16 ottobre 2013

La Cassata cotta e l’Autunno

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Strana aria si respira stasera. E’ una di quelle serate d’autunno che di solito portano tepore e profumi al cuore, ma che invece oggi è carico di malinconia. In mezzo alla solita corsa che è la mia vita, oggi tante cose, tanti pensieri, tante strade che si sono incrociate, mi hanno fatto fermare e pensare. Correndo non si ha il tempo per riflettere. Bisogna fermarsi. Guardarsi intorno per mettere a fuoco quello che si ha davvero e il tempo che si sta vivendo, serve per avere la giusta consapevolezza della propria vita.

Una ‘Terra di mezzo’ come nel libro che amo di più al mondo, ecco, questo mi sembra ora il mio tempo. Quasi un crocevia della vita. Finora abbiamo camminato tutti insieme. C’era chi sosteneva me, mentre io sostenevo i miei figli, per farli crescere. Ora i figli partono per la loro strada, che non è più la stessa mia, e nello stesso tempo io mi giro per prendere sottobraccio chi mi ha dato la mano per indicarmi la strada giusta finora. Devo essere forte per affrontare i cambiamenti, ma quando ti senti il cuore frammentato e distribuito in tanti punti della terra, proprio forte non ti senti.

E le sere d’autunno, un pò malinconiche possono arrivare anche d’estate o in primavera. Quando capisci che non è il mese o la temperatura o la frutta di stagione a determinarne l’esistenza, ma solo il tuo cuore.

E ti fanno compagnia le storie di altre donne che si raccontano, di quando anche loro hanno vissuto i distacchi con i figli, per luoghi e tempi ancora più lontani. E allora capisci che tutto questo è…. la vita.

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Vabbè … voglio pensare che domani ci sarà il sole va….  Un bel sole caldo di questo ottobre che se vuole sa anche accarezzare. Si avvicina il fine settimana… si fanno progetti nuovi da condividere in famiglia e con gli amici. E si organizzeranno uscite per festeggiare questa stagione. A dire il vero l’abbiamo già festeggiata un paio di domeniche fa. Quando con la prima uva e le prime castagne da assaggiare, il ritorno del fresco che giustificava il ragù, con gli amici ci siamo ritrovati in campagna. E io ho preparato questo dolce che viene da lontano, dal cuore della Sicilia e di una mia amica bellissima, di quelle donne che ti entrano subito dentro l’anima attraverso gli occhi e la pelle, perchè bella, ma bella davvero. Dentro, fuori, piena di femminilità con tacchi da capogiro sempre ovunque, portati con sicurezza. Piena di calore mediterraneo che ti abbraccia con il suo accento siciliano, non solo quando le parli a telefono, ma anche quando ti scrive. Lei ho chiamato per avere lumi su una ricetta assaggiata insieme, e lei me ne ha consigliata un’altra. La sua ‘Cassata cotta’. Una meraviglia. Che ora, su foto rubate al volo e non perfette come meriterebbero… vi offro.

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Cassata Cotta

(per la frolla)

- 300 g di farina 00

- 70 g di zucchero fino tipo Zefiro

- 3 tuorli + 1 albume

- 30 g di cacao amaro

- 150 g di burro

- sale un pizzico

- mezza bustina di lievito per dolci

(per il ripieno)

- un fuscello di ricotta sgocciolata (meglio se del giorno prima)

- 5 cucchiai di zucchero

- scorze di arancia candita

- 6 cucchiai di gocce di cioccolato

- un cucchiaio di liquore profumato a piacere

- 6 plum cake o un piccolo pan di spagna

Impastare tutti gli ingredienti per la frolla al cacao, avvolgete in carta da forno, o pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un’ora.


Con due terzi della frolla foderare uno stampo alto, precedentemente imburrato e infarinato.

Sbriciolare tre plum cake e distribuirli uniformemente alla base.

In una ciotola lavorare bene la ricotta con lo zucchero. Aggiungere le gocce di cioccolato e le scorzette di arancia e il liquore. Versare sulla frolla.

Sbriciolare gli altri tre plum cake.

Stendere la frolla restante e coprire il dolce, sigillando i bordi.

Cuocere in forno già caldo (160°/180°) per circa 30 minuti.

Quando è cotto lasciarlo raffreddare. Capovolgerlo in un piatto di portata e spolverizzarlo con zucchero a velo.

La versione originale la trovate qui… è un pò diversa ma, si sa, io non ce la faccio a non personalizzare.

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and here's a new…
From today I will try to write the English version of my recipes
Forgive my translations…

Cassata Cotta (English version)

( for the pastry )

- 300 g flour 00

- 70 g sugar

- 3 egg yolks + 1 egg white

- 30 g of cocoa powder

- 150 g butter

- A pinch of salt

- Half a packet of baking powder

( for the filling )

- A wisp of drained ricotta cheese (better the day before )

- 5 tablespoons sugar

- Candied orange peel

- 6 tablespoons of chocolate chips

- A tablespoon of liqueur

- 6 plum cake or a small sponge cake

Mix all the ingredients for the chocolate pastry , wrap in waxed paper or plastic wrap and let rest in refrigerator for at least an hour.

With two-thirds of the pastry line the tin top, has been buttered and floured .

Crumble three plum cake and distribute it to the base.

Work well in a bowl the ricotta with the sugar. Add the chocolate chips, orange zest and liqueur . Put over crust .

Crumble the other three plum cake .

Roll out the remaining pastry and cover the cake , sealing the edges .

Bake in a preheated oven (160 ° / 180 ° for Italian oven…) for about 30 minutes.

When cooked, wait for it to cool. Turn it upside down on a serving plate and sprinkle with powdered sugar.

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9 ottobre 2013

Noi siamo quello che mangiamo – Med Diet Camp a Cagliari

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Io sono figlia del Mediterraneo e di una terra meravigliosa che si protende in mezzo a questo mare magico, che dona frutti a chi sa coglierli e apprezzarli. E tutti i paesi che si affacciano hanno saputo far tesoro di questi frutti resi profumati dal sole e da una temperatura sempre mite. Il mare ci offre i suoi doni e le sue bellezze e la terra compete con verdure e spezie di ogni sorta. E sta all’uomo saper amalgamare in mille, diversi modi, tutto questo. E a farne tesoro.
E da antiche culture di tanti popoli, è nata la passione, consapevole della grandezza che sta nella sua semplicità, per il cibo mediterraneo.
Ed è proprio grazie a questo punto di vista comune e alla volontà di cooperare tutti insieme per far conoscere i principi fondamentali della dieta mediterranea che è nato grazie all’Associazione Nazionale  Città dell’Olio,  uno degli eventi più interessanti a cui ho partecipato, il Med Diet Camp di Cagliari.
Non tutti sanno a cosa vanno incontro quando invitano delle foodblogger nella propria terra. E succede sempre che restano dapprima sbigottiti e poi travolti da tanta energia, sinergia, positività ed entusiasmo. Donne in gamba armate di macchina fotografica e passioni, pronte a mettersi in gioco, aprendo la mente al nuovo e usando fiumi di parole per esprimere le emozioni che hanno provato. E donne che si stupiscono con occhi sgranati di fronte alla bellezza di una città nuova come Cagliari, che le accoglie con le sue salite ripide e le sue chiese misteriose, con le sue ceramiche meravigliose, in negozi ricchi di arte e creatività. E il suo mare che da sempre regala purezza e incanti a chi vi si immerge (e io ne so qualcosa…). E i sapori del pecorino fresco e stagionato accompagnato da diversi tipi di ‘vermentino’ profumato, in una notte illuminata da musica e stelle, lassù in cima alle antiche mura. E che, nonostante la sua storica riservatezza che potrebbe a volte passare per chiusura, sa aprire le sue strade e le sue porte all’intero Mediterraneo, accogliendo esponenti prestigiosi delle cucine di Tunisia (Jaoudet Turki), Egitto (Moustafa El Raefaey) e Libano (Georges Kik) accolti dal noto chef italiano Luigi Pomata.
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E le 50 foodblogger che amano parlare/preparare/fotografare il cibo, hanno qui seguito diversi interessantissimi workshop di fotografia (per rendere sempre di più, al meglio i propri piatti sui propri spazi virtuali), di Etica e Estetica del cibo, nella storia, nel quotidiano, nella letteratura (bellissimo! condotto egregiamente da Carlo Cambi), e di cucina internazionale. E così cariche a mille di queste esperienze,  si sono assunte  il compito di parlare e diffondere la cultura della dieta mediterranea._MG_3335 _MG_3336 _MG_3337 _MG_3339  _MG_3341 _MG_3342
Sani sono i principi che la governano e noti ai più, ma è sempre meglio ricordare le regole di questo tipo di alimentazione: abbondare in cereali integrali, verdura conditi con olio di oliva, seguiti per quantità e importanza dalla frutta. E man mano che si sale, si dovrebbero diminuire i quantitativi di alimenti di origine animale e zuccheri e prodotti raffinati. Bere in abbondanza e fare attività fisica possibilmente ogni giorno. _MG_3410 _MG_3414 _MG_3411 _MG_3426

Facile no?
Bellissimo tutto quello che abbiamo vissuto e tanti anche i ‘fuori onda’ personali, non previsti dal programma, come il mio bagno fuori stagione a tutti i costi, le passeggiate con le nuove amiche, le storie meravigliose che ci siamo donate a cuore aperto, no, anzi, spalancato, durante il bagno di sole in spiaggia, durante  la passeggiata verso il circolo ufficiali, sotto la pioggia sul porto di Cagliari, in mezzo alle barche a vela. Storie che si sono incrociate e dato vita a nuovi percorsi per tutte noi. _MG_3489_MG_3480
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Perchè essere foodblogger non significa SOLO cucinare e fotografare. Significa aprire la propria casa e il proprio mondo interiore, a chi desidera passarci, attraverso le parole, le immagini, il proprio tempo donato, la propria coerenza, le passioni condivise, il sacrificio di notti di scrittura e di corsi per imparare. E attraverso anche la capacità di ascoltare e abbracciarsi quando si scoprono donne fantastiche come quelle che ho conosciuto io.
Per vedere tutte le foto che parlano più di mille parole, cliccate QUI
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