24 dicembre 2014

Buone Feste 2014

auguri

E siamo arrivati. E meno male, perchè le emozioni del Natale sono tante e per i tipi sensibili come me, rischiano di essere pericolose. Ancora non so se è meglio lasciarsi andare e piangere pure ogni tanto per i pensieri malinconici che ti vengono in testa, oppure mantenere un certo distacco che ti fanno sembrare pure un tantino str… perchè fai quella razionale. Seee…. razionale a me….

Stamattina mi son detta… cominciamo bene questa due giorni di corse e auguri e pacchi e pranzi e cibo…. Alzati, doccia, colazione, programmino tutto bello carino e preciso, così non arrivi con l’affanno. Anzi sai che c’è? che come fanno le persone organizzate apparecchi pure oggi per domani, così ti illudi che tutto sia stato fatto. E invece lo so già che domani farò una corsa a perdifiato, arriverò in tempo ad aprire la porta con il sorriso e già truccata e profumata con la tavola bella, questo si, ma arriverò con le batterie all’1%, come il mio telefonino che però resiste e resiste ancora per molto prima di spegnersi.

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E ora mi concedo seriamente 10 minuti per gli auguri. Preparo la mia tazza di latte, i biscotti di zenzero, carta per impacchettare i regali, pensiero di speranza che piacciano, perchè come al solito mi vengono delle idee che a me sembrano geniali, anzi interessanti va, per poi scoprire che magari non ‘sono stata capita’. Accendo le mie candeline, compagne fedeli e silenziose delle mie preghiere, dei miei pensieri tristi, dei momenti di solitudine, dei risvegli silenziosi mattutini e delle serate di autococcole. Accendo le luci del mio albero di Natale, quest’anno più essenziale che mai. Preparo carte e veline e spago grezzo per i miei pacchi. E poi all’improvviso mi viene in mente mio figlio lontano. Ma lontano davvero…. In India a fare volontariato con un gruppo di meravigliosi ragazzi provenienti da tutto il mondo. Sono orgogliosa di lui, sono orgogliosa dei miei figli entrambi. Bravi ragazzi con le passioni nel cuore. Con la valigia sempre pronta per andare a conoscere il mondo. Pronti a dare una mano quando c’è bisogno. Come noi. Ma che ancora non riesco a lasciar andare davvero. Come si fa? insegnatemelo voi. Ma forse con i figli non si spezza mai quel filo magico che nasce nel primo istante in cui appaiono dentro di noi. E si soffre, mannaggia quanto si soffre. A dispetto di tutte le parole belle e intelligenti che vogliamo dire e che diciamo. A dispetto dei sorrisi che mettiamo davanti alla voglia di piangere quando non sono con noi. A dispetto di tutto l’orgoglio che abbiamo ma che copre come una coperta pesante l’egoismo di volerli tenere abbracciati forte forte, in casa per tutta la vita.  Però poi … scopriamo che invece siamo intelligenti, bravi nel dire cose, bravissimi a sorridere e veramente orgogliosi di loro.

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Eccomi qua dunque, con la lista in mano che mi indica la lancetta dell’orologio che corre….

Auguri a tutti voi che passate sempre di qui per condividere il vostro tempo e i vostri pensieri. Auguri a dispetto di tutto l’affanno che sicuramente caratterizzerà le nostre feste. Saremo mai capaci di vivere con calma e serenità il nostro Natale. (per non parlare poi del passaggio all’anno nuovo…). Auguri a tutti coloro che si sentiranno in colpa per i primi secondi prima di mangiare tutto quel ben di Dio che prepareremo sulla nostra tavola di festa. Siamo buoni con noi stessi, vi prego. Non facciamo sempre i giudici severi e intransigenti con i nostri desideri e accettiamo i peccati capitali che naturalmente ci verranno fuori in questi giorni, primo tra tutti la gola (e poi la lussuria, nel senso di Anna l’amica mia). Abbracciamoci tutti, anche se non siamo vicini fisicamente, anche se ancora abbiamo del rancore per quegli amici che ci hanno ferito, proviamoci almeno. E così avremo fatto metà strada.

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Con i nostri amici vicini alle 12,15 abbiamo organizzato un aperitivo per farci gli auguri. E’ una bella giornata di sole e l’elenco di cose da fare ancora è…. immenso. Vi lascio con le foto della mia casa.

Un abbraccio a tutti e a presto.

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31 dicembre 2013

Il passato non c’è più, il futuro non c’è ancora. Io lo aspetto così…

buon 2014

Io per natura vedo il bicchiere sempre pieno. MI guardo indietro e nonostante i miei momenti no, faccio un bilancio di quest’anno e scopro che ho rimosso tutte le cose brutte. I rancori, le cattiverie, gli attimi bui, le cose andate male…. via viaaaa. Magari da conservare solo un appuntino piccolo piccolo per le cattiverie, da tirar fuori al momento opportuno in un futuro indefinito, perchè io proprio santa non sono e non voglio fare quella che perdona. Questo no… E poi bisogna essere onesti, e in ciascuno di noi, non si perdona mai fino in fondo qualcuno se ti ha fatto del male e ci si sente sempre un pò seduti sulla famosa sponda….. Vabbè ma non è di questo che voglio parlare….

Quando ero piccola mi immaginavo a modo mio questo passaggio, denso e carico di significati e mi organizzavo a modo mio, sicura che nessuno avrebbe capito i miei riti. E così scrivevo su un foglio tutte le cose brutte e mi preparavo un foglio bianco su cui scrivere subito, dopo la mezzanotte tutte le cose belle che mi sarebbe piaciuto fare nel nuovo anno. E poi a mezzanotte bruciavo il foglio delle cose che volevo dimenticare, a rischio sempre di avere mazzate da mia madre che non capiva, ovviamente, questa mia piccola follia.

Come ho sempre scritto qua sul blog ogni anno, il salto mi fa paura prima e mi esalta dopo. Tremo i secondi che precedono la mezzanotte e nascono prepotenti i nuovi progetti e la nuova forza nei secondi immediatamente successivi alla mezzanotte.

Ed è per questo che la notte che verrà la stiamo organizzando carica carica di riti propiziatori. Dalle 12 portate da preparare, al colore di cui vestiremo prima e dopo, ad un qualcosa che non posso svelare ora, che faremo tutti insieme, alle musiche che ci faranno da sottofondo, al fuoco che brucerà, ai sogni che metteremo fuori dal nostro cuore, alle lacrime che inevitabilmente verranno fuori per la paura e l’emozione del futuro che verrà, qualunque esso sia… Ah vabbè,  le lacrime non sono programmabili, ma so che verranno, a si se verranno.

Poi se ce la farò a scattare qualche foto decente, vi renderò partecipi.

Ora devo scappare… Volevo solo fare gli auguri di un nuovo, bellissimo, colorato, ricco, FUTURO per tutti coloro che passeranno qui da me.

Grazie a tutti per le parole che lasciate sempre qui, e che mi accarezzano ogni volta che le leggo.

Ciò che non voglio mai dimenticare è proprio quello che mi ha sempre regalato il mio amato blog.

Auguri a tutti!!!!! ci vediamo il prossimo anno!

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30 dicembre 2013

Il passato non c’è più, il futuro non c’è ancora. Io lo aspetto così…

buon2014_thumb2

Io per natura vedo il bicchiere sempre pieno. MI guardo indietro e nonostante i miei momenti no, faccio un bilancio di quest’anno e scopro che ho rimosso tutte le cose brutte. I rancori, le cattiverie, gli attimi bui, le cose andate male…. via viaaaa. Magari da conservare solo un appuntino piccolo piccolo per le cattiverie, da tirar fuori al momento opportuno in un futuro indefinito, perchè io proprio santa non sono e non voglio fare quella che perdona. Questo no… E poi bisogna essere onesti, e in ciascuno di noi, non si perdona mai fino in fondo qualcuno se ti ha fatto del male e ci si sente sempre un pò seduti sulla famosa sponda….. Vabbè ma non è di questo che voglio parlare….

Quando ero piccola mi immaginavo a modo mio questo passaggio, denso e carico di significati e mi organizzavo a modo mio, sicura che nessuno avrebbe capito i miei riti. E così scrivevo su un foglio tutte le cose brutte e mi preparavo un foglio bianco su cui scrivere subito, dopo la mezzanotte tutte le cose belle che mi sarebbe piaciuto fare nel nuovo anno. E poi a mezzanotte bruciavo il foglio delle cose che volevo dimenticare, a rischio sempre di avere mazzate da mia madre che non capiva, ovviamente, questa mia piccola follia.

Come ho sempre scritto qua sul blog ogni anno, il salto mi fa paura prima e mi esalta dopo. Tremo i secondi che precedono la mezzanotte e nascono prepotenti i nuovi progetti e la nuova forza nei secondi immediatamente successivi alla mezzanotte.

Ed è per questo che la notte che verrà la stiamo organizzando carica carica di riti propiziatori. Dalle 12 portate da preparare, al colore di cui vestiremo prima e dopo, ad un qualcosa che non posso svelare ora, che faremo tutti insieme, alle musiche che ci faranno da sottofondo, al fuoco che brucerà, ai sogni che metteremo fuori dal nostro cuore, alle lacrime che inevitabilmente verranno fuori per la paura e l’emozione del futuro che verrà, qualunque esso sia… Ah vabbè,  le lacrime non sono programmabili, ma so che verranno, a si se verranno.

Poi se ce la farò a scattare qualche foto decente, vi renderò partecipi.

Ora devo scappare… Volevo solo fare gli auguri di un nuovo, bellissimo, colorato, ricco, FUTURO per tutti coloro che passeranno qui da me.

Grazie a tutti per le parole che lasciate sempre qui, e che mi accarezzano ogni volta che le leggo.

Ciò che non voglio mai dimenticare è proprio quello che mi ha sempre regalato il mio amato blog.

Auguri a tutti!!!!! ci vediamo il prossimo anno!

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31 dicembre 2010

Buon Anno Nuovo

Il tempo come il vento è volato via. L'anno nuovo non c'è già più. Ma ha lasciato traccia di se dentro di noi.
Un breve e veloce volo indietro per ricordare quello che di bello c'è stato.
Tanto, tantissimo.
Laura, la mia Laura preziosa, il dono più bello del 2010, e poi Aurelia, Loriana, Enza, Alex, e ... gli altri dieci, cento, mille nomi di donne soprattutto che hanno riempito di luce il mio blog, la mia vita, il mio cuore..... ma tante tante davvero.

E' mia abitudine, alla mezzanotte del 31 dicembre, trattenere il fiato con tutto il peso dell'anno appena passato sulle spalle, chiudere gli occhi.... e spiccare il volo verso il nuovo inizio, scrollandomi di dosso il vecchio e aprendomi al nuovo.
Come un quaderno ancora bianco tutto da riempire.
E già ci sono nella mente appunti di progetti e cose belle da segnare sulla carta, da regalare e condividere con tutti.
Per ora posso solo regalarvi una foto che spero vi faccia capire, con il mio cuore in mano, tutto il bene che vi voglio....
Spero ci sarete ancora e ancora.
Ci vediamo il prossimo anno.
Auguri a tutti voi.
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30 dicembre 2008

Prima che l'anno finisca

L'attesa mi logora. Eppure è una vita che sono sua prigioniera. Aspetto sempre che qualcuno torni o che qualcosa si avveri. E il momento del salto per eccellenza è la fine di un anno. C'è chi dice che il tempo scorre comunque, che gli uomini festeggino oppure no, che tu sia sveglio oppure no, con o senza ansie, con o senza aspettative. Ma è inevitabile, almeno per un istante, guardarsi indietro e fare un veloce resoconto di quanto è stato fatto nei 364 giorni appena passati. Come pure inevitabile è aver paura di questo spazio tutto da riempire che ci viene incontro.
Eppure è solo un attimo. Il salto. Appena sono dall'altra parte scatta qualcosa dentro di me. Dapprima timidamente, poi sempre più prepotente, si affaccia il coraggio di affrontare qualsiasi cosa, la voglia di RI-cominciare, mille progetti da realizzare, il desiderio di continuare a percorrere la strada con coloro che amo.
E allora .... hic et nunc ... qui e ora... voglio fare gli auguri a tutti i viaggiatori che si fermano per un pò in questo nuovo luogo di incontri che è il mio blog, che tanto mi ha sorpreso e tanto mi ha dato. E poi a tutti i miei 'vecchi' amici che ogni tanto vengono a 'fare un salto' da me.
A Ignazio e Anna (con i quali diciamo che siamo quasi 'sposati') sperando di poter realizzare almeno 2 o tre dei mille progetti che facciamo sempre, a Giancarlo e Antonella, a Sandro e Paola, a Giuseppe e Caterina, a Domenico e Marina, a Francesco e Antonietta, a Carmine e Clara, Nicola e Sara, Francesco e Maria, Lucia e Martino, Beppe e Viviana, a Fausta e Francesco.
E poi a tutte le mie 'donne' Mariella (la mia coscienza), Antonella la prof (che vive lontano da me, ma so che c'è sempre), Loredana, Liliana, Anna L, Luciana, Clarissa, Adriana di Napoli e Adriana di Roma, Carmen di Torino, Alessandra 'la grafica incazzata', a Liana, alla mitica Patti, e alle altre donne meravigliose che ho incontrato nella mia vita e sono tante, anche se ora non riesco a scrivere tutti i loro nomi, perchè dovrei raccontare anche le loro mille storie.
E soprattutto alle persone più importanti di tutto e di tutti, Franco, Domenico e Guido, Guido e Celestina, Stani e Ginetta e Guido e Federica, Massimo e AnnaStella e Celeste e Guido, Nuccio e Annamarzia e Mara e Aurelia e Cristina, Vito, che sono la mia anima e la mia vita.
Buon anno a tutti.
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29 novembre 2008

Auguri!!!!!


Ogni giorno la nostra strada incrocia altre strade. Ogni giorno la nostra storia si arricchisce di altre storie. La vita di ciascuno di noi è un racconto degno di essere raccontato. L'importante è saperla raccontare ... con la giusta umiltà, riempiendola delle stesse passioni, le stesse emozioni, le stesse lacrime e gli stessi sorrisi che l'hanno riempita.
Ancora più importante è saperla ascoltare, con la giusta attenzione e il cuore aperto, pronto ad accogliere.
Ma, e i nostri compagni non ce ne vogliano, ancora e ancora più importante è che la voce narrante sia quella di una donna.
In ogni luogo e in ogni tempo.

Oggi è il compleanno di una nostra nuova amica che da poco tempo, con molta discrezione e riservatezza, quasi in punta di piedi, ha incrociato la nostra strada.
Non ci sono state molte parole tra noi, non ce n'è stato il tempo, ma non sempre c'è bisogno di parlare per stare bene insieme e per capire la ricchezza di chi ci sta di fronte.

E allora ho pensato di dedicare a lei una torta speciale tutta 'femminile'.

Torta di compleanno di crema, panna, amarene e rose glassate
- pan di spagna
- panna
- amarene sciroppate
- crema pasticcera
- rose di campagna profumate
- zucchero

Rose glassate:
1) Lavare le rose e asciugarle
2) Spennellare le rose con un albume sbattuto
3) Spolverizzarle velocemente con lo zucchero
4) Metterle subito in freezer

Crema pasticcera:
1) far riscaldare 1/2 di latte intero
2) nel frattempo che il latte si riscaldi, mescolare insieme 2 tuorli, 2 cucchiai di zucchero e 2 cucchiai di farina, stemperando con un pò di latte freddo
3) versare velocemente il latte caldo nella terrina, mescolare il tutto molto velocemente e rimettere sul fuoco fino a fare addensare.

Quindi preparare il dolce alternando pan di spagna, crema pasticcera (fredda), panna montata, amarene sciroppate, di nuovo pan di spagna e panna. Decorare con le rose glassate e spolverizzare con zucchero a velo.


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