10 novembre 2014

Farrotto con porcini e la compagnia degli amici

farrotto 

Belle le serate d’autunno. Stanno diventando così rare, così incerte, quasi sospese e introvabili tra un caldo ormai fuori tempo che non vuole abbandonare l’estate ormai lontana, e un inverno che non sa quando e come iniziare. Da tanto non provo più il vero freddo ne sulla pelle, ne in casa, ne fuori, durante quelle belle passeggiate in cui tutta infreddolita dicevi ‘e se andassimo a bere una cioccolata calda al bar?’. Ma che cioccolata calda! ancora la prima cosa che desidero è un’acqua tonica con ghiaccio e limone!

Però qualche sera fa c’era la pioggia, tanta, che scendeva e profumava l’aria e mi regalava la sensazione di essere al sicuro, solo perchè ero li, dietro le finestre, a casa, con un’idea di cena consolatoria per la serata. Silenzio per strada, poche macchine che rientravano, la tv spenta, già le pantofole ai piedi. E la sensazione malinconica della solitudine che piano piano si faceva strada. E mentre ero li, con lo sguardo ipnotizzato dietro il vetro carico di gocce di pioggia, ad inseguire i miei pensieri, ‘chissàdove’, dai miei figli, da chi amo, tutti  sempre troppo lontani per poterli raggiungere in un momento di malinconia, tentavo di scuotermi, annaspando per cercare dei lati positivi. Perchè ce ne sono sempre, basta mettere a fuoco in maniera diversa la propria immagine. E così mi son detta, 1) stasera posso guardare tutti i film melensi che voglio, perchè nessuno mi dirà ‘ma sempre questi film che fanno piangere, mammaaaaa’, 2) posso fare a meno di fare la spesa per taaaanto tempo, dato che la mia dispensa sembra quella dei rifugiati nei bunker durante la guerra, ben approvvigionata per lunghi periodi di isolamento. 3) posso mangiare tutte le cose biologiche che voglio, che ho comprato per desiderio di mangiare in modo sano, senza dover lottare con i desideri di adolescenti affamati anche di hot dog e ‘cose animali’ come dice mio figlio, 4) potrò dedicare poco, pochissimo tempo alla preparazione di cose buone e semplici, senza cotture lunghe e procedimenti laboriosi. 5) e infine, sarà la volta buona che dimagrirò un pò, senza essere tentata di assaggiare qua e la…. Basterà solo integrare con frutta e latte la dispensa e poi posso andare avanti così fino a quando non consumo tutto questo ben di Dio.

L’unica cosa per cui mi sforzo di trovare un lato positivo è…. mangiare da sola. Si, vabbè, ti vedi un bel film, si vabbè, finisci prima, si vabbè mangi quando vuoi……

Mentre rimuginavo su tutti questi sentimenti contrastanti, bagnati dalla pioggia, ore 21 di sera, suonano alla porta. Stupita apro…. e mi ritrovo i miei amici che, ombrello gocciolante in mano e faccia sorridente mi dicono ‘buonaseeeeeraaaaa, bè passavamo di qui di ritorno al lavoro, e abbiamo pensato che sono partiti tutti e stavi sola soletta, e, siamo passati a tastare il polso della situazione… bè che fai????’ . Che cari i miei amici!!! poi dici che gli altri se ne fregano di come stai, che pensano solo al loro fuocherello domestico e basta, che non uscirebbero sotto la pioggia, rimanendo al sicuro nella loro casetta. E invece no, loro sono qui. E allora cambiano in un attimo tutti i punti le convinzioni elaborate fino a quel momento…..

E allora, che si accendano i fuochi e che la casa si riempia di profumi. MI mette gioia cucinare per qualcuno, altro che finisco prima a pulire la cucina…. E’ così bello spignattare, mentre qualcuno ti ronza intorno con un bicchiere di vino in mano, mentre si aprono i discorsi sui figli, sul lavoro, e su tutto il resto…..

Apro la dispensa e prendo una cosa che volevo assaggiare da tempo, ma da sola no, perchè quando mangio delle cose nuove e particolari devo condividere impressioni ed emozioni. E’ un ‘Farrotto con porcini’, con tutti gli ingredienti che servono, tutti biologici e disidratati.

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E’ un’idea geniale che si prepara come un risotto, facendolo tostare come si fa con il riso, con un pò di olio extravergine di oliva, versare (a piacere) un pò di vino bianco e far sfumare e poi aggiungere…… acqua calda, solo acqua calda e portare piano a cottura come un risotto. Alla fine basta solo aggiungere un pò di parmigiano e mangiarlo con gli amici, bevendo un buon bicchiere di vino rosso. Come non fare la pubblicità spontanea a questo prodotto? io ve lo consiglio. Di solito scrivo ingredienti e procedimento, ma qui, gli ingredienti sono diversi dal solito…..

Farrotto con Porcini

- due cucchiai di olio extravergine di oliva

- una confezione di ‘Farrotto ai porcini’ dell’azienda Bottega 39

- mezzo bicchiere di vino bianco secco

- Acqua calda qb

- due cucchiai di parmigiano reggiano

- almeno un paio di amici allegri e loquaci

- un bicchiere di vino rosso a testa

- una serata di pioggia (facoltativo)

- la capacità di godere di ogni momento bello che ti capita.

Buon appetito.

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30 ottobre 2012

Pane nero con semi di girasole




E' in corso una polemica.
Secondo alcune voci 'autorevoli' (c'è un abuso di questa parola nel web), le foodblogger 'fanno disinformazione sul cibo nascondendosi dietro un mare di ricette'. 
E chi ha mai detto che vogliamo fare informazione? chi ha mai preteso di insegnare qualcosa a qualcuno?
Qui si tratta (almeno nel mio caso e di tante altre mie amiche) di condividere un diario di emozioni e di ricette.
Non posso essere additata perchè distribuisco il mio quaderno di ricette (virtuale) a chi passa da me e legge.
Ed è chiaro che in casa propria una parla la lingua che vuole e cucina ricette che conosce, che le sono state insegnate, che ha sperimentato, che ha inventato, che.... le piacciono e basta.
Che poi si usi il dado comprato per una sera che si desiderano le stelline per farsi le coccole, o che ci si prepari un toast con la sottiletta, o si metta la margarina incriminata (da persone che ne ignorano la composizione! ^__^), o che ci si scola una cocacola con tanto ghiaccio e limone, e lo diciamo senza paura..... mbè? saremo libere di farlo a casa nostra no? e magari anche di raccontarlo?
Cos'è tutta questa presunzione, questo dito puntato su 'chi ha il diritto di parlare di cibo e chi no'?
Quasi quasi sembra che meritiamo una denuncia per aver insegnato falsi dogmi gastronomici al povero sprovveduto che passa da noi.
E gli chef ci guardano male perchè dall'alto della loro meritatissima e sudatissima scala, pensano che vogliamo rubare loro qualcosa. E i più buoni si fanno il sorrisino sornione (arriva la foodblogger mò!!!! che crede di saper cucinare!!! tzè) e i più cattivelli 'ci schifano e ci odiano' infastiditi dalla nostra presenza, per lo stesso motivo di prima.
E i giornalisti (alcuni) parlano male perchè noi scriviamo pure!!!! mannaggia... 
E poi magari a volte ci liquidano sorridendo con sufficienza, perchè 'queste casalinghe disperate, dovranno pur inventarsi qualcosa per il tempo libero no?'
Salvo poi a ricredersi (rosicando un pochino) quando arriviamo ad un evento e cominciamo a fare domande sulle foto, sulla postprodzione, sui 50 mm a focale fissa, sull'inclinazione della foto, su 'che luce usi?', sul softbox in alternativa, sui tanti prodotti strani, sulle tecniche di cucina, ecc..... e il tutto fatto e detto con grande entusiasmo e piacere di stare insieme in allegria. E si scopre così che le casalinghe non sono poi solo casalinghe, ma anche professioniste, che non sono per niente disperate, e che sono anche molto brave e simpatiche. (bè vabbè non proprio tutte......)
Insomma ci divertiamo tanto sia a curare un blog che ad incontrarci per condividere.
E facciamo tanto, ma tanto chiasso in giro sul web....
Sarà che se ne sono accorti tutti? anche le aziende? 

E allora, a dimostrazione del fatto che non sono un'eccellenza nel campo gastronomico (mea culpèa, mea culpa), e nonostante io sia in grado di scegliere ottimi prodotti di qualità per le mie ricette, a volte mi lancio a sperimentare prodotti 'sulla fiducia', alla cieca. 
Prodotti che mi hanno solo incuriosito e che non conoscevo.
Amo girare per i corridoi di supermercati stranieri e assaggiare anche prodotti di cui non saprei parlare.
Ecco un esempio.
Un pacco di farina 'tutto pronto' per fare il pane nero tedesco, utilizzato da me in maniera 'impropria', cioè non seguendo la ricetta consigliata, ma modificando dosi e ingredienti, hanno prodotto questa meraviglia che ieri pomeriggio ha reso felice la mia voglia di qualcosa di buono, e stamattina ha arricchito la mia colazione....
Sulla confezione c'era scritto 'aggiungere solo tot di acqua'  e indicazioni sulla cottura.
Ma io ho fatto così......

Pane nero tedesco con semi di girasole

- 500 di di farina per pane nero tedesco (quelle che comprendono sale-lievito-alcuni semi- ecc...)
- 350 g di acqua tiepida
- un pugno di semi di girasole (volendo potete aggiungere anche nocciole tritate o noci tritate, a piacere)
- 50 g di burro
- 1 uovo


Impastare gli ingredienti tutti insieme, fino a quando si saranno amalgamati benissimo e lasciar riposare per 30 minuti circa.
Con le mani bagnate sistemare l'impasto in uno stampo da plumcake, imburrato e lasciarlo riposare ancora per 45 minuti all'interno del forno solo con la luce accesa (griglia posto più basso).
Quindi cuocere a 220° per circa un'ora. Verso la fine della cottura, tirar fuori dallo stampo il panetto e lasciarlo ancora un pò nel forno adagiato sulla griglia pr farlo cuocere bene anche ai lati (a me è venuto un pò bruciacchiato sopra....)
Quando è cotto, lasciarlo raffreddare su una griglia, coperto con un panno pulito.


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18 gennaio 2012

Cornetti integrali al miele

 

Dovrei alzarmi sempre prima la mattina per poter riempire il mio 'spazio di rincorsa'  non solo di libri.
E si, tante cose stanno avvenendo intorno a me.
Si passa da periodi noiosi e privi di colore, a periodi in cui si affollano progetti, proposte, idee, inviti.... insomma poco per volta no eh?
E come si fa a rinunciare a tutte le cose belle che finalmente arrivano?
Il vero, nuovo anno è iniziato. E comincia anche un fermento come di primavera.
C'è chi critica le blogger quando parlano degli eventi a cui partecipano.
Sicuramente l'impegno profuso in un blog è evidente. Nasce come uno spazio privato, intimo dove riversare le proprie passioni e i propri pensieri, e poi all'improvviso diventa una grande stanza piena di amici e di persone che condividono le stesse tue cose, che magari tu riesci ad esprimere anche per loro.
E nascono amicizie e a volte anche opportunità di crescita.
E anche di divertimento.
Ecco perchè io parlo con piacere degli eventi a cui sono invitata, che risultano essere uno stimolo in più per continuare ....
I prossimi giorni saranno pieni di incontri con grandi chef, persone che parlano di libri, di web, di un mondo in fermento che si muove.
E tornerò stracarica di cose da condividere con chi passa di qui.... anche di ricette da rifare insieme...
Sarete con me?

Intanto, il mio spazio della prima mattina, di solito riservato solo alla lettura durante il caffè...  ha bisogno di un 'allargamento' per aggiornare il blog e rispondere agli amici che passano, ricambiare le visite ecc....
Ma, considerato l'ormai luogo comune della 'casa da blogger' che chiede vendetta oltre che attenzione.... e il resto delle note appuntate sul solito elenco di cose da fare..... devo cercare di limitare la mia presenza almeno su fb.... cavoli che ipnosi... Vabbè vedremo di organizzarci....
Allora..... prendo il caffè e mangio i miei meravigliosi cornetti integrali al miele di cui tanto ho parlato in questi giorni.
E' venuta l'acquolina in bocca a tante persone eh???
Vabbè ora posto la ricetta che tra l'altro è facilissima.... così domani passerete di qui, mangiando il mio cornetto e pensando a me....
buona giornata a tutti voi...

Cornetti integrali al miele

- 250 g di farina integrale
- 150 g di farina manitoba
- 1 bustina di lievito secco
- 1 uovo
- 60 g di burro
- 4-5 cucchiai di miele
- 1 pizzico di sale
- 240 g di latte
- Zucchero a velo


Nella ciotola dell'impastatrice (per chi ce l'ha, altrimenti una coppa va benissimo) unire il latte, il burro sciolto o morbido, il miele e l'uovo. Mescolare.
A parte miscelare le farine con il pizzico del sale e il lievito secco, e unire agli ingredienti liquidi.
Lavorare per 5-6 minuti.
Far lievitare per un'ora e mezza /due ore....

Sgonfiare l'impasto e con il matterello stenderlo dandogli una forma rettangolare e lunga.
Con un coltello a lama liscia ricavare tanti triangoli isoscele.
Arrotolare i singoli triangoli partendo dalla base larga e arrotondare le punte verso il centro, dando la classica forma.

Disporli su una placca da forno coperta con carta da forno.
Lasciarli riposare  per almeno mezz'ora. Quindi accendere il forno a 180° e da quando è caldo far cuocere per almeno 15 minuti (dipende dalle dimensione del cornetto.... quindi bisogna regolarsi al momento).
Quando sono cotti lasciar riposare per almeno 10 minuti prima di riempirli di miele con una siringa.
Servire con una spolverata di zucchero a velo...

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26 marzo 2010

Biscotti integrali (...o meglio finti integrali)

La primavera, come un virus benigno, ha contagiato tutti. E così si avverte in maniera tangibile la frenesia, tutta intorno. Case di campagna che si riaprono al primo sole e ragni e ragnatele cacciate fuori da scope veloci. Voglia di cambiamenti, dentro e fuori e lavori di imbiancamento di muri che rischiarano tutta la Murgia. Ieri ho piantato i primi fiori nell'aiuola del mio trullo: antiche violacciocche ricche di profumo e colori. Rosa, fucsia, lilla e viola. 
E tornano i ricordi di tempi lontani, quando la mia nonna prima di sera innaffiava i suoi fiori e tutt'intorno si spandeva il loro profumo. Ed è per questo che ho piantato gli stessi fiori.
E oggi, venerdi, già per me un giorno di sole, assaporo un momento di pace.
Poco fa l'allegra compagnia degli amici di mio figlio son passati di qui, a rapirlo e schiamazzando nella quiete del primo pomeriggio son partiti per andare 'ad asparagi'.
Quanto li adoro questi ragazzi, pieni di vita, ma capaci anche di grandi pigrizie, che durante i pomeriggi d'inverno, per spezzare il ritmo dei compiti si chiamano e organizzano 'una cioccolata calda con biscotti' a casa di uno di loro. E amo sentirli parlare e ridere e complottare scherzi e cene tra loro. Sono orgogliosa dei miei figli e anche dei loro amici, e se potessi, me li terrei tutti qui intorno a preparare per loro mentre studiano o schiamazzano.
Mi mancheranno molto il prossimo anno, quando ognuno prenderà la sua strada, alla fine del liceo... Ma intanto ho ancora gli amici metal del piccolo, che mi fanno morire quando fanno i duri e alternativi. 
Questa non è una casa .... è un porto di mare, e quanto mi piace.
Tra una cosa e l'altra ho fatto dei biscotti belli e buoni, che sembrano dietetici, ma non lo sono per niente. E che mangiati caldi sono di un buonoooooooo.
Biscotti integrali (... o meglio, finti integrali)
- 500 g di farina integrale
- 100 g di farina 00
- 250 g di zucchero di canna
- 250 g di margarina o 200 di burro (lo so, lo so, non mi dite niente!!!!!)
- mezza bustina di lievito per dolci
- 3 uova piccole o 2 grosse
- circa 100 g di latte
- zucchero semolato per spolverizzare.

Unire prima tutti gli ingredienti solidi, poi il burro o la margarina morbidi,  e poi piano piano aggiungere quelli liquidi. Viene un impasto morbidissimo che io ho inserito in un saccappòsc (lo so che si dice 'sac a poche', ma a me piace dirlo così) c#on un beccuccio per dolci e ne ho fatto bastoncini ricci e arrotolati.
Spolverizzate con zucchero semolato e cuocere in forno a 180° per circa 15 minuti. Ma ognuno conosce il suo forno, quindi controllate.
Dentro restano morbidi e fuori croccanti. E spariscono subito.

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11 marzo 2010

Pagnotta di farina integrale



Oramai mi succede sempre, ogni volta che vado in banca. Spingo il pulsante che apre la porta scorrevole e al momento di entrare....esito. Sento già nelle orecchie la signorina che anzichè dire 'si prega di lasciare nelle apposite cassettine gli oggetti metallici' all'improvviso, con un volume un pò più alto del solito, dimodocchè possono sentire tutte le 30 persone della fila interna, dice 'entrare uno alla volta'.... e invece ci sono solo io.
Il giorno che succederà denuncerò la banca per violenza psicologica e istigazione all'anoressia.
Ma poi visto che entro indenne attraversando lentamente nel silenzio quella maledetta porta (che sembra come quel passaggio tra le Fenici nel film 'La storia infinita'...), mi rendo conto che in fondo non avrebbero motivo di tarare l'allarme proprio sul mio peso....e che cavolo...
Però tornando a casa decido di preparare qualcosa che plachi i sensi di colpa (?????) soddisfacendo il palato.
Oggi ho preparato delle splendide, calde pagnotte integrali, semplici semplici ma morbide e buonissime. Che ovviamente in questo momento sto mangiando con prosciutto crudo e un filo della mia splendida peperonata piccante. Alla faccia della signorina della banca.
Pagnotta di farina integrale

- 500 g di farina integrale
- 50  g di farina di grano tenero
- 16  g di sale fino
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 bustina di lievito di birra disidratato
- 370 g di acqua tiepida


Mescolare tutti insieme gli ingredienti solidi e aggiungere piano l'acqua tiepida. Lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Infarinare e mettere in una coppa a lievitare per 1 oretta circa (o più se necessario), dopo aver praticato un taglio a forma di croce. Coprire con un panno pulito, una coperta e lasciar riposare al calduccio.
Una volta lievitato, dividere in due l'impasto e formare delle pagnotte allungate su cui praticherete dei tagli. Disporle sulla placca da forno (su cui vrete messo un foglio di carta da forno). Cuocere a 180° per circa 30-40 minuti, secondo il proprio forno.
Appena sfornato coprire con un panno e resistere alla tentazione di mangiarlo subito.
 

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18 maggio 2009

torta integrale con mandorle e marmellata di mirtilli

Il compleanno di mio figlio ha risucchiato tutte le mie energie, fisiche e mentali. Per fortuna che ho avuto a disposizione tutta la domenica per riposarmi, eppure mi sento ancora come svuotata. Stamattina al mio risveglio c'era un sole e un caldo incredibile. Poverini i ragazzi che con l'aria d'estate tutta intorno sono andati malvolentieri a scuola. Nel pomeriggio hanno ciondolato un pò ma poi si son resi conto dei compiti da fare e hanno iniziato a fare il loro dovere. O quasi.
IO mi son trasformata in una pasticcera e, in barba alla dieta e, soprattutto, con la scusa che potevano venire ospiti per 'il complimento' dei 18 anni, ho sfornato dolci per tutto il pomeriggio.
Quindi ho preparato la torta all'arancia di Gunther, di cui parlerò in un altro post, dei dolcetti alle mandorle profumati al limone (che dovevano essere morbidi, ma son venuti un pò a pietra, però buoni) e, infine, una splendida torta di farina integrale e mandorle con marmellata di mirtilli, la cui ricetta ho trovato su un forum di cucina di cui non ricordo il nome. Se l'autore dovesse riconoscere la propria ricetta, non me ne voglia se non l'ho citato. Dico solo che non l'ho inventata io....
Uno spettacolo!!! Davvero buona...


Torta di farina integrale con mandorle e marmellata di mirtilli

- 4 uova
- 200 g di zucchero
- 100 g di olio di semi
- 100 g di farina
- 300 g di farina integrale
- 100 g di mandorle pelate
- 1 bustina di pane degli angeli
- latte q.b.
- marmellata di mirtilli

Mescolare lo zucchero con i tuorli, e montare gli albumi quasi a neve. Aggiungere le mandorle pelate e frullate grossolanamente, la farina bianca, l'olio e infine la farina integrale.
Aggiungere gli albumi, il lievito sciolto nel latte in quantità tale da raggiungere una consistenza morbida. Mettere nella teglia protetta da carta da forno e cuocere per 30/35 minuti a circa 200°.
Fare la prova dello stuzzicadenti per controllare la completa cottura e lasciare raffreddare in forno.

Una volta freddo, tagliarlo a metà e spalmare la marmellata di mirtilli. Cospargere di zucchero a velo e guarnire a piacere.


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