12 giugno 2019

Celestina e l'amore di una mamma


Ritorno ora.
Da un lungo periodo di assenza, iniziato qualche mese fa, ma forse anche prima, pieno di tante cose da raccontare, ma che non ho avuto nè il tempo nè la voglia di raccontare in verità.
La mia mamma non c'è più e, come successe anni fa per il mio papà, dopo il grande abbraccio di chi mi vuol bene, è seguito un momento in cui il dolore è diventato intimo e privato, solo mio.
Bisogna rimettere insieme i pezzi di una vita che deve riassestarsi e creare un nuovo equilibrio.

E' un grande cambiamento e per un pò ti senti come una sedia a cui manda una gamba, senza alcuna possibilità che possa reggersi. Spero di imparare presto.

Ho sempre parlato di lei a tutti, qui sul blog, sui social, abbiamo riso tanto e lavorato tanto insieme.
E' diventata la mamma di tutti coloro che abbiamo incontrato e tutti l'hanno amata.

Tanto mi ha insegnato e quello che ora so lo devo a lei.



Ma la cosa più importante di tutte che ho fatto mia è prendermi cura di chi amo anche attraverso la preparazione di cose buone in cucina.
L'ho detto tante volte questo, qui sul mio amato blog, trascurato per troppo tempo, ma che ora riprenderò perchè penso sia prezioso. Per me, per chi mi legge, per i miei figli che ritrovano le mie ricette quando sono lontani, per me che a volte sperimento e non scrivo sul quaderno.

Oggi sono partiti i miei figli, mio marito è al lavoro e piano piano si torna alla ... normalità.
Parola senza senso in realtà. Diciamo che si riprendono in mano le redini della propria vita e si cerca di riprendere anche un passo tranquillo dopo la tempesta.

Ma c'è una cosa che ancora ci accompagna e ci accompagnerà per tanto tempo.

Aprendo la sua dispensa ho trovato mille cose.
Ho trovato tutto quello che lei instancabilmente ha sempre preparato per noi, per gli ospiti improvvisi, per i desideri fuori stagione, per i nipoti lontani, per le giornate di neve e per le scampagnate estive.

Se arrivava un ospite a sorpresa lei era capace di organizzare un pranzo fantastico in mezz'ora. Antipasti meravigliosi a base di carciofi, melanzane, sporchia, asparagi, funghi, lampascioni... tutti sott'olio. Aveva sempre il 'caciocavallo di Pasquina' pronto, chili di farina per impastare focacce al volo e tanto altro.





Ora, ogni giorno, io mangio un pò di queste meraviglie e me la vedo accanto che dice 'sono buoni eh? però non esagerare, altrimenti prendi peso!'.
Ma, mamma mia, come posso non mangiare queste cose che mi hai lasciato, che ancora mi sembra di vederti, con i volantini sul tavolo per raccogliere le bucce, a pulire carciofi, fino a far diventare nere le dita, e io che dicevo 'mamma, poi non viene più via quel nero, basta non ne pulire più...' E lei che diceva 'ma poi quando li mangi, ti piacciono eh? bisogna sporcarsi le mani per fare le cose buone. Anche per raccogliere le cicorielle o pulire le melanzane te le sporchi, ma poi ... che bontà!'.





Una vita che mi scorre davanti agli occhi, fatta di mille parole e insegnamenti, di ricette spiegate e rispiegate, di obblighi a Natale e Pasqua per fare (e imparare e imparare ancora) cartellate e ciucciarelli.
Abbiamo litigato e riso tanto.
Mi ha dato tanto, anzi TUTTO.
E ora questa ricchezza me la tengo dentro di me. Per sempre.

Torno presto.


SHARE:

Nessun commento

Posta un commento

TEMPLATE BY pipdig | CUSTOMIZATION BY SARA BARDELLI