21 febbraio 2014

La casa delle suore. E’ tempo di pace.

suora3

NO, non sto invecchiando. Anzi, sono sempre più curiosa e non voglio che i miei interessi restino ‘chiusi’ solo nel mondo del cibo. Da sempre ho ritenuto importante non perdere di vista le attività che creano aggregazione e ci invitano a stare insieme collaborando. Da sempre sono una sostenitrice dell’unione che fa la forza. In tutto. Magari anche nelle rivoluzioni. E si perchè le voci solitarie non le ascolta nessuno. E poi perchè la parola ‘solitudine’ fa tristezza di suo. E quando più voci si incontrano, dopo uno sforzo comune per non far prevalere la propria su quella dell’altro, spesso nascono grandi e solari risate, che tanto fanno bene al cuore. E Dio sa quanto ne avremmo bisogno.

Lo scorso anno in questo periodo, mi venne in mente la solita ‘strana’ idea di recuperare un’antica tradizione in voga ancora nelle campagne, l’intreccio dei rami di ulivo per farne ‘palme’ portatrici di pace. E’ stata una bellissima esperienza e quest’anno mi è stato chiesto di organizzare nuovamente un corso. E io, con la mia amica Lucia, la vera esperta di questo corso, abbiamo deciso di approfondire l’argomento e imparare altre tecniche per arricchire il nostro corso. Abbiamo percorso chilometri nelle nostre campagne alla ricerca di quelle signore che il giorno delle Palme si ritrovano a benedire interi cesti di palme strane intrecciate in mille modi.  E gira e gira… abbiamo chiesto, spiegato, lasciato numeri di telefono, pregato di informarci…. ma… niente, non siamo riuscite a trovare niente di diverso da quello che sapevamo già fare noi. ‘SOLO’ rami di ulivo intrecciati.

palma5

Poi, un’idea. In fondo questo è un simbolo religioso, dunque perchè non andare a chiedere proprio in un ambiente religioso? Qui da noi, nella periferia del mio paese c’è un’antica abazia di monaci benedettini e li siamo andate a bussare. Toc Toc, ma niente, i monaci hanno altre abilità, canto gregoriano e scrittura di sacri testi. Ma le palme no, non le sanno fare. Andiamo via e, un pò sconsolate, con un libretto di preghiere in mano, regalateci da un monaco anziano, intravvediamo tra i rami di pini altissimi, una struttura che sapevamo abitata da suore in pensione. Una casa di riposo per suore insomma. Diciamo, bè tanto siamo qui, tanto vale andare a chiedere.

Toc toc. E ci apre una suore dal viso dolce e gentile e le spieghiamo di cosa abbiamo bisogno. Lei ci fa accomodare e ci chiama una sorella, Suor Immacolata. E da qui comincia l’avventura fantastica in un mondo a me sconosciuto che, non nascondo, fino a qualche tempo fa aveva suscitato in me sempre qualche perplessità…

Suor Immacolata ha un modo di parlare che ti incanta. Ti ascolta e…. agisce immediatamente. Ci spiega la rigida gerarchia del loro istituto e ci parla del suo ruolo. E’ un pò una factotum, che assiste le suore anziane, aiuta in cucina, cura le pubbliche relazioni, intrattiene le suore nelle serate un pò malinconiche. Insomma una simpatia travolgente e noi ce ne innamoriamo immediatamente.

Le chiediamo delle palme, Lucia le parla delle sue passioni, tra cui il ‘chiacchierino’, lei si entusiasma perchè condivide la stessa passione da quando era ragazza. Insomma dalla sola richiesta di informazioni prende il via una serie di incontri, ‘gli incontri del giovedì’, durante i quali impariamo tantissime cose.

chiacchierino

Scopro che ciascuna di loro, chiusa nel proprio silenzio e nelle preghiere, conserva delle abilità, delle qualità che potrebbero essere ricchezza per tutti noi.

Dapprima un pò titubanti e insicure della loro memoria, appena appena stimolate dalla mia insistenza, aprono la loro mente e cominciano a parlarci, quasi accavallandosi.

E così conosciamo … La suora che crea capolavori al chiacchierino, la suora che intreccia le palme ogni giorno in maniera sempre più ardita, la suora cuoca che prepara cose leggere ma squisite nella sua cucina (quel giorno c’erano melanzane alla pizzaiola, cotolette di pollo al forno con vino bianco), la suora un pò sorda che intreccia centrini all’uncinetto che ama raccontarmi delle barzellette, la suora arrabbiata e infastidita da tutto il caos che abbiamo creato, la suora dagli occhi azzurro ghiaccio che sorride timida alla mia macchina fotografica, che ancora non ci ha raccontato niente di se, la suora che dice di non saper fare niente se non lavare e stirare in maniera impeccabile, la suora dal sorriso allegro, la madre superiora che bada amorevolmente tutte le sue sorelle, cercando di risolvere i mille problemi che ogni giorno si presentano, compreso anche il collegamento telefonico e ad internet.

Lascio che parlino le immagini…

suora4  suora6  suora8 suora9  suora11 suora12

lavanderia  suora13 suora14 suora15suora1 suora16 suore18_MG_8709 

Durante le nostre visite le suore sono curiose di questo scambio e molto sorprese che noi possiamo essere interessate a loro. Una di loro, molto divertita da quella ventata di novità e anche un pò di invadenza che avevamo portato, mi chiede ‘ma perchè non resti con noi?’. E io ‘non credo che sia possibile… sa, a casa ho un marito e due figli che mi aspettano’. Penso ci sia rimasta un pò male. Ma tornerò e sarà contenta.

E come l’ultima volta continuerò a preparare una torta, semplice e leggera, per suggellare con un piccolo dono i nostri incontri.

E intanto apprendiamo nuove tecniche per rendere speciale il prossimo corso sull’intreccio delle palme che organizzeremo per la Pasqua.

Quindi preparatevi che si parte a breve…

E intanto io vado dalle suore.

 palma6

SHARE:

18 marzo 2013

Pace

ridottepalme55  Pensavo fosse arrivata la primavera. Ma sabato scorso per un attimo siamo rimasti tutti stupiti, aprendo la finestra. Ma cos’era quello che si vedeva volare? L’aria gelida era piena di petali bianchi che svolazzavano qua e la… oppure…. era neve? Ma si era neve, ed era arrivata puntuale per rendere speciale la giornata del mio corso per l’intreccio dei rami di ulivo. Amiche che son venute da lontano hanno lasciato la loro casa con il sole e, man mano che si avvicinavano al mio paese, son rimaste sbalordite, quasi si trovassero in un altro tempo e molto distanti da qui, di fronte ad una tormenta di neve. Comunque siamo andate tutte al mio magico trullo, dove ci aspettava un camino acceso,  cose calde da bere e una crostata di ricotta e ciliege, e un corso dove imparare ad intrecciare rami di ulivo. E la magia c’è stata. E’ bello ritrovarsi, tra donne che non si conoscono tra loro, e cominciare a parlare come se invece ci si conoscesse da sempre. Davanti ad un camino e a cose buone da mangiare, si crea subito empatia. E poi c’era la curiosità, tanta, per quello che dovevamo imparare e fare. Abbiamo cominciato a parlare, a spiegare, a raccontare. Poi siamo andate fuori, al fresco, tra petali di ciliegi che volavano e neve che cadeva e abbiamo raccolto i rami buoni per l’intreccio.

ridottepalme119

corso palme

E poi di corsa dentro, con la luce del sole che stranamente splendeva nonostante tutto. E insieme abbiamo imparato un rito antico che nella sua semplicità parla del tempo che abbiamo dedicato a chi riceverà quel ramo, della cura nel renderlo perfetto e bello, del momento in cui, innalzato al cielo, sarà benedetto per portare pace nelle case. Grazie a chi ha partecipato e reso bella, con il suo entusiasmo, questa giornata.

ridottepalme161

SHARE:

25 febbraio 2013

Corso di intreccio di rami di ulivo per le Palme

locandina corso di intreccio palme

Ogni anno la mattina della domenica delle Palme si ripete una strana magia. Fatta di silenzi devoti, di gesti antichi e mani callose che innalzano al cielo fascine di rami di ulivo. Intorno c’è sempre freddo, tanto, ma anche un profumo che preannuncia il miracolo della primavera. E, credenti o no, ci si lascia coinvolgere da un rito antico davanti a cui tutti abbassano la testa in segno di rispetto. Dalle 7 di mattina ci si ritrova nella villa del paese, anche con la pioggia, gente di paese e gente di campagna, ognuno con in mano, secondo la propria quantità di fede e di amici, rami di ulivo. Dalla campagna arrivano i massari con fasci interi di rami, che saranno benedetti e distribuiti nelle stalle per benedire gli animali. E con loro le donne, che già da una settimana prima hanno cominciato ad intrecciare teneri ramoscelli e foglie e a decorarli secondo le proprie abitudini, per creare ‘la palma’ da scambiare con amici e conoscenti, per regalare la pace. E questo rito non si compie mai in solitudine. Ci si incontra, le donne soprattutto, per intrecciare rami, parole e chiacchiere. Per compiere e ripetere un rito antico che ormai si conserva solo nelle nostre campagne. E si preparano tante ‘palme’. Per i tanti amici che si incontreranno davanti alla chiesa, in questo giorno magico, e anche per i defunti, che si andranno a visitare per portare loro fiori e pace. E nella villa del mio paese, io resto incantata ogni anno, da quando ero bambina, davanti a questi mazzi di palme, arricchiti di fiori di vecchie bomboniere conservati proprio per questo, o verniciati di argento o oro per farli durare di più. E magari chiusi in una busta di plastica accanto ad un’orchidea o giacinti profumati.

Ed è per questo che quest’anno ho deciso di organizzare un corso per imparare ad intrecciare questi rami di ulivo. Per ripetere insieme questa strana magia dello stare insieme allegramente, compiendo un rito antico. Intrecciando pensieri di pace. Per noi, per chi amiamo, ritrovandoci in campagna davanti al camino se farà freddo, sorseggiando cose calde e buone e imparando di nuovo a stare insieme per uno scopo semplice e creativo.

Il corso prevede:

1) Incontro in paese alle 9,00 in un punto prestabilito.

2) trasferimento in campagna, al mio trullo.

3) Presentazione del corso, cenni storici e prime spiegazioni su quali rami raccogliere ‘in diretta’

4) raccolta dei rami da intrecciare,  direttamente dagli alberi

5) inizio dimostrazione e lezione di ‘intreccio' e produzione personale di ‘Palme’.

Il corso si concluderà verso le ore 13.

Durante il corso si potranno degustare gratuitamente thè e tisane calde accompagnate da dolci tradizionali. Per chi avesse bisogno di indicazioni per un pernottamento presso B&B consigliati, per informazioni sui costi e per prenotazioni, scrivere a annagentiledg@yahoo.it oppure telefonare al 346.6339414

Possibilità di degustare anche un pranzo tradizionale della cucina pugliese, previa prenotazione.

_MG_7103

SHARE:
TEMPLATE BY pipdig | CUSTOMIZATION BY SARA BARDELLI