25 luglio 2013

Il tempo pieno (Pescespada grigliato con melanzane bianche)

pescespada

Son quasi le due di notte e ho già scritto e riscritto questo post per 4 volte. Il taglio serio e sognante non corrisponde a quello che sento dentro di me. Allora cancello e ricancello ancora. Preparo due fette di melone bianco freschissimo e dolce. MI risiedo e ricomincio. Intorno, giù per strada il silenzio totale da più di un’ora… non riesco a dormire e in rete vedo che, come me, aumentano gli insonni, che invocano ‘Morfeo’…

E la mia mente è affollata e presa dagli ultimi avvenimenti che stanno dando nuova linfa alle mie giornate. Inviti a eventi che mi stanno portando in giro dalla Sicilia al Trentino, alla punta piu estrema della mia regione…. Ho deciso di collaborare con un fantastico Tour di una persona vulcanica e incredibile, Thelma, che ha appena iniziato il suo viaggio da sola in  camper armata di Ultrabook Intel, alla ricerca di posti da visitare, cose pazze da fare, gente nuova a incontrare. E io sulla sua strada ci sarò, appena approderà in Puglia e un pezzetto di strada lo faremo assieme, dal mio trullo in giro, qui nella mia terra.  E tanto e tanto altro ancora… Cene in meravigliosi castelli leccesi, ospite di una piccola grande newchef Sara, per condividere con lei i suoi sogni che si avverano.

E progetti e speranze che prendono forma…

Insomma è un tempo pieno questo… pieno di cose belle da fare, da dire e condividere con chi passa di qui o mi incrocia su fb. D’altro canto che senso avrebbero le cose belle se vissute in solitudine? C’è sempre bisogno degli altri per goderne appieno. Altri che sono accanto a te fisicamente, anche solo per trovare conferma che quello che vedi o fai è vero. Anche per dire ‘che meraviglia’ a qualcuno e gioirne insieme… E chi non può essermi accanto fisicamente, lo posso ritrovare qui e raccontare… Anche le parole possono portare con se la stessa luce di entusiasmo di quando si racconta dal ‘vivo’… Dicono che quando spiego mi si potrebbe seguire anche solo guardando come gesticolo. Una sorta di linguaggio non verbale che comunica da solo le mie emozioni….  E chi mi guarda negli occhi trova stupori di bambina. E parte con me attraverso i miei discorsi. Spero sia così per davvero… E questo non significa che il mio mondo ora sia fatto solo di viaggi.

Sembra che io non stia più cucinando, ma non è così. Grazie alla dieta,  al caldo e alla ‘solitudine’ dovuta agli impegni di tutto il resto della mia famiglia che è spesso fuori a pranzo/cena,  ho messo a riposo il forno e cerco di preparare cose veloci, ma buone e belle. Mi piace coccolarmi, anche perchè la solitudine assumerebbe un significato diverso da quello di ‘libertà’, ma solo di solitudine appunto.

Giorni fa ho preparato un pranzo buonissimo, che aveva anche un sapore particolare, il sapore dell’amicizia e dei doni fatti con il cuore. Una mia amica mi ha regalato i primi frutti del suo orto, 7 peperoni verdi carnosi, 1 barattiere e 3 melanzane bianche bellissime. E così ho comprato una fetta di pescespada, l’ho cotto alla griglia,  contemporaneamente alle melanzane tagliate a fette e ai peperoni tagliati a rondelle. Ho fatto un battuto di olio, prezzemolo e limone e ho irrorato il tutto…. Ecco qui una ‘ricetta’ per volersi bene….

alla prossima

melanzane bianche

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16 luglio 2013

Scozia on the road e il libro della sopravvivenza

on the road

E ancora una volta, la terza, l’ho accompagnato alla partenza per il suo nuovo viaggio. dall’Inghilterra alla Scozia on the road. Desiderato, sognato, studiato, atteso, arrivato e realizzato. Tante le nostre reticenze, le nostre paure, dapprima i nostri no che piano piano sono passati dal ni al si. Ma come si fa a dire di no a quegli occhi che brillano quando, spiegando, ti mostrano la sua idea del viaggio? Quando gli chiedi ‘perchè non viaggi in treno?’, ‘perchè non dormi in un ostello almeno?’, ‘Perchè non partite in tanti, tutti insieme?’, e lui, calmo, ti spiega che il viaggio è anche la gente che incontrerai, la gente che si fermerà a darti un passaggio e le parole che verranno, per conoscersi. Perchè non c’è limite alla libertà, perchè i muri proteggono solo dalla pioggia e dalle tempeste. Perchè ‘insieme’, ‘in tanti’ si perde di vista se stessi e le proprie mete…. Cosa gli puoi rispondere? Come puoi cancellare i suoi sogni con le proprie paure?

E non ci provi nemmeno a fargli cambiare idea. Gli strappi solo qualche compromesso, sul Paese, sulla durata, sulle telefonate, sulla compagnia, almeno una persona con te. Ma poi devi imparare a fermarti. E lo avvolgi, con l’aiuto degli occhi e degli abbracci con uno strano rito che crea fili invisibili per proteggerlo. E lo vedi allontanarsi, con il suo zaino essenziale, con la sua fedele compagna, la chitarra, e la sua musica nel cuore e nella mente, mentre cerchi di tenere un capo di quei fili, per illuderti di poterlo seguire e tenere con te anche da lontano. e resti collegata con il pensiero sempre a lui, anche di notte e cerchi di non staccare mai il ‘contatto’. Questo ti rassicura, come un amuleto da tenere stretto nella mano per tutto il tempo. Ma non vedi l’ora che il tempo passi e che finalmente torni a casa, ‘ricco di esperienze’ e di cose da raccontare, ma con un piede già e ancora verso fuori, perchè la sua strada continua. Lontano. Che strano desiderare l’autonomia dei propri figli ed esserne orgogliosi, e allo stesso tempo sperare che non si allontanino….

E prima di partire abbiamo preparato insieme itineriari e imparato cosa fare se non ci si sente bene, quali medicine prendere, (ma prima chiamami!), cosa cucinare con un solo fornello. E via tutta una serie di ricette che torneranno utili perchè badano al risparmio e alla velocità, oltre che alla sazietà… Salvo poi non poter imbarcare il fornelletto da campeggio, perchè, ovviamente sull’aereo non lo fanno passare. Pazienza, torneranno utili quando andrà via per l’università. Ma si, che lo stampiamo pure questo libro (se c’è qualche editore in ascolto!!!), così potrà tornare utile anche ad altri ragazzi!!! E abbiamo anche imparato a fare il pane e la focaccia alla barese, quella con origano e pomodorini… Non si sa mai, può tornare utile sempre e ovunque questa antica abilità…

E non è stato mica facile. Noi mamme che diamo tutto per scontato, mica lo sapevamo che dovevamo spiegare anche solo per le patate, dimensioni e tempi di cottura, modalità diverse di cuocerle per dare origine a mille piatti diversi. E anche saper dosare i condimenti. ECC….. E così anche per imparare un’insalata di patate e fagiolini, ci abbiamo impiegato un’ora di lezione.

E così, dopo le paste ‘tutt’uno’ e le frittate con le verdure e vari ‘piatti unici’, ecco qui una buona e semplice insalata di patate e verdure. Da preparare quando tornerà….

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Insalata di patate fagiolini eccetera

- due patate grosse a testa

- 150 g di fagiolini

- 5 o 6 pomodorini

- un peperone rosso arrostito e spellato

- un cetriolo ( o cocomero o un barattiere)

- una scatoletta di tonno buono (facoltativo)

- origano, sale e pepe

- menta e basilico

- olio extravergine di oliva

Lessare le patate intere, con la buccia, fino a quando la forchetta entra con facilità. Lavare e tagliare a metà i pomodorini. Lavare, sbucciare e tagliare a tocchetti il cetriolo. Unire tutti gli ingredienti e aggiungere il tonno e il peperone tagliato a listarelle. Salare, oliare abbondantemente e spolverizzare anche un pò di pepe nero e origano. A piacere si possono aggiungere anche olive snocciolate. Per dare un tocco di freschezza aggiungere qualche foglia di menta e/o basilico.

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11 luglio 2013

Marsala, terra di vini e di stupore

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Ma voi, siete mai stati accolti da un tramonto tutto rosa, con una montagna coperta per metà da soffici nuvole e per l’altra tutta colorata dal sole caldo che scende? e scende nel mare turchese le cui onde leggermente increspate, riflettono il colore rosa del cielo?

Ecco quello che mi è capitato negli ultimi giorni. E se avete voglia, ancora una volta, di viaggiare con me in una terra calda e profumata, li vi porterò io per mano, con il mio racconto.

Arrivo in Sicilia, stupita dall’immediata bellezza che avverto intorno a me e ancora più stupita per essere stata invitata, io astemia che degusta solo fuori pasto piccoli sorsi di vino, a partecipare ad una delle più importanti manifestazioni dove si parla di tutto ciò che caratterizza questa fantastica regione e del suo vino, Marsala Wine 2013.

Arrivo a Palermo e già strada facendo, mi stupisco che l’immagine non corrisponde a quella che avevo nella mia mente, di una terra arida e brulla. E invece mi accorgo che intorno spuntano qua e la vigneti rigogliosi, che cominciano così a raccontarmi la storia del vino di questa terra.

Gentilissimi amici vengono a prendermi, ormai è sera, e gli altri sono già ad attendere la visita e la degustazione della cantina Musita.

Penso alla cantina come un piccolo ambiente dove la gente va a bere un bicchiere di vino. E invece mi ritrovo a visitare una struttura grandissima, ristrutturata solo in parte, proprio perchè immensa, e comincio ad assaggiare il mio primo vino. Bianco profumato e fresco, per accompagnare la mia prima caponata del viaggio, e altri piatti tipici del posto, spiegate nel dettaglio dalla mia carissima nuova amica, Stefania e dal suo simpaticissimo marito… dai quali ho imparato mille varianti della cucina siciliana, anche in versione gluten free, e con i quali abbiamo parlato e riso fino alle 2 di notte, raccontandoci di noi, dei nostri figli, delle nostre comuni passioni. _MG_1261

 _MG_1268_MG_1278    La mattina successiva scopriamo la città di Marsala, grazie alle parole della nostra simpaticissima e sorridente guida, che ci trasmette tutto il suo amore per la sua città, con i suoi racconti eruditi. E sotto un caldo che picchia, scopriamo piano piano la città a partire dal porto che vide lo sbarco di Garibaldi con i suoi mille (provenienti da ogni punto dell’Italia, che bello, quando si aveva un ideale per cui combattere, e che ideale!!!). Ma, pur essendo, ‘sed ventosa’, il caldo incalza e andiamo a visitare il mercato dove grazie alle spiegazioni dei miei amici siciliani scopro come si preparano le ‘sarde’, cos’è il ‘lattume’, i diversi tipi di bottarga, i vari dolci, un polpo aggredito e coperto dai molluschi delle conchiglie, ceste di pesce da zuppa e teste e tranci di pescespada e tonno rosso…. Che profumi e che fame!!!_MG_1273_MG_1282

Ancora visita alla città e poi via verso una delle cantine più importanti della città, le cantine FLORIO, dove lo spettacolo comincia all’apertura del cancello. Il giardino curatissimo con la sua piccola vigna, location ideale anche per concerti e manifestazioni, ci accoglie prima di entrare nel mondo profumato fatto di centinaia di botti e tini immensi, colmi di vini profumati.

_MG_1321 A metà percorso … all’improvviso, è cambiato qualcosa in me….

Tolto un tappo da una delle botti del percorso, ci è stato consentito di ‘annusare’ in diretta, il profumo che si sprigionava. E ad occhi chiusi si è compiuta la magia… immagini lontane di racconti antichi, di terre baciate dal sole, di dolci profumati e preziosi e storie ricche di fascino, sono apparsi nella mia mente. E tutto questo solo per aver aver sentito, forte e dolce, il profumo del Marsala. E la magia è continuata con il percorso sensoriale, alla fine del quale abbiamo assaggiato tre tipi di marsala, Terre Arse, Targa e Grecale, dal sapore incantevole, con il sottofondo di una musica al pianoforte che ci ha fatto sognare. E mi riprometto di rifare questo stesso percorso sensoriale con i miei amici, e di consigliarlo a tutti coloro che vorranno venire in queste fantastiche cantine per imparare e capire che di Marsala ce ne sono tanti e diversi a seconda degli anni di invecchiamento e della quantità di zuccheri contenuti. E che in base a questo anche i colori variano passando dall’oro all’ambra._MG_1304

Pranzo tipico siciliano, con cous cous con la zuppa di pesce…. dolci al doppio cioccolato, e alla ricotta con canditi e cioccolata e mandorle a scaglie…. ecc….. e degustazione di passiti e moscati profumatissimi.

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Pomeriggio in giro per degustazioni per conoscere i grandi rossi e i grandi bianchi di Sicilia,  sempre eccezionali… e la sera altra cena alle cantine DonnaFugata….. altro sogno… una serata al femminile, sia per l’alta presenza di partecipanti, sia perchè la padrona di casa, squisita, ci accoglie letteralmente ‘a braccia aperte’, come si ci conoscesse da sempre. E ci presenta il sindaco di Marsala, Dott.ssa Giulia Adamo, splendida donna, che è qui anche lei per accoglierci. E l’atmosfera si fa subito amica. Aiuta molto il buon cibo e il buon vino da degustare…. _MG_1381

Domenica tutti quanti alle Saline della Laguna dello Stagnone, paesaggio lunare che incanta, e ti accarezza con il suo vento caldo. Di fronte alle isole di Lampedusa e Mothia…. è davvero un posto magico, dove mani sapienti, con riti attrezzi antichi, si raccoglie un grande prodotto, e dove inizia una delle mitiche strade del Sale…

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E finalmente per noi foodblogger, uno showcooking, presso il Ristorante ‘Le Lumie’, dove lo chef Emanuele Russo e i suoi collaboratori e amici, ci insegna a cucinare il CousCous con la zuppa di pesce e altri incredibili piatti, semplicissimi ma gustosi…

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Sicilia, terra ricca di oro, profumi e sapori inebrianti. Ispiri i poeti e regali emozioni incredibili a chi viene a trovarti. E qui presto e ancora tornerò….

Ma saranno sufficienti queste foto per farvi partecipare a questo incredibile viaggio con me???

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