16 maggio 2015

Il vuoto riempito e il tempo che scorre: storia di un compleanno

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Nasciamo con l’occhio positivo o il pensiero negativo. L’essere nomadi e con la sensazione che manchi la terra sotto i piedi, può essere vissuta come triste precarietà o come opportunità di incontro. La vita che scorre, ti fa vedere come in time lapse i nostri figli che crescono velocemente e le strade che diventano sempre più distanti. E ti assale la voglia di rincorrerli ed acchiapparli per tenerli ancora per un pò abbracciati.

Come quando li accompagni al treno e li spingi su, dicendo ‘vai vai’ e poi sali di corsa ancora per un momento per stringerli a te. E ti concentri su quel momento, perchè in quell’abbraccio siete solo voi due, è solo tuo e basta. E chiudi gli occhi e te lo prendi tutto il suo profumo.

I figli crescono, vanno via, e io sono a mia volta figlia e vado via. E ritrovo nello sguardo e nella malinconia della mia mamma, la stessa mia tristezza e lo stesso mio vuoto quando vanno via loro. Questa benedetta ruota che gira, dovrebbe pur insegnarmi qualcosa, ma il cuore segue le sue vie, misteriose e senza ragione. Comanda lui.

Ma oggi è giorno di festa. Le nostre strade si sono incrociate. E lui è qui con me. E me lo guardo, mio figlio, che ancora dorme e, come in un viaggio veloce nel tempo, torno a casa con loro piccoli che fra un minuto si sveglieranno per andare a scuola e prima di dire ‘è ora’ me li guardo ancora un pò e catturo anche quel momento solo mio, solo nostro.

E immagino che il suo è lo stesso sonno sereno e la stessa sensazione di pace che continuo a provare anch’io quando mi appisolo sul divano di mamma mia. Li, in quel porto sicuro, dove niente mi può far male, perchè c’è lei che mi copre e mi guarda.

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Oggi è il compleanno di mio figlio, il maggiore. e abbiamo deciso di festeggiarlo a Roma e ne sono felice. Non so ancora come lo festeggeremo, ma so già che si impasterà il pane buono e caldo, si preparerà una torta che piace a lui, sarà quella di mele o quella cioccolatosa, non so, berremo qualcosa di buono, passeggeremo per le strade più belle di questa città, mangeremo un gelato, lo abbraccerò e me lo bacerò a più non posso, parleremo di tutto e lo guarderò negli occhi. E poi domani ci saluteremo.

Ancora non so se questi incontri al volo tra di noi, riempiano il mio cuore o me lo straziano al momento dei saluti. Perchè dei figli non se ne ha mai abbastanza.

Si è madri in maniere differenti. C’è chi apprezza la ritrovata ‘libertà’, chi non sa ancora cosa sia questa ‘libertà’ e non sa cosa l’aspetta, chi se li tiene stretti accanto e non li fa andare via, chi ride di tutto questo, e chi non si pone nemmeno il problema.

Io per ora me lo tengo stretto al cuore e vado.

domenico

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14 commenti

  1. Anna!!!! <3
    mi hai fatto piangere!!! Ti voglio bene <3
    Io i miei figli li ho "sistemati" (come si dice) e sono vicini di casa, eppure in questa casa vuota, ormai troppo grande per due persone, il vuoto dell'assenza lo sento eccome!!
    bacio

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    1. Caspiterina, Anna.... ma se continui a sentirne la mancanza anche se li hai sistemati e vicini a te, allora è davvero dura per noi mamme eh?
      ma come possiamo fare?
      inventiamo la macchina del tempo e torniamo indietro.
      Ma lo vogliamo davvero?
      baci

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  2. Bellissimo post. I miei bimbi sono ancora piccoli, ma provo le stesse sensazioni man mano che crescono e raggiungono nuovi "traguardi" perchè si allontanano da me. Solo che l'amore è aiutarli, come fai tu, ad andare.
    Baci

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    1. goditeli, goditi ogni minuto, ogni respiro, non pensare ai lavori domestici e non distogliere mai i tuoi occhi dai loro. Riempiti di loro, perchè anche se sarai tu a spingerli verso la loro vita, ti mancheranno.
      Io sono così, ma spero che tu sia più 'avanti di me' e non sia così per te
      un abbraccio
      Anna

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  3. Auguri,provo tutte le sensazioni,le emozioni e penso a tutto ciò che hai cetto in maniera divina,un abbraccio, felicissima domenica

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    1. ho pensato.... ma siamo davvero tutte uguali!!!
      pat pat collettivo allora.
      un abbraccio e grazie
      Anna

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  4. come mi ritrovo nelle tue parole! Sono lontana da mamma 450 chilometri, ora lei, da quando tre anni fa papà ci ha lasciati, vive sola; anziana, acciaccata, ma con una mente meravigliosamente lucida e quando vado da lei e ritrovo " la mia camera" faccio le dormite più belle e serene della vita!
    e la mia " bimba grande" vive lontana da casa, con il suo compagno, il mio meraviglioso nipotino ed un bel pancione....mi manca in ogni minuto , anche se è andata via da casa che aveva 19 anni ed ora ne ha 32, anche se ha vissuto 4 anni all'estero ed ora, per lo meno, è in Italia......
    Ma è vero che noi siamo solo gli archi e loro le frecce.
    E' vero che la loro vita è loro. ma ogni tanto darei 10 anni di vita per riavere, anche per solo 10 minuti, la sensazione delle loro manine tra le mie mani.
    Emanuela
    ps. mi presento. Vivo a Genova, ti ho scoperta da un pò, ti seguo sempre... grazie per l'ospitalità

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    1. cara Emanuela, grazie a te e benvenuta.
      Siamo tutte piene di ..... vuoti e mancanze.
      ci manca il passato sicuro, le nostre mamme lontane e noi manchiamo terribilmente a loro, soprattutto ora che sono sole e indifese (anch'io ho perso tre anni fa il mio papà e questo ha segnato una svolta nelle nostre vite, soprattutto quella di mamma), ma ci mancano anche i figli tra i piedi e le loro mani nelle nostre e il cullarli per farli addormentare, quando poi restavamo a guardarceli per tanto tempo.
      Siamo tutte una mancanza.... Facciamo compagnia, almeno tra noi che parliamo delle stesse emozioni.
      un abbraccio

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  5. oddio carissima Anna , leggendo sono un fiume di lacrime, sai che sono anch'io una mamma proprio come te, a guardare i miei due figli cresciuti, a pormi tante domande, a nascondermi lo sguardo dell'ansia che ho quando vanno via, anche solo dietro l'angolo di casa....perché dei figli non se ne ha mai abbastanza <3

    Bellissima la foto di tuo figlio ma ancora più bella la foto di te e lui!

    Il mio abbraccio e tantissimi auguri!

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    1. grazie Patrizia,
      e lo dici tu che vivi anche la lontananza dai tuoi!
      Godiamoceli quando li abbiamo vicini, va. E respiriamo quanto più possibile il loro profumo.
      L'altro giorno di passaggio a Bologna, ho fatto colazione con il piccolo, solo per un'ora. Lasciarlo proprio allora che stavo gioendo, e lasciare di nuovo le sue mani, mi ha fatto stare male....
      mannaggiaaaaaaaaaa
      non siamo mai contente.
      un abbraccio a tutti voi.

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  6. Un gran bel post.....auguri al tuo ragazzo.
    Anch'io sono mamma e condivido ogni tuo pensiero.

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    1. grazie Mariabianca, e benvenuta.
      un abbraccio

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  7. Che bello leggerti Anna...e quanta verità nelle tue parole...Anche io sono una mamma di due figli ormai grandi e con le lacrime dentro il cuore li vedrò andar via...ma è la loro vita...e se loro saranno felici, io sarò felice per loro...ma quanta nostalgia...Spero di incontrarti un giorno Anna in uno dei miei viaggi a Roma...ciao Gilda

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    1. ciao gilda,
      grazie per la condivisione di tutta questa nostra nostalgia.
      Avvisami quando passi e se ci sono, prendiamo volentieri un caffè insieme.
      un abbraccio

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