20 settembre 2014

La podolica nella mia terra

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E’ bello passeggiare nella campagna mia. Qui i colori sono forti e a tratti ancora selvaggi. E non è insolito incontrare la compagnia di mucche placide che ti guardano con occhioni miti e che ti fanno capire quanto sarebbe bello poter rallentare e seguire lo stesso loro ritmo naturale. E’ rigenerante anche incrociare all’improvviso la maestosità delle nostre masserie, antiche case di campagna, grandi, belle, bianche di pietra e calce o pitturate di un rosso vermiglio con porte azzurre, in mezzo a ettari ed ettari di terra marrone e alberi di ulivo. E alcune di queste sono ancora abitate e vissute, come aziende agricole, e si allevano animali e si producono i nostri fantastici formaggi, caciocavalli e mozzarelle e altro e altro ancora. Altre sono abbandonate, ma piano piano qualche spirito nostalgico o illuminato, le riprende per farne un agriturismo, o dei Bed & Breakfast per full immersion nella campagna pugliese. In alcune aziende agricole attive non è raro trovare una razza antica di bovino, chiamata ‘podolica’, che si lotta per non farla estinguere e che ora comincia ad attirare l’attenzione degli intenditori. Per le sue caratteristiche e la sua storia potrete cliccare QUI

Oggi e domani qui, nel mio paese, è festa. C’è una sagra organizzata dall’associazione Terra delle Noci proprio per far conoscere questa razza e il programma, davvero bello e interessante, prevede convegni, show cooking, degustazioni, gite e pranzo nella masseria (Masseria Colombo) dove si allevano questi animali bellissimi.

La carne della podolica è molto saporita, e conferisce un sapore deciso a tutti i piatti della nostra tradizione. Grazie allo chef Pasquale Fatalino de ‘L’Antica Locanda’ ho potuto degustare in anteprima due suoi piatti e ho potuto anche fotografarli, per poter dare ai miei lettori un’idea di quello che ci aspetta alla sagra. Fortunata me e fortunato chi verrà. Ho cercato di far ‘passare’ anche i profumi e i sapori nelle foto. Ditemi voi se ci sono riuscita.

Quindi, il programma della sagra potrete trovarlo qui e se siete nei paraggi correte tutti a Noci.

E di seguito le due ricette che mi ha regalato Pasquale

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Paccheri con straccetti di podolica, funghi porcini e pomodorini

(per quattro persone)

- 500 g di noce di podolica

- 300 g di porcini

- una cipolla rossa di Acquaviva

- due / tre foglie di alloro

- mezzo bicchiere di vino bianco secco

- sei/sette pomodorini regina

- uno spicchio d’aglio

- peperoncino secondo il proprio gusto

- parmigiano

- prezzemolo

- olio extravergine di oliva

in una padella larga versare l’olio e la cipolla sminuzzata. Appena la cipolla si sarà appassita versare la carne e farla rosolare per bene. Versare il vino e far sfumare. Aggiungere i pomodorini e l’alloro e far cuocere lentamente. Salare p.b.

A parte, in un’altra padella, saltare i porcini con poco olio e uno spicchio d’aglio intero. Aggiungere i funghi nella padella del sughetto di carne.

Cuocere i paccheri al dente e farli saltare nella padella del sugo, amalgamando con un po di parmigiano e prezzemolo tritato.

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E qui la seconda fantastica ricetta

Stracotto di podolica

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- 1 kg di noce di podolica

- 1 kg di cipolle rosse di Acquaviva

- olio extravergine di oliva

- peperoncino

- 1 litro di vino rosso primitivo

- foglia di alloro

in un tegame di coccio come quella della foto,  (usando lo spargifiamma sotto al tegame) , versare l’olio e la cipolla sminuzzata. Far appassire e poi aggiungere la carne, il peperoncino e l’alloro e far rosolare lentamente. Salare.

Aggiungere il vino  e far cuocere lentamente in forno per circa due ore.

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buon appetito

 

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9 novembre 2009

Bacco nelle gnostre: vino novello e caldarroste in sagra

Io amo il mio paese, NOCI, e amo l'aria che qui si respira. Amo le sue strade e i suoi profumi Amo passeggiare per le piazze e sentirmi abbracciata dal saluto della mia gente. Si potrebbe trascorrere l'intera giornata solo salutando e fermandosi a parlare del più e del meno con tutta le gente che si incontra. Perchè qui ci si conosce quasi tutti e si parla di tutti anche degli sconosciuti e del sentito dire. Perchè il paese è così. Quello che altrove si chiama pettegolezzo e che può dare fastidio, si potrebbe anche interpretare in maniera più positiva come 'provare interesse per il prossimo' e quindi parlarne. Ci si conosce da generazioni più per soprannomi che per cognome e si partecipa tutti insieme sia alle gioie che ai dolori. A parte le invidie che, si sa, sono umane, e che portano i compaesani spesso a 'non dare soddisfazione' non manifestando la propria solidarietà alle altrui attività.... c'è un senso di attaccamento al luogo che, appena usciti dal confine del proprio territorio, viene fuori in maniera orgogliosa. E ci si riconosce 'nocesi' e ci si sente facenti parte di un unico corpo, quando ci si incontra casualmente tra le strade di New York o in un punto qualsiasi della terra.

Venerdi, sabato e domenica scorsi, qui da noi c'è stata una sagra che è partita in sordina qualche anno fa e che piano piano è diventata un evento molto importante: 'Bacco nelle gnostre', la sagra del vino novello e delle caldarroste.
Le 'gnostre' sono una caratteristica del nostro centro storico, e sono cioè degli spazi quasi chiusi, piccole piazzette private delimitate dai tre lati da case imbiancate di calce. E ce ne sono di tanti tipi, quasi tutte abbellite da piante o addirittura da viti che si arrampicano lungo i muri.
E tutte pavimentate con le antiche 'chiangole', mattoni di pietra resi lisci dal tempo e dall'intensa opera di pulizia delle donne.

E lungo questa miriade di stradine, abbiamo visto fluire un mare di gente che è arrivata anche da lontano, per assaggiare il vino novello aperto per l'occasione e altre decine di specialità del posto, antiche e moderne, che hanno riempito il nostro centro storico di incredibili profumi e di allegria.



Tutti i turisti sono stati accolti con grande ospitalità da tutti gli chef del paese e sono stati invitati ad assaggiare i piatti tipici preparati apposta per l'occasione. Qui sotto ho ripreso il mitico chef dell''Antica Locanda', Pasquale Fatalino, che con le sue/nostre prelibatezze ha già vinto due puntate de 'La prova del cuoco' e che rivedremo ancora il prossimo venerdi in televisione. Ovviamente a tutti i nocesi che leggono questo post, un invito a votare, votare, votare Pasquale al numero 89.48.48.72 più il numero che viene a lui assegnato.

In ogni angolo c'era qualcosa da vedere, da fare, da gustare, da bere. E tutti i visitatori passeggiavano reggendo tra le mani un calice colmo di vino novello....

E caldarroste, olive fritte, baccalà fritto, 'fecazzedd con la ricotta forte', provola sciolta sullo spiedo, orecchiette con brasciole, cavatellini con cicerchie, ecc.... ecc......

Al suono di tanta buona musica e tra mille angoli dove improvvisare una 'pizzica' senza tanti timori, tutti insieme in allegria.

E questa è la prima di tante sagre speciali e affascinanti che si svolgono nel nostro paese. La prossima, a cui siete tutti invitati a partecipare si chiama 'Pettole nelle Gnostre e cioccolato in sagra', si svolge il prossimo 5 e 6 dicembre. Immaginate l'aria frizzante delle notti di dicembre, nel centro storico tutto addobbato per le festività natalizie, con i presepi da visitare, e le 'pettole' calde con lo zucchero o con il vincotto di fichi, e cioccolato bollente da bere, passeggiando nelle strade.
Se avete bisogno di informazioni, scrivetemi pure..... Arrivederci alla prossima.... sagra.


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