31 agosto 2012

Salmone scozzese con patate verdure e creme fraiche all'aneto


Appena arriva il venticello fresco, mi sveglio.
E apro gli occhi e assorbo tutto quello che mi circonda e comincio a interagire con il mondo.
e contemporaneamente vorrei cucinare, leggere, organizzare, uscire, restare, viaggiare e invitare.
Insomma divento l'esatto contrario del bradipo e chi mi sta accanto ha difficoltà a mantenere il mio ritmo.
Il freddo è per me quasi una magia. Il bacio del risveglio, la spinta per volare, la sveglia dei sensi.
E tutto questo mi ha fatto pensare all'ultima sensazione di felicità che ho provato. Cibo, aria, luoghi della Scozia...
E che ho cercato di ritrovare qui a casa mia appena tornata, riproponendomi una ricetta che ho assaggiato li.
E' facile, è buona e leggera. E poi è un piatto unico, cosa che adoro!!!



Salmone scozzese con patate verdure e creme fraiche all'aneto

- un trancio di salmone a testa
- patate piccole con la buccia
- carote
- qualche pomodorino
- peperoni 
- cipolla e aglio
- olio o burro
- sale
- creme fraiche (da fare in casa con panna e aceto/limone)
- aneto (o in alternativa barbe di finocchio, anche selvatico)

Pelare le carote e farle bollire con le patate in abbondante acqua.
Scolarle bene. In una padella larga mettere il burro o l'olio extravergine di oliva con un pò di cipolla e aglio. Versare le verdure lesse, i peperoni tagliati a pezzi e solo alla fine e se gradite anche i pomodorini tagliati a metà. Saltare e salare il tutto secondo il proprio gusto.
Intanto riscaldate il forno a 220° e far cuocere i tranci adagiati su carta da forno, rigirandoli solo una volta, finchè sono cotti a puntino.
Mescolate la creme fraiche con l'aneto o con le barbe del finocchio.
Servite in un unico piatto di portata.... il trancio con le verdure e irrorate con la creme fraiche.
(nota: se non trovate la creme fraiche, si può fare in casa con un cucchiaio di aceto o di limone in due tazze di panna e facendo cagliare il composto)


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29 agosto 2012

Risotto con fiori di porcini al ghiaccio


Arriva ogni tanto una calma piatta.
Di quelle calme pericolose e improduttive, terribili, che non fanno muovere alcuna vela.
Non hai voglia di muovere un dito, un piede, un pensiero.
Intorno a te mille cose da fare che ti guardano in attesa insolente. E tu che intanto, seduta, con un caffè in mano, amaro per giunta, ma che non hai nemmeno voglia di zuccherare perchè dovresti alzarti, aspetti.
Giri lentamente la testa, socchiudi gli occhi, ti da perfino fastidio la luce, segno di vita, e guardi e riguardi il panorama desolante dei panni da lavare e stendere, gli odiosi granelli di sabbia caduti dal borsone di chi va a mare, che con il loro 'cric cric' sotto le scarpe, ti fanno innervosire come poche cose al mondo.
Sia perchè è una sensazione odiosa e sia perchè vengono da un mare che tu non hai visto, ma gli altri si.
E senti che tutti tornano soddisfatti o incazzati dalle ferie, ma almeno ci sono andati.
E vedi che il mondo piano piano riprende a funzionare, finalmente, e tu, intanto, bradipo, resti immobile.
Ma lentamente cominci a studiare un piano infido e sottile.
Appena tutti riprendono a lavorare, le spiagge si svuoteranno, il silenzio e la quiete torneranno, il sole si sarà pur stancato di bruciare così tanto no?, e allora occuperò quel pezzo di sabbia tanto desiderato e finora occupato dal chiasso, e delimiterò li la mia terra..... 
E mi godrò il rumore dell'acqua che bagnerà i miei piedi, senza dover aprire per forza una tenda per nascondermi dal caldo, e il libro e l'aria saranno miei.....

Ecco mi piace quando la mia mente, lentamente, olia gli ingranaggi, e ricomincia con i progetti.
E così sia.

Oggi ricetta fatta ieri, frutto di un momento in cui mi sentivo formica avveduta, sicura che ne avrei avuto bisogno nei miei giorni da cicala.
E che è tornata utilissima quando nelle corse di una giornata con la mia amica, non avevamo voglia di perdere tempo a cucinare tanto, ma invece volevamo parlare e parlare e parlare,  ma che ci ha accarezzato il cuore per quanto è buona.


Risotto con fiori di porcini al ghiaccio
(senza dosi, troppo stanca anche per questo....)

In tempi di abbondanza di porcini soffriggerne un pò tagliati a pezzi, in olio, burro e un pò di aglio.
Quando si sono ammorbiditi lasciarli raffreddare, eliminate l'aglio e frullare il resto. Distribuire la crema in un contenitore per cubetti di ghiaccio e conservare in freezer.

Quando avete fretta e poca voglia di cucinare, ma avete voglia di qualcosa di buono.....
0) Preparate un brodo vegetale veloce con sedano e cipolla e prezzemolo
1) mettete una noce di burro con cipolla tritata finemente in un tegame per risotto.
2) versare un pugno di riso Carnaroli a testa e far tostare
3) sfumare con vino bianco
4) aggiungere piano piano il brodo finchè viene assorbito
5) a metà cottura del riso aggiungere un paio di cubetti di porcini ghiacciati, a testa
6) mantecare con altro burro e poco parmigiano
7) a cottura ultimata servire con prezzemolo tritato crudo


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26 agosto 2012

5 giorni di mare


La mia estate continua ad essere strana.
Ormai ogni anno in questo periodo parlo e scrivo con difficoltà e pesantezza. Odio dover fare per forza le cose tipiche dell'estate (passeggiare, divertirmi, uscire, organizzare, andare al mare, andare in giro per sagre, stare in mezzo alla folla) .... ma soprattutto odio il mare durante le ore calde. Se parti presto la mattina (tipo le 6) è meraviglioso, ma devi tornare nelle ore di fornace.... 
Se vuoi tornare con il fresco devi partire sotto il sole mentre trattieni il respiro.... 
Quindi al mare decido spesso di rinunciarci.... 
Ma qualche volta mi viene il desiderio e, soffrendo, ci provo.
Queste sono le sensazioni delle mie 5 giornate di mare della mia estate 2012.

Giornata del mare con cubetti di ghiaccio (aprile)


E' il mio mare ideale, con temperature intorno ai 20 gradi, con effetto anestetizzante e silenzio e solitudine sulla spiaggia. Nessuno ha il coraggio di entrare in acqua, che è trasparente e ferma e invitante e che poi ha il vantaggio di illuderti che sei dimagrita almeno di un paio di chili per l'effetto 'contraente' del freddo.
E' bello passeggiare, raccogliere cose che il mare ha portato e che ancora nessuno ha raccolto. Insomma ancora il sole non ha cominciato la sua opera.

Mare vip 


Mare poco affollato perchè la spiaggia è molto esclusiva.... ma sei circondata di bellezza, della natura, del piccolo ristorantino, dell'insalata delicata e raffinata, delle attenzioni del personale, della certezza del bagnino, del silenzio della gente intorno che non grida, del libro che puoi leggere in santa pace.
E mangi questa delizia.... un'insalatina leggera leggera, solo verdura e mais e poco prosciutto cotto, che fa tanto fine, ma ti lascia una fameeeeeeeeeeee.


Mare da sola


Quando chiami gli amici e sono stanchi del mare che hanno fatto nei giorni precedenti e proprio quel giorno tu puoi, e loro non ne hanno voglia, allora che fai? rinunci? no!
Prepari il panino con cose buone dentro, bottiglia di acqua ghiacciata, cappello antisole, ombrellone con ali laterali tipo tenda isolante, librone che stai leggendo, sdraietta personale, telefonino mezzo scarico, una giornata davanti a te da riempire..... e parti.
Ti sistemi tra due rocce, con l'ombrellone asociale, prima ti fai un bagno di mezz'ora, per recuperare i bagni persi, poi mangi il panino, poi ti viene un abbiocco dolce, perchè non puoi e non vuoi parlare con nessuno, dormi per due ore mentre la gente intorno pensa 'quella è morta', poi ti svegli e ti chiedi 'dove sono? chi sono? perchè sono qui?' e quando ti riprendi prendi il libro e cominci a leggere.
E quando ti stanchi leggi il libro che hai intorno, guardando e ascoltando la gente che ti sta accanto. Che ti piaccia o no.
E osservi i meridionali che si sono trasferiti al nord e ora snobbano il sud perchè al nord tutto funziona e qui siamo rimasti indietro, e ostentano un milanese con le 'o' chiuse, che tradiscono e ti etichettano.
E il muratore con la sua tipica abbronzatura del primo giorno..... viso, collo  e braccia abbronzate a metà e il resto tutto bianco, che si gode davvero il suo giorno di mare. E gioca a pallone con i figli e anche se rompe non hai il coraggio di rovinargli questa giornata....
E poi, quando comincia a tramontare il sole. Riprendi tutto e torni a casa soddisfatta.....
Ripetendoti.... beata me!

Mare affollato (o mazzacanaglia)


E quando stai bene dentro non ti senti più snob e anche una giornata di mare affollatissimo può portarti allegria (ma devi stare proprio bene bene eh?)
Palloni che ti arrivano in testa, bambini che ti rispondono male ma li vedi simpatici e autentici, teglie di pasta al forno su tavoli attrezzati e angurie che spuntano dal nulla, e racchettoni, e corse con tuffo finale a riva, pance e sederi senza problemi di dieta, e colori e colori di ombrelloni diversi tra loro.... e intere comitive da ascoltare....
Torni stordita ma arricchita di un'esperienza unica, che resterà tale....

Mare di notte


E' quello da vivere sotto un cielo con la luna piena e con gli amici intorno, chi vuole dormire dopo il bagno, chi non uscirebbe mai dall'acqua, chi esce perchè ha l'incubo dello 'squalo', chi prepara la 'fornacella', chi comincia a suonare, chi canta mentre mette i pesci sulla griglia, chi sistema le fiaccole....
E poi tutti insieme si mangia e si canta fino all'alba....


Ma non sono forse meglio cinque giornate così che un mese in villaggio?


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22 agosto 2012

Sorprese della mia Terra: Ceglie Food Camp



Wow quanto tempo è passato dall'ultimo post...
Era tempo di ferie e ora è tempo di tornare e ricominciare. E magari ricominciare alla grande.
Vi prego, non vi stancate di leggere questo post che sarà un lungo racconto di una sola giornata che però racchiude in se tanto entusiasmo e tante cose belle.
E nuove anche per me.
La Puglia, questa mia amata terra, che non smette mai di sorprendermi.
Intorno a me ci sono tanti paesi piccoli, grandi, più o meno noti, più o meno frequentati nei tour turistici.
Uno di questi Ceglie Messapica,  lo conoscevo solo 'di passaggio' ma non mi era mai capitato di andarci di proposito a visitarlo.
E l'occasione me l'ha offerta l'amministrazione decisamente illuminata di questo paese, che ha organizzato il primo 'Food camp' del Sud, che ha stupito tutti per la perfetta organizzazione, la ricchezza di contenuti e l'altissima professionalità di tutti coloro che hanno partecipato.
L'attenzione verso il nuovo fenomeno 'blogger' da parte del sindaco, degli assessori, dei produttori, dei ristoratori, ha visto concretizzarsi finalmente anche qui da noi, un evento che vuole far conoscere ad un pubblico più vasto i prodotti del nostro territorio, e l'orgogliosa realtà del KM 0 che qui da noi come termine è quasi sconosciuto, in quanto ovvia consuetudine.

E attraverso le strette stradine di questa cittadina, ancora bianca di calce e pietra, ricca di fiori e piante coltivate dagli abitanti del centro storico, abbiamo conosciuto incredibili ristoranti e degustato prodotti tipici, come il biscotto di Ceglie, vi giuro... fantastico, (magari lo rifaccio, visto che ho anche avuto la ricetta!!!), prodotti caseari antichi, come la 'pampanella' (formaggio delicato e freschissimo, servito su un 'pampino' o foglia di fico), friselle e taralli appena cotti nel forno a legna (dove ancora si portano a cuocere teglie di patanèd e melanzane ripiene), un sorprendente 'sorbetto di barattiere', un ottimo Yogurt ai frutti di bosco, servito freschissimo in coppa di vetro su una terrazza bianca, un gelato antico come la cassata alla nocciola, e tanto e tanto altro.

Abbiamo salutato Antonella Ricci e suo marito Vinod Sookar al loro ristorante 'Al fornello da Ricci', dove ci hanno incantato con i loro piatti raffinati, abbiamo visitato le meravigliose Grotte di Montevicoli, piccole ma affascinanti, un'antica masseria VERA dove abbiamo assaggiato soffici focacce e piatti tipici e prodotti dell'orto quasi a Km -2, altro che km 0!!!

Ma l'evento non è stato solo 'degustativo'.... E' stata colta l'occasione anche per presentare il bellissimo libro curato da Francesca Martinengo, 'Fornelli in rete', alla cui realizzazione hanno partecipato tante blogger (me compresa!), seguito da interessanti interventi sull'importanza dei prodotti a Km 0, e su un'alimentazione più consapevole e priva di sprechi.

Altra sorpresa..... verso le 23, tornando verso il parcheggio abbiamo riattraversato il centro storico a piedi e lo abbiamo visto trasformarsi rispetto alla mattina quando lo abbiamo visto bianco e silenzioso....
Tavolini e sedie di legno che riempivano le strette stradine, turisti ovunque che degustavano il tipico 'Fornello' delle macellerie di Ceglie.
E ce n'è voluta di forza per resistere alla tentazione di sedersi di nuovo e continuare a godere di queste prelibatezze locali!!!!

Insomma mi sono sentita davvero 'turista in patria' e tanto, tanto orgogliosa di appartenere a  questa terra ricca di mille cose semplici e buonissime.

Un complimento sentito a tutti quanti gli ideatori e organizzatori, e soprattutto alla bravissima Antonella Millarte che ha saputo condurre l'intera manifestazione con grande professionalità e simpatia.
E un grazie per la impagabile compagnia dei blogger che hanno condiviso con me gioia di ritrovarsi e riconoscersi, davanti ad una tavola imbandita e nelle strade bianche di chianche. Giulia (Jul's Kitchen, Francesca e Pietro di Singerfood, Nicola, Marzia, Paola, Gnammo, Gian Luigi.... ecc....ecc.....scusate ma non ricordo tutti i nomi.....)
Allora appuntamento al prossimo attesissimo Ceglie Food Camp!!!!

E giusto per condividere vi regalo le immagini della giornata....







Frise del Forno a legna Allegrini

Frise e melanzane ripiene e patanèd nel Forno a legna Allegrini

scorze di mandorle usate per il fuoco del Forno a legna

Botrus

Stuzzichini da Botrus




Il biscotto Cegliese... favoloso

la Pampanella

Antonella Millarte


Cibus




Bontà dell'orto della Masseria Montedoro




Percoco nel vino alla Masseria Montedoro

'A rèzz'

Scalinata al Castello

La Bellissima (Francesca Singerfood)

Nick che interpreta 'la gola'


Pausa relax a 'Il Santino'


Francesca Martinengo

Yogurt a 'Il Santino'

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