23 giugno 2011

Pescespada al prezzemolo e caponata leggera


Sono seduta in aereo. Stanno salendo ancora i passeggeri.
Tra il caldo generale e l'aria condizionata che ancora non va a palla, si avverte la stanchezza di chi parte per lavoro. Uomini d'affari con giacca e cravatta, davvero un dovere insopportabile con l'afa che c'è, e mamme con bambini piccoli che cinguettano, in partenza per le vacanze....
Entra all'improvviso un gruppo di ragazzini di 11-12 anni, chiassosi, goffi con i loro zaini di scuola, che non sanno  camminare evitando di sbatterlo in testa ai passeggeri già seduti....

Uno di questi si avvicina a me, atteggiamento finto disinvolto da bulletto, e mi chiede informazioni sul numero del posto.
E questa è solo la prima di una serie di domande che mi hanno fatto compagnia fino alla fine del viaggio....
(Accento marcato leccese......)
- mi posso sedere vicino al finestrino? (no, ma appena arriva la persona che l'ha prenotato puoi  chiedere...)
- non me la metto la cintura, tanto mica stanno i carabinieri qui .... (guarda che ci sono delle regole, è per la tua sicurezza)
- a me è la prima volta che vengo in aereo e a te? (no...)
- si può mangiare qui? (si, ma aspetta un pò, poi passa l'hostess che ti offre qualcosa)
- ma si paga? (no)
- ma posso mangiare ora? (vabbè, mangia)
- ma questa cosa sul sedile di fronte serve per mettere il biglietto? (no, per passarci la carta di credito se vuoi acquistare un programma...)
- come si abbassa il sedile? (così)
- e quello di dietro non si arrabbia? (no, se fai piano).... e comincia a fare su e giù...
- e posso chiedere la cocacola? (si)
- e posso chiedere un'altra cocacola? (si)
- e posso chiedere..... (NO)
- ma noi sulle nuvole andiamo? (si)
- e perchè non le vedo? (perchè è sereno)
- Io, dopo di questo prendo un altro aereo sai? vado al mare in Sardegna e ci sto 15 giorni, con il gruppo dei figli della Telecom.

E li allora mi viene un desiderio di stare al mare e comincio a far finta di dormire e a pensare alla sensazione di una spiaggia con acqua cristallina , dove non ascoltare nessuno, e non pensare a niente, sotto il fresco di un ombrellone piazzato vicino al bagnasciuga con i piedi nell'acqua....
Bellooooooooooooo........

Pat pat sulla spalla.......
- Ehi signoraaaaaaaa, mi spieghi come atterra l'aereoooooooooo?
ARGHHHHHHHH

E allora rientro con la santa pazienza nel ruolo di mamma/insegnante/santa e rispondo a tutte le sue domande.
Avevo dimenticato la richiesta di attenzioni degli adolescenti e con lui son ritornata indietro nel tempo a sentirmi di nuovo mamma paziente.
Perchè si può essere davvero mamma anche di figli non tuoi, basta guardarli negli occhi e capire che ancora hanno bisogno di qualcuno da cui imparare e a cui fare le domande delle 'prime volte'...
e a me viene spontaneo....

Rientrando a casa mi è rimasto dentro il desiderio del mare, MARE PROFUMO DI MARE,  e approfittando di un suggerimento di Valentina del mitico gruppo di foodblogger  che, per Cucinando, ci ha proposto di preparare dei piatti freschi, estivi, al sapore di mare, ho detto ..... ora, lo preparo subito, per me, per loro, per tutti..... e via a fare la spesa.


Pescespada al prezzemolo e caponata leggera
(x 4 persone)

- una fetta di pescespada da 800 g circa
- un mazzetto di prezzemolo
- una melanzana
- un peperone
- una cipolla
- 5 pomodorini ciliegino
- una bustina di pinoli
- olive verdi snocciolate
- olio extravergine d'oliva
- un cucchiaio di miele
- mezzo bicchiere di aceto di mele

Tagliare a cubetti la melanzana e metterla in una padella antiaderente e cominciare a cuocere
Tagliare a cubetti il peperone e aggiungerlo alla melanzana già avanti con la cottura.
Aggiungere 3-4 cucchiai di olio d'oliva e, nel frattempo che si amalgami il tutto,  sminuzzare la cipolla e aggiungerla.
Tagliare a metà i pomodorini e unirli al resto degli ingredienti.
Non farli rosolare troppo perchè devono rimanere belli sodi.
Aggiungere le olive verdi snocciolate e i pinoli.
Far insaporire velocemente e quindi aggiungere il miele e l'aceto.
far evaporare e spegnere.

Nel frattempo tagliare a cubetti anche il pescespada e metterlo in un altra padella antiaderente o su una piastra.
Preparare un battuto di prezzemolo, olio e sale.

al momento della preparazione del piatto potrete servire separatamente il pescespada, condito con l'emulsione al prezzemolo, e accanto la caponata....
oppure unire insieme caponata e pescespada.
Ottimo anche freddo....
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12 commenti

  1. che risate anna!!!!...e sento la tua voce che racconta...e vedo le tue mani che preparano veloci e sicure, e sento il profumo del mare e il vento della tua terra ( o è il ventilatore?) e e ti vedo sistemare il piatto per fotografarlo scegliendo lo sfondo, i colori... mi sembra di essere li, strano,no?

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  2. Che gran donna che sei e che bei racconti gustosi che riesci a trasmettere. Le parole del bulletto arrivano con "pizzicante curiosità" e il magnetcio profumo del mare è tutto racchiuso in questo sublime piatto...un abbraccio sincero :)

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  3. deduco dal tuo racconto che questo ragazzo non aveva mai preso l'aereo!! che pazienza che hai avuto :-) questo tuo piatto mi riporta indietro con i ricordi della mia infanzia quando il mare era ogni giorno dei miei occhi, nel mio naso, nel mio cuore!!quanto mi mancano queste cose!!!

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  4. Ciao! che bel piatto unico!! gustoso e originale! poi..adoriamo la caponata!!!
    baci baci

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  5. Ciao,da tempo ti seguo,sempre piu' interessante il tuo blog.Bella ricetta,a presto,Lisa.

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  6. Anna, sei dolce, ma tanto! Ci è venuto da ridere in più di un'occasione, anche "i figli della Telecom" è tutto un programma, ma più di tutto non solo ho rivisto la scena che hai descritto, ma mi è sembrato persino di sentire la voce di quel ragazzino, curioso e forse anche un po' impaurito, che aveva bisogno di sentire vicino una presenza presente.
    Il tuo pescespada lo trovo sublime, Luca a dire il vero vi preferisce il tonno, così è raro che io lo comperi, ma penso che anche col tonno fresco questa ricetta sappia dare il meglio di sè!
    Un abbraccio
    Sabrina&Luca

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  7. Che ridere, la scena è da film. E la tua pazienza da manuale. Io avrei riso tutto il tempo, mi piacciono i ragazzi ed odio quando mi chiamano "Signora" perchè mette una distanza che mi disturba. Ma capisco che la tua esperienza con loro richieda (per sopravvivenza e ruoli) la distanza di cui sopra. Molto bello il tuo blog, sono felice di averlo scoperto. Eccellente la ricetta. Un abbraccio, Pat

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  8. Anna ti seguo da poco, ma una cosa mi è chiara: sei davvero nice.
    Mi hai fatto ridere e .. ssssh te lo dico in un orecchio per non farti arrabbiare. Sono qui in Sardegna. Il mare è come lo racconti tu e accanto a me c'è un bulletto adolescente che a volte mi chiedo "ma chi è?" pur sapendo che è mio figlio eee.... mi fa mille domande. Solo perchè vuole la mia attenzione, ma non può chiederla direttamente. Lui è "grande" :-D

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  9. he he he si è genitori sempre è sorta di atteggiamento che ti rimane :-))
    ricetta insolità per la preparazione del pesce spada

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  10. Brava Anna!!!! che bel piatto da "mareprofumodimare"!!!!! :)))

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  11. Hai fatto venire anche a me la voglia di mare e di pesce e di caponata e anche la malinconia per l'avvicinarsi della partenza della mia adolescente (spero trovi una compagna di viaggio paziente e "nice" come te!)

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  12. E' vero, si può essere mamme di chiunque abbia bisogno di dolcezza e fermezza, di consigli e pazienza. Di un sorriso e... di una ricetta fresca, colorata e gustosa come questa! Grazie

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