19 novembre 2018

Photo Vogue Festival


Mi arriva una telefonata.
E' la mia amica Lorenza che mi racconta come una favola quello che sta facendo negli ultimi giorni, del lavoro bellissimo che sta organizzando, di un progetto in cui le hanno chiesto di raccontare la nostra Puglia, della grande emozione che questo le sta dando.
Mi dice che le hanno chiesto di parlare dell'altra Puglia, di quella emozionale, non di quella che tutti conoscono nei noti (anche se bellissimi) percorsi turistici e nelle tappe obbligatorie per chi arriva per la prima volta qui.
In fondo è quello che anch'io cerco nei miei viaggi. Io che di solito farei un giro sui pullman turistici il primo giorno giusto per dire 'l'ho visto', e poi mi perderei alla ricerca della gente che mi parla di se, dei vicoli, delle abitudini, dei piatti di casa, dei loro alberi, delle loro tradizioni e cosi via, perchè solo così posso portarmi dentro qualcosa di vero di un luogo.
E mi dice che, ogni volta che si parlava di cibo, di luoghi dell'anima, di un posto dove mangi sotto un ulivo o ti senti raccontare la ricetta della focaccia, quella della mamma mia, le venivo in mente io, le risate con mio marito, il nostro trullo perso nella campagna di Noci. E, aggiunge, 'possiamo venire da te e facciamo due foto due, e intanto cuciniamo e mangiamo davvero e ci raccontiamo le nostre storie davvero?'
Poi scopro che tutto questo è organizzato da Pugliapromozione e Vogue Italia, in occasione del Photo Vogue Festival e mi sembra una cosa più grande di me.


Mi spiega che 'in occasione della terza edizione del Photo Vogue Festival, Vogue Italia e Pugliapromozione, presenteranno una serie di fotografie in grado di far scoprire al pubblico una visione inedita della Puglia a BASE Milano. Un viaggio per immagini per conoscere la bellezza non convenzionale dello scenario pugliese, attraverso lo sguardo di tre talentuosi fotografi, Elliot Verdier, Sonia Szòstak e Timo Kerber, che sono stati chiamati a compiere un itinerario per mettere in luce le diverse anime del territorio e interpretarle secondo la propria sensibilità'. (vedi qui per maggiori info)

Penso 'Vogue... grande progetto... fotografi internazionali... mostra a Milano... mamma miaaaa'.
Poi respiro, mi tranquillizzo e penso che il nostro trullo è il luogo dell'amicizia e della convivialità, dove chiunque sia passato, per un corso di cucina, per caso, perchè amico di un amico, perchè è venuto ad ascoltare le poesie a la musica, per cantare con noi, per altre mille ragioni, si è sempre sentito a casa.
E tutti ci hanno detto sempre che appena mettono piede su questa terra, si sentono bene, dimenticano i pensieri, lasciano gli affanni fuori dal cancello e magicamente si sentono accolti in un abbraccio. Di ulivi, di cibo buono e caldo, di canzoni, di risate. E di tutto questo ringraziano, come se avessero ricevuto un dono.
E allora perchè pensare di accogliere in maniera diversa qualcosa che 'sembra' più grande di noi? In fondo dovevamo parlare della cosa che amiamo di più in assoluto: la Puglia nostra, piena di luce ed emozioni. E ora lascio parlare le foto.
Questo Trullo the Nice è proprio bello va!
( Grazie a Lorenza Dadduzio per le bellissime foto).








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