16 aprile 2009

Sotto il cielo di Spagna (II parte)

- Mercoledi, giovedi e venerdi: Siviglia
Siviglia ci ha accolti con un caldo incredibile: circa 27 gradi e un'aria di primavera meravigliosa. La città era in festa, tutti negozi chiusi in segno di rispetto per la Settimana Santa e tanta gente elegantissima che partecipava alle processioni, famosissime in tutto il mondo per la loro molteplicità, durata e senso di devozione. E' anche vero che la fede viene percepita in maniera diversa rispetto a noi. E' un misto di rispetto, umiltà, senso di appartenenza, ma non vissuta con contrizione e tristezza, anzi. Si partecipava ai riti con serena condivisione. E questo ritmo lento e pacato si percepisce in tutta la Spagna che ho visitato. Non ho mai visto disperazione o depressione in giro... sentimenti che da diversi anni invece prevalgono intorno a noi qui in Italia.

Le strade, con il profumo delle arance e del pesce fritto, riservano sorprese ad ogni angolo: balconi in fiore, interni di portoni e porticati con maioliche coloratissime, che ricordano i paesi arabi, vicoli strettissimi e colorati, la meravigliosa passione del flamenco e mille altre cose che fanno di Siviglia una delle tappe più belle e affascinanti della Spagna.

Donne Spagnole e Mantille



Le processioni



I Nazzareni




I portatori penitenti



Il Flamenco



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2 commenti

  1. E pensa che io in due anni mica le ho viste le processioni della Semana Santa a Sevilla!!!! ;-PP

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  2. Siviglia è uno di quei posti, insieme a Toledo e a Saragoza, che ameremmo molto visitare. Forse perchè le sentiamo più spagnole di Barcellona. Hai fatto un viaggio stupendo, durante il quale hai potuto toccare le tradizioni, la vita, le usanze. E' un piacere leggerti.
    Baciotti da Sabrina&Luca

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