Ancora una volta in ritardo, ancora una volta dopo un momento non molto carino che ha interrotto l'elenco delle cose belle che ho fatto a Roma, impedendomi di raccontare, ritorno con una ricetta proposta, riproposta mille volte, soprattutto nelle cene con i miei amici.
Ma questa volta per un motivo ben preciso.
Perchè durante una notte magica, trascorsa nel Ghetto Ebraico a Roma con la mia amica Claudia e con la nuova amica Letizia, ho scoperto che questo è il suo dolce preferito. E per questo l'ho preparato e fotografato nuovamente.
Immaginate una serata serena fatta proprio per incontrarsi, per passeggiare e parlare di se, per scoprirsi come mondi nuovi che per caso si sono incrociati. E scoprire che tutto questo è magico.
Sono mondi di donne che si raccontano, come se si conoscessero da sempre. Con semplicità e naturalezza.
In un posto che invita alla riflessione e prega il tempo di non coprire con la solita umana indifferenza il ricordo di giorni terribili.
E' tutto nuovo, è tutto magico, è una nuova promessa. Di amicizia, di condivisione e di futuro.
Stasera non ce la faccio a parlare e scrivere tanto, sono un pò stanca, ma forse quello che ho descritto e che ho vissuto quella sera, non ha bisogno di tante parole. Le cose belle si possono anche immaginare, chiudendo gli occhi e pensando.
La ricetta la trovate qui...