21 giugno 2012

Cartoline dalla Scozia



Grazie per avermi aspettato.
Ho dovuto allontanarmi da tutto ma soprattutto dal caldo, per rifugiarmi in un posto meraviglioso dove sono rinata. 
Lunghe passeggiate sotto una pioggerellina sottile e continua, fresca di 14 gradi, aria frizzante e luoghi incantevoli, sono state un regalo meraviglioso.
Siamo stati in Scozia. E tutto per me è stato sorprendente. L'ho sempre immaginata come un luogo selvaggio e freddo, quasi inospitale, con persone un pò burbere e irascibili, con cibo lontano dai miei gusti, con i colori di luoghi piovosi......
E invece....
I paesaggi sono selvaggi si, ma nel senso di incontaminati. Chilometri e chilometri di strade strette e lunghe e solitarie, dove l'uomo può ritrovare se stesso nel silenzio e nell'aria pulita. Strade che all'improvviso ti offrono spettacoli naturali che ti tolgono il fiato e che mettono alla prova la tua capacità di non emozionarti fino alle lacrime.
Verde e verde e verde tutto intorno. Montagne maestose che incantano. E ruscelli che sgorgano ovunque. E  binari inaspettati sui dorsi delle alte colline, rigati da treni lunghi e lenti. E laghi che ti sorprendono subito dietro una curva e ti accompagnano lungo il percorso. E non puoi fare a meno di fermarti, per fotografare ogni cosa che vedi perchè tutto è nuovo, tutto è bello e ti ritrovi a guardarlo con gli occhi di un bambino stupito.
I laghi sulle montagne, immobili come specchi che riflettono quel cielo a volte grigio, a volte pieno di nuvole. 
E verde sempre verde ancora.

Appena atterrata a Edimburgo mi ha accolto la pioggia, che copriva di grigio tutto intorno.
Ho cominciato a passeggiare lungo le strade e tutto era grigio. Poi all'improvviso sono comparsi i colori.
Giacche rosse e turchesi ovunque. Porte e portoni rossi anche sulle facciate delle chiese e delle cattedrali. Bar e pub colorati che regalavano allegria.
E poi la gente... che splendida sorpresa. Sorrisi e gentilezza ovunque. Incrociandoti per strada se ti sfiorano anche per sbaglio, salutano, si scusano, ti parlano amichevolmente quasi a iniziare un discorso.

Ho assaggiato la cucina scozzese e mi è piaciuta moltissimo. Piatti unici e completi, con pesce, verdure e patate. E carne brasata con funghi selvatici. E colazioni incredibili. E whisky torbato bevuto liscio nei pub, senza ghiaccio e senza acqua, che mi ha fatto sentire scozzese per quanto l'ho apprezzato.

E così ho deciso di regalarvi delle cartoline di questo viaggio. Le ricette seguiranno a breve. Per chi avesse bisogno di informazioni sono qui.....

E ora buon viaggio a voi.




















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11 giugno 2012

Stracciatella di cozze e zucchine


Non latito, semplimente soffoco.
Il caldo mi uccide e mi paralizza. Anche la mente.
I giorni scorsi mi hanno vista trascinarmi come un bradipo biondo, avanti e indietro per la casa, la campagna, le stanze, tra le persone e tra i fornelli, senza possibilità di un dialogo coerente.
Mi son tuffata in acqua, ma appena la testa è uscita fuori dal fresco si è beccata un'insolazione con capogiri e nausee.
Insomma.... vorrei tanto scrivere, e nella mente si affollano post e ricette e cose da dire, ma con grandi difficoltà mi trascino verso il computer a piedi scalzi per trovare il refrigerio di una mattonella fresca, ma una strana magia si realizza. Man mano che mi avvicino alla meta, scompaiono per strada i pensieri e lascio dietro di me lunghe scie di caratteri neri e parole scritte.
E mi aiuto con i post it, che perdo...
e mi riaiuto con fogli bianchi A4 così non posso perderli....
e infilo la testa sotto l'acqua per ritrovare pensieri e me stessa.
Ecco.... ecco quello che farò ora. Ma non prima di aver lasciato qui una ricetta fantastica.
Gustata al volo l'altro giorno a bordo piscina (quella dell'insolazione appunto) e accompagnata da un buon vinello bianco ghiacciato ...

Stracciatella di cozze e zucchine

- una vaschetta di cozze sgusciate (o 1kg da sgusciare)
- 2 zucchine piccole
- uno spicchio d'aglio
- una cipolla
- olio extravergine di oliva
- 4 uova
- cacioricotta o parmigiano grattugiato
- rosmarino
- basilico
- sale e pepe

In una padella larga versare 4 o 5 cucchiai di olio extravergine con la cipolla tagliuzzata e l'aglio intero.
Aggiungere le zucchine lavate, spuntate e tagliate a cubetti.
Quando sono ben rosolate aggiungere le cozze sgocciolate. 
Sminuzzare il rosmarino e la metà del basilico.
Sbattere in una ciotola il formaggio (a piacere scegliete se cacioricotta che ha un sapore da latticino fresco o il parmigiano che ha un sapore più deciso) e le uova e aggiungerle nella padella.
Salare un pochino.
Sminuzzare il resto del basilico e il pepe.
Quando comincia a rapprendersi, girarlo dolcemente con un cucchiaio di legno e ricavarne una stracciatella, stando attendi a non spappolare le cozze e a non lasciare pezzi non cotti completamente.
servire su pezzi di pane fresco e accompagnare con vino bianco ghiacciato.

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1 giugno 2012

Laganari alla ciociara e sorprese di viaggio

Sto tornando a casa.
Con la valigia carica di cose belle che ogni volta riesco a prendere e a portare a casa da un viaggio.
Grazie alle strade dei blog, arrivano a volte delle informazioni  che poi modificano e rendono preziosi e sorprendenti i programmi già decisi.
Sarò io che man mano che si avvicina la data di un viaggio riesco a raccogliere mille opportunità da inserire e poi imparo che fare la turista in un luogo non significa solo visitare monumenti e chiese, ma anche immergersi nelle  idee di una città viva.
E così ancora una volta ho partecipato ad un incontro del Festival delle Letterature, dove oltre alla scrittura e alla voce di bravissimi autori, ho colto momenti nei volti della gente che mi hanno emozionato.

Ho imparato cose nuove sulla panificazione durante un corso molto interessante ricco di profumi di grano e farine antiche. E a questo dedicherò un post tutto suo, perchè merita.
E, passeggiando in un mercato, ho respirato profumi di frutta e verdura, ho visto colori che mi hanno rigenerato, ho ascoltato inviti urlati in romano da verdurai simpaticissimi che mi guardavano mentre fotografavo e dicevano 'questa qui nun compra gnente, fa solo e foto e bbasta', e ho conosciuto persone interessanti. Come Emanuela, che vende cose belle nel suo piccolo chiosco (Lo Spaccio di Testaccio, mercato coperto del Testaccio, aperto tutti i giorni di mattina), ormai conosciutissimo dalle blogger, perchè li trovano cose originali da utilizzare e fotografare nelle proprie ricette...
E alla mia domanda 'come mai non ti organizzi in un negozio tutto tuo?' lei mi ha risposto ' perchè amo vivere in mezzo alle voci della gente che popola il mercato, vissuto come luogo di scambio e di incontri, di profumi e suoni particolari'. Io ho sempre condiviso questo punto di vista, ma allora, proprio in quel momento mi sono fermata e ho cominciato ad immergermi anch'io con occhi e cuore avidi in ciò che mi circondava. Come al solito, quando voglio concentrarmi su qualcosa, ad occhi chiusi per un momento, mente libera dai pensieri, apro solo le orecchie e ascolto, il naso e sento i profumi.... insomma, entro in una dimensione umana diversa da quella che incontro tra i corridoi di un supermercato.







Bello, molto bello tutto questo.

E poi a Roma quanto è bello concludere una calda mattinata di acquisti e scoperte in una trattoria dove puoi assaporare un bel piatto di laganari alla ciociara, serviti da un cameriere ruffiano che ti illude dicendoti, grazie per aver portato un pò di sole nella nostra trattoria. Vecchie arti di seduzione nelle parole di un uomo di una volta, che sa di dire bugie, e lo sai anche tu, ma ringrazi per questa galanteria che ti fa sentire importante per tre secondi.
Certo le foto del piatto non posso essere quelle fatte in casa con la luce naturale, ma il sapore ve lo posso suggerire, come pure la ricetta che penso di ripetere così come credo che sia.

Laganari alla ciociara

- laganari freschi (100 g a persona)
- piselli
- funghi champignon
- olio extravergine di oliva
- aglio o scalogno
- guanciale
- pecorino o formaggio piccantino
- pepe

Lessare i piselli.
Mettere sul fuoco l'acqua per la pasta.
In una padella larga abbastanza per saltare poi tutta la pasta, far rosolare dolcemente nell'ordine, in un pò di olio l'aglio, il guanciale tagliato a pezzi, i funghi (spuntati, lavati e tagliati a fettine) e poi alla fine i piselli.
Non far seccare il tutto e nel frattempo far cuocere la pasta.
Quando la pasta è ancora al dente scolarla, lasciando da parte un pò di acqua di cottura, e versarla nella padella, dove si aggiungerà il pecorino, e si comincerà a saltare il tutto per amalgamarlo.
Se dovesse rendersi necessario aggiungere un pochino di acqua di cottura per rendere morbido il risultato finale.
Tritare un pò di pepe e aggiungerlo prima di servire.
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