le persiane e non ti lascia se non alla fine di una lunghissima giornata. E in tutto questo i rossi, i gialli e i verdi della natura si impongono al tuo palato e alla tua vista. Quasi un urlo della natura che vuole farsi sentire, imporre e amare. Prima dell'assopimento dell'autunno e del lento addormentarsi dell'inverno. Quando protetti dal freddo, restiamo chiusi in casa, a ricordare, aprendo di tanto in tanto un barattolo, il caldo abbraccio dell'estate.

Peperoni e melanzane sott'olio al profumo di aglio, menta e peperoncino

- melanzane freschissime di medie dimensioni
- peperoni gialli, rossi e verdi, carnosi e freschissimi
- sale
- aglio
- menta
- peperoncino
- aceto bianco
- olio extravergine di oliva

Lavare melanzane e peperoni
Sbucciare le melanzane e tagliarle a fette non molto sottili
Tagliare i peperoni a listarelle non molto strette, eliminando i semi.
Sistemare nei barattoli a strati alterni, melanzane, peperoni, aglio, menta peperoncino e sale grosso.
Metterli sotto carico per circa 10 ore.
Eliminare l'acqua nera che fuoriesce solo alla fine delle 10 ore e aggiungere altri strati per riempire il barattolo e ripetere le operazioni.
Senza sollevare melanzane e peperoni, coprire con aceto bianco e lasciar riposare almeno per altre 10 ore.
Eliminare l'aceto e versare nel barattolo olioextravergine di oliva di ottima qualità, fino a coprire completamente il contenuto.

nota: per evitare problemi il contenuto del barattolo deve essere SEMPRE coperto dall'olio. Quindi ricordarsi sempre di aggiungerlo prima di conservare in dispensa o, meglio, in frigo.
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28 aprile 2009

Voglia di primavera: la giardiniera

Cromoterapia? Aromaterapia? Palatoterapia? Per favore facciamo qualcosa perchè qui la situazione sta diventando davvero critica. Dobbiamo combattere contro la tristezza e la malinconia di questo inverno che non vuole proprio andarsene. E pensare che io odio il caldo e l'estate! Ho talmente desiderato il freddo, dopo l'afa tremenda dello scorso agosto, che sono stata accontentata...troppo.
Ho voglia di profumi d'erba nell'aria e di brezze tiepide. Di passeggiate in campagna e al mare. Di maniche corte o, al massimo, di un leggero golfino.
Coltiviamo un'illusione e facciamo una giardiniera che dell'estate ha i profumi e i colori.

Giardiniera

- carote
- peperoni gialli, rossi e verdi, carnosi
- cavolfiore bianco
- coste di sedano
- finocchi
- cipolline sottaceto
- aceto bianco
- zucchero
- sale grosso

Lavare accuratamente le verdure e privarle delle parti di scarto.
Preparare una grande coppa capiente
Pelare le carote con l'apposito attrezzo.
Tagliare le verdure a pezzi non troppo piccoli (per le carote, il sedano, i finocchi e i peperoni esiste una lama tagliente ondulata che serve a dare una forma più 'simpatica').
Nella coppa mescolare tutte le verdure (meno le cipolline che sono già sott'aceto) con un pò di sale grosso e lasciarle riposare per circa 2 ore, mescolando ogni tanto.
Scolare l'acqua, aggiungere le cipolline e mettere le verdure nei barattoli sterilizzati.
Preparare due dosi di aceto e una di acqua e un pò di zucchero e versare il tutto nei barattoli.
Chiudere i barattoli e farli cuocere a bagno maria per cinque minuti dal momento dell'ebollizione e toglierli subito dall'acqua.
Al momento di servire scolare l'aceto e condire con olio extravergine d'oliva.
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