16 dicembre 2015

Antipasto all'italiana


Il mood è la semplicità. Avevo detto che quest’anno solo cose facili e buone. E così sarà anche sulla mia tavola delle feste. Dai che vi racconto una storia, ma una storia bella.
Mi piace pensare di essere una persona fortunata che lungo la propria strada incontra solo belle persone. E così la mia vita giorno dopo giorno si arricchisce sempre di più di quelli che sembrano e forse lo sono anche, incontri casuali, ma che poi, piano piano, diventano qualcosa di più. Incroci che portano emozioni.

Ne sentivo parlare, ma non le conoscevo. E così che un giorno, anzi il giorno del Puglia food camp, noto una ragazza carina, ma carina proprio, che, in una giornata di solleone, era vestita tutta d’oro. Ma era di una bello a guardarla. Bella, giovane, alta, semplice e dallo sguardo intelligente. Dopo le presentazioni, ‘piacere Angela Santoro, piacere Anna the Nice’, non abbiamo avuto molto modo di parlare, ma di lei poi me ne hanno parlato eccome, raccontandomi del suo lavoro.

Qui da noi, in Puglia, c’è una magnifica tradizione legata ai salumi, tanto da avere proprio qui vicino, un presidio slow food importantissimo: il capocollo di Martina Franca. Solo chi ha assaggiato questa prelibatezza sa di cosa sto parlando. E Angela, con la sua fashion sister Micaela, cos’hanno fatto? Hanno deciso di continuare, accanto al loro esperto papà,  la tradizione familiare di produttori di salumi ma in versione nuova e trendy.

Ora, se continuo a parlare così sembra che io stia facendo pubblicità, ma in realtà era solo per darvi un consiglio spassionato, anzi vi dico quello che io farò a Natale.
Sapete quando andiamo al ristorante e scegliamo un antipasto ‘particolarisssssimo’, originale, innovativo e poi cominciamo a guardare con desiderio il tavolo del nostro vicino che ha ordinato un semplicissimo ‘antipasto all’italiana’ con salumi, formaggi e, a parte, anche i sottaceti, di quelli che sai già che ti piacciono, ma sembra banale ordinare?

Ecco io quest’anno sto cedendo sempre più spesso alla tradizione, perchè mi sembra così rassicurante. Una certezza su cui tutti sono d’accordo. Io non so com’è, ma a tavola è la prima cosa che sparisce.

E così a Natale mi arriva una dichiarazione di amicizia a sorpresa. Questa ‘bag’ elegante con dentro il capocollo di Martina più buono che io abbia mai assaggiato, in compagnia di una mortadella, un salame piccante, e una soppressata.
Io non posso spiegare l’emozione che ho provato, assaggiando. La stessa che hanno già provato i miei amici che l’hanno assaggiato. Se volete capire bene anche voi, o andate  a Cisternino ad assaggiarlo, o andate qui e ordinatelo subito.
Intanto vi do un promemoria….

Ecco il mio antipasto all’italiana.


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