9 novembre 2017

Insalata di zucca, cavolo riccio e cipolle


Stamattina non riesco a trovare l'incipit giusto.
Mi vengono fuori sempre argomenti un pò pesanti e non è questo che voglio.
Ho bisogno di ricevere e dare leggerezza, luce e positività. Ho voglia di risate e di allegria. Di colori caldi e sapori morbidi.

Ieri tornando a casa ho attraversato prima una strada che costeggiava il mare e poi una lunga strada attraverso le campagne. C'era un sole fortissimo, che giocava in un cielo azzurro in cui erano appese delle nuvole come quelle dei disegni dei bambini. Nuvoloni grigioneri, ben definiti e nuvolette bianche. Appese davvero, in mezzo ad un cielo che per il resto era limpido. E a tratti questo sole disegnava ombre e colori nel mare prima, rendendolo come una tavolozza metà scura e metà verdeturchese trasparente, che ondeggiava con lentezza. E poi nelle campagne, infuocava di luce e colori gli alberi con le foglie rosse e gialle. La terra era quasi rossa e l'erba che ricresce in questo periodo, ancora più verde. E mi è tornata in mente l'indecisione di quando dovendo colorare il prato nei miei disegni di bambina,  dovevo scegliere il colore dei pastelli Giotto, quelli da 24, regalo prezioso della scuola elementare, ottenuti con speranza e mai con pretesa, da mamma che diceva 'ma non bastano 12?' perchè bisognava risparmiare. Era più bello scegliere tra le sei tonalità di verde quello che più si avvicinare alla mia idea di verde erba, fra tre marroni quello della terra mia e il giusto cielo azzurro, così come vedevo io il mio cielo.
E ieri li, lungo la mia strada c'erano tutti i colori più forti della scatola dei pastelli.









E' autunno, mi dicevo. E  ho capito perchè mi piace questa stagione. E perchè la amo sempre di più, soprattutto ora alla mia età. Perchè mi appartiene e mi somiglia. Si, proprio così.  E' una stagione ricca di passione profonda. Con i suoi colori, che sono i più caldi che esistano. Rossi e gialli e marroni di terra calda e umida. Con i suoi sapori di frutti dolcissimi e generosi. Sempre rossi, gialli, arancioni e marroni. Cachi, melecotogne, melegrane, nespole e castagne. Con il suo modo di prepararsi a proteggere dal freddo i semi di future piante. Con il suo freddo che invita a stringersi insieme al caldo di un fuoco o di una minestra bollente.
Insomma è pura passione. E io mi sento autunno.


Questa ricetta di oggi è frutto di diverse cose messe insieme dal caso.
La mia spesa di oggi, con il cavolo riccio, tipico della mia terra, con un sapore forte e morbido, delle zucche del mio orto, e del libro 'Un pò di sale in zucca',   ricchissimo di ricette , di Laura Adani, con la zucca, tutte fantastiche. E' già pieno di 'orecchiette' sulle pagine, per ricordarmwsi quelle che proprio voglio assaggiare e che preparerò man mano che raccoglierò le zucche. Praticamente dovrei averne una cinquantina almeno per assaggiarle tutte.
Ve lo consiglio se amate le zucche, le ricette sane e le foto belle.
 Ho fatto delle sostituzioni (coerenti però) qua e la. Vi metto la versione originale con accanto le mie sostituzioni e poi scegliete voi.

E ora passiamo alla ricetta.




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Insalata di zucca, cavolo e cipolle

Ingredienti (per 4 persone)

600 g di zucca
1 manciata abbondante di cavolo nero (io ho usato il cavolo riccio)
 3 cipolle rosse
60 g di noci sgusciate (io ho usato gli anacardi, quelli avevo)
2 cucchiai di semi di zucca
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
150 di formaggio erborinato (io avevo del pecorino romano)
sale, pepe nero
 
Procedimento

Lavate la zucca con una spazzolina per togliere eventuali tracce di terriccio, eliminate i semi e i filamenti e tagliatela a spicchi mantenendo la scorza. Lavate le foglie di cavolo e sbollentatele per 5 minuti. Pelate le cipolle e tagliatele a spicchi. In una teglia mettete le fette di zucca, gli spicchi di cipolla, le foglie di cavolo, le noci spezzettate grossolanamente e i semi. Irrorate con una dose generosa d buon olio, sale e pepe. 
Infornate a 180° e cuocete per circa 30-40 minuti o fino a quando la zucca non sarà diventata morbida.
Togliete dal forno, lasciate riposare per qualche minuto e quando le verdure sono ancora tiepide, distribuitevi sopra il formaggio a pezzetti. Servite immediatamente.


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11 commenti

  1. No ma siete una meraviglia, tutte e due!
    Partiamo dal fondo. Non so se a Lucca troverò mai il cavolo riccio ma ci provo. La versione col cavolo nero (e il resto in zuppa) che in Toscana è padrone, la provo in tutti i casi.
    E ora veniamo ai tuoi colori, quelli delle foto, del tuo racconto, delle matite che ho avuto anch'io: è bastato leggerti per vedere tutto come davanti agli occhi! Eppure anch'io non amavo l'autunno, il suo clima, le giornate da passare in casa. Ora vedo tutto con occhi nuovi. Si cambia, si cresce! <3

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    1. basta poco per ritornare in quel luogo dove mettiamo le cose belle che non vogliamo dimenticare.
      C'è tutta una bella storia legata ai pastelli.
      Ma in realtà c'è una bella storia per tutto. Basta avere gli occhi per poterle vedere.
      Dubito che tu possa trovare il cavolo riccio dalle tue parti. Ma fai la ricetta originale di Laura. Sarà spettacolare.
      un abbraccio
      Anna

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    2. <3
      Allora aspetto di leggere la storia dei pastelli, chissà a quali sapori l'abbinerai... :)

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  2. I miei vivi complimenti e per la ricetta (piatto ottimo) e per le fotografie perfette .
    Maurizio

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    1. grazie Maurizio.
      Non sai quanto io stia tribolando per le mie foto. E questi tuoi complimenti mi riempiono il cuore.
      Sono passata dal tuo blog. E l'ho trovato bellissimo.
      Mi riservo i commenti quando vi passeggerò con calma.
      un abbraccio
      Anna

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  3. Ciao, la ricetta sembra buonissima, ma è maglio usare un formaggio saporito o no?

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    1. si, poco ma saporito.
      Giusto per dare un contrasto importante con il resto dei sapori che sono quasi tutti dolci.
      un abbraccio

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  4. Annina mia leggerti è sempre un immenso piacere e quando scrivi tu hai la capacità di lasciare che le persone si trovino improvvisamente catapultate accanto a te a guardare quello che vedi tu.
    Ti voglio bene dal più profondo del mio cuore e mi manchi.
    Tua Pippi

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    1. Laura mia, anche tu mi manchi. Vorrei poter tornare indietro al tempo di slype e dei primi approcci sui blog.
      Ma è anche vero che tutto questo possiamo farlo tornare.
      Un abbraccio

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  5. Ottimo uso dei frutti autunnali :)

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