16 febbraio 2017

Torta al cioccolato con frutta secca







Questa giornata sembra non finire mai. Sveglia stamattina verso le 6,30, dopo una serie infinita di sogni, non belli, non brutti, manco me li ricordo in verità, ma di sicuro erano turbolenti. Correvo perchè dovevo accompagnare i miei figli, che nel sogno erano ancora piccoli, a scuola, in palestra e a fare i compiti. Erano belli i miei amori, piccoli e sorridenti, ed io sono tornata indietro nel tempo all'affanno della loro infanzia. Poi mi sono svegliata perchè il sole entrava brillante dalla finestra, lasciata apposta con le tende aperte e la tapparella alzata, per non darmi la possibilità di indugiare nel letto. Oggi una serie infinita di cose da fare, prendi macchina, vai fuori paese, parla con tante persone, consolane un paio, fai un pò di conti, torna a casa, ma mentre sei sulla strada e ti senti un pò giù, compra un pò di fiori da una bancarella sulla strada di campagna. Prendine almeno uno molto profumato, perchè passandoci vicino, quando sarai a casa, ti deve acchiappare con il ricordo della primavera. 
Torna a casa, metti i vasi nei portafiori, prendi al volo un pacco e vai dalla mamma che ha preparato le lenticchie. Sparecchia e mentre lei riposa tu torni a casa. Ti vorresti riposare ma non ci riesci, perchè vuoi tentare di mettere in ordine le bollette. 
Poi ti rendi conto che cerchi e cerchi ma la cosa che ti manca non la troverai mai. Almeno qui.
Vuoi un pò di pace, dentro. Hai bisogno di tirarti su.
E allora decidi che ora basta con sta dieta che non prevede dolci. Ma non puoi, E allora decidi di farla comunque una torta, perchè hai bisogno almeno del profumo. Quello non può fare male.
Cerchi una ricetta con gli ingredienti che puoi usare e che puoi mangiare. Ma non ne trovi. A si? e allora me ne frego e me la invento io con quello che ho.
Ma ho ancora poco tempo per la luce, che mi serve per fare le foto e non ho nemmeno la macchina fotografica con me. Solo l'iphone. Va bene, pazienza, mi diranno che le foto non sono belle. Ma almeno fotografo ogni passaggio, ogni cosa che c'è sul tavola e, tiè, pure la mia faccia che ricomincia a sorridere.
Prendo, impasto, verso, mescolo, sistemo, tagliuzzo noci e mandorle, accendo il forno, sistemo la teglia, metto la frutta secca e inforno. Aspetto.
E mentre aspetto mi preparo una tisana. Di quelle semplici e buone. Fette di mela, cannella, un grano di pepe, un pezzo di zenzero. Acqua, anche parecchia. E nel frattempo senti finalmente un profumo di cacao che ti rimette su il morale.
Vai a controllare e te la mangeresti subito per quanto è bella.
La metti un momento fuori a raffreddare. Ma poco però perchè non c'è storia. Qui il desiderio aumenta.
Versi la tisana, la tagli a quadretti e, ancora calda, te ne mangi un pezzo. Poi per la paura di mangiarne troppa, cominci a telefonare e a distribuire a tutti i quadrotti nella stagnola.
Bene, ti senti già meglio. Ora c'è da mettere a posto tutto, le ciotole, la frusta, i cucchiai, i gusci delle uova, il lievito.
Pulisci, continui a sistemare. esci un momento, torni, passano a prendere la torta, sali, prepari un'insalata grande, e qualcos'altro. Ti siedi per mangiare. La stanchezza ti assale. Gli occhi si chiudono. Pensi ai tuoi, lontano. Ti mancano da morire. Ti viene la malinconia. Ma si,  ti dici, ora mangio un pezzo piccolo piccolo di torta, non mi farà male. Oddio che sonno. Devo scrivere il post, ora, altrimenti domani non ce la farò. Ho altre mille cose da fare.
Cominci a scrivere. Ma quante foto ho fatto? mannaggia. E poi dicono che scrivere un post è una passeggiata. Ma che ne sanno? E poi cominci a scrivere, e anche chi ti legge comincia a sentire la tua stessa stanchezza.
Vabbé, dai, la candela pure si sta spegnendo, niente tv. Ora metti il piagiama e corri a dormire.
Mannaggia la ricetta.
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Torta al cioccolato con frutta secca

Ingredienti
160 g di farina senza glutine a piacere
due cucchiai di fecola di patate
75 g di cacao amaro
1 pizzico di sale
due cucchiaini rasi di lievito per dolci
due uova
10  cucchiai di sciroppo d'acero
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
acqua q.b. per ottenere un impasto morbido
30 g di frutta secca (noci, anacardi e mandorle)

Procedimento
Mescolare tutti gli ingredienti solidi (farina, fecola, cacao, sale, lievito), fare un buco al centro e cominciare a versare tutti gli ingredienti non solidi (uova, sciroppo, olio e acqua). Accendere il forno a 180 gradi.
Spennellare il forno di una teglia con acqua per far attaccare più facilmente un foglio di carta da forno.
Versare l'impasto. Tagliare grossolanamente la frutta secca e distribuirla sulla superficie dell'impasto.
Infornare e cuocere per circa 20 minuti, o finchè lo stuzzicadenti non ne uscirà pulito.
Ho preferito una teglia non molto piccola, perchè desideravo che la torta non fosse molto alta, per non far affondare la frutta.
Servire, calda, tiepida o fredda. E' sempre buona. Magari con una buona tisana. 




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6 commenti

  1. Hai ragione sai,questa torta fa resuscitare,ti credo;tutti abbiamo dei momenti no,questo è un buon mezzo per uscirne,peccato che non si puo' farlo tutti i giorni.Complimenti,è un dolce strabiliante,ti fa compagnia in tutti i sensi.

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    1. si si te lo consiglio davvero. Non è molto dolce, non contiene glutine, non contiene lattosio nè zuccheri raffinati. Quindi, ne puoi mangiare un pezzo e non sentirti in colpa.
      Ma tu vedi un pò a quante cose dobbimo stare attente ora, mannaggia
      grazie M Luisa
      un abbraccio

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  2. Ho corso insieme a te leggendo il post..la tua giornata ha rispecchiato l atmosfera del sogno...meno male che alla fine l affanno della vita si è addolcito con questa torta dai profumi intensi ..e che i tuoi fiori ti rallegrano domani ..il primo caffè. Buona notte akica cara.❤

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    1. cara Simo questo dolce sarò il prossimo che mangeremo insieme quando torno da te.
      un abbraccio

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  3. Uno di questi quadrotti in questo momento mi servirebbe proprio...ho bisogno di una pausa golosa.
    Mi sa che è terapeutica, si!
    Un abbraccio

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  4. Annina, corri corri corri, anche nei sogni oltre che nella vita ��
    Ho sempre una bella sensazione quando leggo i tuoi post, di sentirti parlare, di essere lì seduta al tavolo della tua cucina.
    Ti voglio bene
    Pippi

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