22 novembre 2012

I giorni dell’olio nuovo

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Strano momento per scrivere un post. E’ notte fonda. Accanto a me un tovagliolo pieno di mandarini freschi appena presi dal cesto fuori dal balcone. Umidi di pioggia e di nebbia. Ma freschi al punto giusto. Mi siedo davanti al computer e guardo a tratti il video, facebook e fuori dalla finestra. Fuori tutto immerso nella nebbia. E compare come in una ripresa miope la luce dei lampioni, le case di fronte alla mia, le macchine ferme ad aspettare domani. Tutto è silenzio. E dovrei anche guardare e pensare in punta di piedi, perchè intorno a me e fuori, la gente dorme. Basterebbe parlare con voce normale per svegliare qualcuno, anche qui nel condominio, tanto silenzio c’è. Ma io stasera non ho sonno. Devo fare i conti con i miei pensieri, con i miei progetti, con la rabbia che mi viene ormai ogni giorno, ogni volta che leggo i giornali, che vedo la tv, che giro per le strade di questo paese (il mio) che sembra bello e perfettino e poi scopri ad ogni angolo, ben nascosto, e a volte pure mica tanto nascosto, dei rifiuti abbandonati da cervelli piccoli e mani pigre. E non raccolti da chi dovrebbe perchè distratto altrove da ben altri interessi. E mi sento sempre più delusa e a disagio qui …..

E poi penso anche allo spreco di tempo e di parole per capire la gente piccola. E al tempo e alle parole che invece da domani porteranno allegria a me e alla gente che incontrerò.

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E penso a quello che rende preziosa la mia vita. Le piccole gioie che sono solo mie e di chi scelgo di avere accanto a me per condividerle. Come questo olio nuovo, meraviglioso, che riesce a dare emozioni incredibili, quando lo assaggi, perchè in un istante ti riporta al profumo del giorno della raccolta, alle sere che verranno davanti al fuoco, che arrostirà bruschette semplici con il pomodoro ‘eterno’, e alle gare con gli amici per decretare se ‘è più buono il mio o il suo?’ che necessitano di continui assaggi di bruschette e altri piatti. E con questa scusa l’olio nuovo si assaggia su tutto, sul crostone con cicorielle di campo e fagioli cannellini, cotti senza altri odori, sulla semplice verdura lessa e un pezzo di pane fresco, su un pezzo di baccalà cotto a vapore e condito solo con olio e pepe.

Insomma questo è un sogno che continua.

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13 novembre 2012

Raccolta delle olive 2012 e il ‘panino della raccolta’

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Oggi tutto intorno a me è circondato dalla nebbia. Ormai sembra roba di altri luoghi e il freddo stenta ad arrivare. Eppure, come la natura, sento che un pò di freddo ci vuole. Non è normale tutto questo tepore (20° a metà novembre) che continua imperterrito da aprile. Nei campi c'è la raccolta delle olive e dai frantoi arriva un odore caldo e profumato di olio nuovo. Sembra l'inizio di un tema. E le sensazioni vissute qualche giorno fa sarebbero proprio da raccontare, ed è per questo che oggi sono qui: per condividere con voi la gioia di una giornata con tanto sole, tanti profumi e tante risate. Anche di tanta stanchezza in verità, perchè alla fine della giornata ero felice si, ma stanca, ma stancaaaa, che mi faceva male tutto, anche i capelli e, una volta ferma sul divano per 'cinque minuti di riposo', non son più riuscita a rialzarmi. E' vero che ho l'entusiasmo e la gioia di vivere di una bambina per queste occasioni che la vita mi offre, ma è anche vero che non sono particolarmente allenata per i lavori di campagna. Accarezzo sempre l'illusione di vivere in compagnia delle persone a me care la condivisione di questi 'eventi', come la raccolta delle olive o la preparazione della salsa di pomodoro, ma in maniera quasi inspiegabile, si accavallano sempre impegni proprio in quei giorni e così, a parte qualche amico di buona volontà che è apparso per un pò in campagna, sotto ad un paio di alberi, per il resto è stata una giornata vissuta a due. Comunque è stato bellissimo ... e aspetto l'anno prossimo per ripeterlo ancora (però meno male che passa un anno, così ho la possibilità di rimettermi in forze)

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La mattina si arriva canticchiando e si stendono le reti allegramente sotto gli alberi sulla terra che ora è verde di erba e profumata di umidità. E si cominciano a 'pettinare' i rami carichi di olive con dei rastrelli di plastica morbida che dolcemente staccano i frutti e li fanno cadere. Inizia una specie di balletto per evitare di muoversi maldestramente e schiacciare le olive, e così ci si ritrova come il gioco 'Twister' con le gambe incrociate e le braccia in posizione stretching verso dietro, in equilibrio precario, ma dura poco perchè o cadi, o schiacci le olive o vedi di cambiare posizione.
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Quando hai finito di raccogliere tutte le olive di un albero raccogli le reti come fanno i pescatori e, prima di versare i frutti nella cassetta cerchi di eliminare i rametti e le foglie verdi. Magari ogni tanto ti sdrai pure sulle olive per sentirne da vicino il profumo meraviglioso che si sprigiona (soprattutto se, grazie al peso, le schiacci!!!)... e così via di albero in albero si continua....

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Poi arriva il momento della pausa pranzo, ma non ci si può fermare per molto altrimenti 'il sangue si raffredda e non si riparte più', quindi 'allegr allegr' (se eliminate l'ultima lettera delle parole parlate meridionale, cit. Benvenuti al sud), 'velòc velòc' si mangia un panino (buonissimooooooo) e si ricomincia....

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  Poi verso l'ora del caffè si prepara la caffettiera gigante (che nel frattempo, verso la fine della giornata sono arrivati gli amici e la mamma che viene a giudicare l'operato e tu cerchi di catturarla nella rete....), e si beve tutti insieme in mezzo alla campagna, sotto gli alberi e tra le reti (e qualcuno cade pure!).

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_MG_5387   E alla fine di questa estenuante giornata si portano le olive al frantoio dove, secondo mio marito, tutti dicono che non hanno mai visto olive così belle e così buone, e di ottima qualità, e raccolte al momento giusto, nel giusto equilibrio tra mature e acerbe e che SICURAMENTE  ci darà TANTISSIMO olio, magari il migliore che si sia mai visto in zona.....
Ma questo è l'argomento di un prossimo post e vedremo..... (oggi pomeriggio vado a ritirare l'olio nuovo!)

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Intanto vi lascio la 'ricetta' del 'panino veloce della raccolta delle olive'.

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Panino veloce della raccolta delle olive
- mezza baguette fresca a testa
- formaggio spalmabile 
- erbe fresche raccolte proprio allora dal proprio orto (erba cipollina, rosmarino, timo e salvia)
- pomodorini ciliegino (magari anche quelli dell'orto, ma qui è un pò difficile...)
- salame cacciatorino
- lattughino e/o rucola
- sale e olio extravergine di oliva
Tagliare il cacciatorino a fette non molto sottili (sennò non c'è gusto). Tritare fini le erbette appena raccolte e aggiungerle al formaggio fresco spalmabile. Tagliare a metà i pomodorini. Tagliare a metà nel senso della lunghezza la baguette. Su una metà spalmare il formaggio alle erbe. Sull'altra cominciare a 'stratificare' nell'ordine, il salame, i mezzi pomodorini, lattughina e/o rucola. Aggiungere pochissimo sale e un filo d'olio.(se non lo mettete non sarà lo stesso garantito). Coprire con la metà con il formaggio. Addentare ad occhi chiusi e godersi questo momento magico.

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10 novembre 2010

Tortini alle mele e fiori di rosmarino con crema pasticcera calda


Se si potessero scorrere le immagini lungo la linea del tempo, come in quei film dove le auto e le persone corrono veloci e le nuvole si dissolvono o si formano mentre il sole sorge e tramonta,  e le piante nascono, fioriscono e muoiono....sarebbe bello e stupefacente poter vedere come dentro e fuori di noi si avvicendano i cambiamenti.
Quasi ci si stupisce di noi stessi.
E come se nella vita ci fosse una curva che sale, durante la quale si accumula, di tutto, esperienze, abiti, ricordi, gusti, voglia di cose diverse, le più strane...... e poi lentamente la curva diventa pianura, e si comincia a buttar via il superfluo, troppi anelli, catenine, troppi fronzoli, troppi ingredienti nei cibi, troppa gente da ascoltare, troppi ricordi di viaggio accumulati, perfino troppi numeri di telefono inutili, troppi biglietti da visita legati a nomi e volti ormai scomparsi dalla nostra mente, troppi pensieri di cui liberarsi, troppi progetti ancora da realizzare...........
E allora cominci ad abbandonare per strada il superfluo.
E continui a viaggiare con poche cose importanti. La gente la cui compagnia ti da davvero piacere e con cui il tempo diventa ricco e prezioso, gli abiti che ti son sempre stati comodi ma che piacevano solo a te,  i caffè nei bar con amici di passaggio che diventano momenti di confidenze fatte al volo, col cuore.... progetti da realizzare subito, hic et nunc, per non voler più aspettare. Anche perchè ti accorgi che quello che pensi è bello (vedi CIBINLIBRI e questo ti rende felice.... 
E scegli che la colonna sonora della tua vita e del tuo blog sia dolce e piena di cose serene, e di belle persone.
Anche in cucina i gusti non vogliono folla di sapori. E così scegli due, tre elementi, magari con la voglia di osare, e cammini su una strada nuova.


Tortini alle mele e fiori di rosmarino con crema pasticcera calda

- 300 g di farina
- 150 g di zucchero
- 50 di olio extravergine di oliva (o 70 di burro o 70 di olio si semi)
- 3-4 uova
- 2-3 mele
- fiori e aghi di rosmarino (un rametto piccolo)
- lievito per dolci
- crema pasticcera (preparata con 500 g di latte, 2 tuorli, 2 cucchiai rasi di farina, 2 cucchiai di zucchero)

Unire e lavorare uova e zucchero- Aggiungere l'olio (o il burro ammorbidito), infine la farina e il lievito setacciati.
Lavare, sbucciare e tagliare a pezzi le mele e aggiungerle all'impasto. Spezzettare finemente circa 15 aghi di rosmarino (non esagerare, perchè deve sentirsi 'da lontano' il profumo, e non essere predominante). regolatevi secondo il gusto personale.
Aggiungere i fiori e conservarne qualcuno per la decorazione.
Versare nei pirottini o nei contenitori per merendine di alluminio o di silicone, infarinando ove necessario... e infornare a 180° fino a doratura.

Servire con crema pasticcera calda e decorare con i fiorellini di rosmarino.
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