30 giugno 2011

Spaghetti con polpo e crema di cipolle rosse di Tropea e pepe in grani


ho voglia di ....
passeggiate al tramonto verso musei pieni di colori.
silenzi pieni di intese con persone che non hanno bisogno di parole.
raggi tiepidi che accarezzano e non bruciano.
persone che lavorano per me, intorno a me, con buona volontà e non mi facciano rispiegare sempre perchè sono li.
fiori che non bevano troppo.
figli intorno a me.
non avere desideri impossibili.
di profumi di petunie rosa fiorite.
di sapori semplici in bocca.
di amici a cui non devo spiegare niente, ma che sono li solo per il piacere di condividere anche solo un'insalata.
di amici che ti abbracciano davvero.
di dire a qualcuno 'come stai?' e di sentirmi rispondere finalemente 'bene', e non un lungo elenco di malattie.
di non sentire nelle orecchie sempre 'come sei ingrassata!' o 'come sei dimagrita!'
di persone educate e di buon gusto di una volta.
di profumo di bimbi piccoli che sanno di borotalco e di latte appena bevuto.
di incontrare parenti dimenticati e dire loro che non li ho mai davvero dimenticati.
di sorprese.
di conferme.
di cambiamenti.
di amore che abbraccia e avvolge.
di mare alla sera e all'alba.
di occhi stupiti.
di libri belli da leggere.
di un viaggio in Scozia.
di tempo per continuare ad imparare.
della pazienza di chi sta leggendo questo elenco.
di vedere la strada davanti a me.
di non guardare indietro e provare nostalgia.
di accarezzare.
di galleggiare in un porto.
di dimenticare i pensieri brutti e le persone che mi hanno deluso.
di abbracciare quelli che non mi deludono mai.
di rimanere sveglia tutta la notte a scrivere.....ma già ora crollo.

nella mia mente l'elenco è ancora lungo.... magari lo aggiornerò nelle prossime notti.


Spaghetti con polpo in crema di cipolle rosse di Tropea e pepe in grani
(x 4 persone)

- 250 g  di spaghetti
- un polpo medio
- due cipolle rosse di Tropea
- pepe nero in grani
. olio extravergine di oliva


In una tegame basso mettere l'olio, la cipolla rossa tagliata a fettine sottili, il pepe in grani e il polpo.
Coprire e portare a cottura, rigirando di tanto in tanto nell'acqua 'sua stessa' del polpo.
Cuocere gli spaghetti al dente.
Tagliare il polpo a pezzi piccoli, lasciando la punta dei tentacoli più belli per guarnire.
Se la cipolla non si è sciolta del tutto frullarla con il sughetto con un minipimer ad immersione o in un frullatore normale.
Scolare gli spaghetti e farli saltare in padella con polpo a pezzi e la crema di cipolle.
Servire con un filo d'olio crudo e una spolverata di pepe nero.

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23 giugno 2011

Pescespada al prezzemolo e caponata leggera


Sono seduta in aereo. Stanno salendo ancora i passeggeri.
Tra il caldo generale e l'aria condizionata che ancora non va a palla, si avverte la stanchezza di chi parte per lavoro. Uomini d'affari con giacca e cravatta, davvero un dovere insopportabile con l'afa che c'è, e mamme con bambini piccoli che cinguettano, in partenza per le vacanze....
Entra all'improvviso un gruppo di ragazzini di 11-12 anni, chiassosi, goffi con i loro zaini di scuola, che non sanno  camminare evitando di sbatterlo in testa ai passeggeri già seduti....

Uno di questi si avvicina a me, atteggiamento finto disinvolto da bulletto, e mi chiede informazioni sul numero del posto.
E questa è solo la prima di una serie di domande che mi hanno fatto compagnia fino alla fine del viaggio....
(Accento marcato leccese......)
- mi posso sedere vicino al finestrino? (no, ma appena arriva la persona che l'ha prenotato puoi  chiedere...)
- non me la metto la cintura, tanto mica stanno i carabinieri qui .... (guarda che ci sono delle regole, è per la tua sicurezza)
- a me è la prima volta che vengo in aereo e a te? (no...)
- si può mangiare qui? (si, ma aspetta un pò, poi passa l'hostess che ti offre qualcosa)
- ma si paga? (no)
- ma posso mangiare ora? (vabbè, mangia)
- ma questa cosa sul sedile di fronte serve per mettere il biglietto? (no, per passarci la carta di credito se vuoi acquistare un programma...)
- come si abbassa il sedile? (così)
- e quello di dietro non si arrabbia? (no, se fai piano).... e comincia a fare su e giù...
- e posso chiedere la cocacola? (si)
- e posso chiedere un'altra cocacola? (si)
- e posso chiedere..... (NO)
- ma noi sulle nuvole andiamo? (si)
- e perchè non le vedo? (perchè è sereno)
- Io, dopo di questo prendo un altro aereo sai? vado al mare in Sardegna e ci sto 15 giorni, con il gruppo dei figli della Telecom.

E li allora mi viene un desiderio di stare al mare e comincio a far finta di dormire e a pensare alla sensazione di una spiaggia con acqua cristallina , dove non ascoltare nessuno, e non pensare a niente, sotto il fresco di un ombrellone piazzato vicino al bagnasciuga con i piedi nell'acqua....
Bellooooooooooooo........

Pat pat sulla spalla.......
- Ehi signoraaaaaaaa, mi spieghi come atterra l'aereoooooooooo?
ARGHHHHHHHH

E allora rientro con la santa pazienza nel ruolo di mamma/insegnante/santa e rispondo a tutte le sue domande.
Avevo dimenticato la richiesta di attenzioni degli adolescenti e con lui son ritornata indietro nel tempo a sentirmi di nuovo mamma paziente.
Perchè si può essere davvero mamma anche di figli non tuoi, basta guardarli negli occhi e capire che ancora hanno bisogno di qualcuno da cui imparare e a cui fare le domande delle 'prime volte'...
e a me viene spontaneo....

Rientrando a casa mi è rimasto dentro il desiderio del mare, MARE PROFUMO DI MARE,  e approfittando di un suggerimento di Valentina del mitico gruppo di foodblogger  che, per Cucinando, ci ha proposto di preparare dei piatti freschi, estivi, al sapore di mare, ho detto ..... ora, lo preparo subito, per me, per loro, per tutti..... e via a fare la spesa.


Pescespada al prezzemolo e caponata leggera
(x 4 persone)

- una fetta di pescespada da 800 g circa
- un mazzetto di prezzemolo
- una melanzana
- un peperone
- una cipolla
- 5 pomodorini ciliegino
- una bustina di pinoli
- olive verdi snocciolate
- olio extravergine d'oliva
- un cucchiaio di miele
- mezzo bicchiere di aceto di mele

Tagliare a cubetti la melanzana e metterla in una padella antiaderente e cominciare a cuocere
Tagliare a cubetti il peperone e aggiungerlo alla melanzana già avanti con la cottura.
Aggiungere 3-4 cucchiai di olio d'oliva e, nel frattempo che si amalgami il tutto,  sminuzzare la cipolla e aggiungerla.
Tagliare a metà i pomodorini e unirli al resto degli ingredienti.
Non farli rosolare troppo perchè devono rimanere belli sodi.
Aggiungere le olive verdi snocciolate e i pinoli.
Far insaporire velocemente e quindi aggiungere il miele e l'aceto.
far evaporare e spegnere.

Nel frattempo tagliare a cubetti anche il pescespada e metterlo in un altra padella antiaderente o su una piastra.
Preparare un battuto di prezzemolo, olio e sale.

al momento della preparazione del piatto potrete servire separatamente il pescespada, condito con l'emulsione al prezzemolo, e accanto la caponata....
oppure unire insieme caponata e pescespada.
Ottimo anche freddo....
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19 giugno 2011

Tisana fredda al mirtillo e mela con 'ghiaccio' di ciliegie


Fa caldo.... ovunque e la cappa mi insegue...
Ho voglia di acqua di mare fredda dell'alba, di fresco di pietra del mio trullo, dell'ombra del pergolato al tramonto, voglia di viaggi e di riposo, desiderio di altrove e di qui.
Incontenibile frenesia della mente che non sa dove fermarsi.
E allora tra le mille corse sudate, mi fermo e cerco ristoro.
Nei silenzi dei pomeriggi, sulla sdraio, tra le ciliegie che ancora colorano i miei alberi e tisane preparate allo scopo di essere dolci, fresche e dissetanti.
Avete mai provato a sostituire i cubetti di ghiaccio con le ciliegie congelate?
Certo, raffredderanno per poco tempo, ma immergetele ancora coperte di brina in una tisana mangiaebevi già fredda di frigo e vedrete.
La mia tisana è fatta con frutti essiccati, mele, mirtilli e altro ancora, da versare in acqua calda e poi lasciar raffreddare.
I frutti si ammorbidiranno e rilasceranno sapori e profumi avvolgenti.
E bevendo e mangiando calmeranno la voglia di fresco.
Io l'ho trovata qui






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15 giugno 2011

Nuove idee bollono in pentola ...



Diverso tempo fa abbiamo scelto di organizzare sul web uno spazio tutto nostro da riempire come ci pareva…
Ma chi lo avrebbe detto che con il passare del tempo sarebbe diventato uno spazio immenso e colorato dove si sarebbero incrociate persone, emozioni, parole, incontri e anche opportunità per concretizzare grandi idee?
E per me tutto questo è nuovo e inaspettato e  per questo ancora più bello.

Periodicamente esplode nel mondo blogger una bomba di entusiasmo.
Incontri organizzati per noi e offerti da grandi aziende ci permettono di capire l’importanza che sta assumendo il blog, inteso non più solo come spazio personale, ma come veicolo di idee, anche non solo nostre, ma che, con la nostra, grande, fortissima motivazione e la nostra spinta emotiva, riescono a volare in alto.
Emidio Mansi, grande incredibile comunicatore, responsabile della Garofalo, noto marchio campano di pasta, spinto da una irrefrenabile passione per il suo lavoro e dall’intelligenza che da sempre contraddistingue il popolo napoletano, ha pensato di unire le sue, le nostre emozioni e motivazioni in una grande sinergia… per un progetto che vedrà la luce a breve e che, quindi, a breve sarà reso noto.

E’ stato organizzato un incontro in un posto meraviglioso della penisola sorrentina, dove tutto ha funzionato come un orologio milanese (!!!) grazie alla bravura di Giorgio, Flavia e Piero, e li, tra abbracci e incontri di blogger, buon cibo e grande professionalità tutta intorno, ci è stato presentato questo nuovo progetto che si è arricchito ‘in fieri’ da un brainstorming accesissimo, di nuove idee, innestate sull’idea principale.

Molto interessante la visita al pastificio, dal grande impatto emotivo, per il profumo VERO di semola che ci circondava. Ed è stato bello anche infarinarsi durante il percorso perché era inevitabile toccare, avvicinarsi, sfiorare le pareti di tutto lo stabilimento, le macchine e, ovviamente anche la pasta. 
Il processo di produzione che si immagina complicato è invece semplicissimo e l’incredibile tecnologia utilizzata permette di portare in giro per il mondo il risultato di un antico affascinante mestiere che porta alto, anzi altissimo, il nome del prodotto italiano più importante all’estero: la pasta.
Ed è proprio dalla consapevolezza e dall’orgoglio di essere i creatori di questo prodotto meraviglioso, nasce la voglia di far conoscere tutti gli altri prodotti italiani che ci rendono eccellenti nel settore gastronomico nel mondo, pur mantenendo intatte caratteristiche locali che non conoscono (e non potrebbero!!!) globalizzazioni.
E qui mi fermo.

In seguito daremo tutte le informazioni necessarie per capire meglio il progetto che Garofalo, con alcuni scelti esponenti del mondo blogger, quindi NOI….. GENTE DEL FUD, porteremo in giro per il mondo.
A presto

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10 giugno 2011

Passeggiata in Terronia


Ci sono un sacco di cose che mi fanno inc... arrabbiare scusate.
Soprattutto quando vedo la televisione, quando leggo i giornali e quando leggo le notizie sul web.
L'ultima notizia che mi ha fatto sorridere con aria di sufficienza prima, e subito dopo mi ha fatto imbufalire, è stata l'affermazione della miss verdolina leghista, secondo la quale non devono assolutamente partecipare candidate TERRONE al concorso.
Avete presente un vulcano con tappo che vuole proprio esplodere? Bè, devo dire (e chi mi conosce lo sa) che sarei stata mooooooolto contenta di poter essere li al momento di quell'annuncio.
Penso che avrei reso memorabile quel giorno.
Chi mi conosce sa che una volta, in previsione di un mio trasferimento al nord, in zona verde, durante il boom della Lega e della Pivetti che con capello riccio e taglio carrè e faccia incazzata andava per programmi in tv e ne diceva di cose perfide.... non l'intellettuale chicvestita di oggi...... bè insomma dicevo che, sapendo di andare in zona di guerra, mi dissi 'e guerra sia', e mi stavo organizzando per stampare magliette con su scritto 'Southern pride' dietro e per gli ignoranti verdi che sicuramente non parlavano inglese 'ORGOGLIO TERRONE'  sul davanti, che si nota di più.
Poi, buon per loro, e forse anche per me, saltò il trasferimento.

Bene, perchè ho fatto questa premessa?
Perchè oggi guardando il mio pranzo veloce e fresco, mi son resa conto che c'erano delle cose semplici, buone e che esistono solo qui, almeno gli originali.... perchè le copie ci sono ovunque..
E allora ho fatto foto qua e là, senza impegno, senza ricetta, solo per farvele vedere e sperare di farvi sentire la sensazione di freschezza e morbidezza e croccantezza  che ho provato io.....

Eccovi quindi i 'ciangiùff', barattieri o cocomeri come li chiamiamo noi. Forma di meloncino, sapore più leggero e fresco del cetriolo. Quando un meloncino non sa di niente noi diciamo che è 'com nù c-co-mr'.
Quando un cocomero è dolce diciamo che è 'com nù m-lòn'.
Qui, in Terronia, si mangia per accompagnare tutto il pasto, ma in particolare i primi con sugo, come cavatelli integrali con cacioricotta, bucatini e fagiolini, ecc....
E se ne possono mangiare tanti, non sono indigesti e sono fortemente dissetanti.

Poi ci sono i fioroni, che NON sono i fichi, ma la prima fioritura che lo stesso albero fa a giugno.... poi ad agosto settembre fa i fichi....
E i fioroni sono come .... fichi acquosi, freschi, ciccioni, poco zuccherini e dissetanti e morbidi...

Vogliamo parlare delle Burratine?, involucro di pasta di mozzarella che contiene pasta di mozzarella e panna e burro..... una cosa divina....
Ovviamente noi, QUI, avendo i caseifici a 500 metri di distanza da casa, le compriamo e le mangiamo solo se sono di giornata e  sdegnamo quelle del giorno prima.... c'è chi può....

E i taralli li volete? Ma non quelli delle buste da 200 g. dei supermercati...... ma quelli che arrivano ogni giorno nel negozio di sotto e che sono freschissimi e croccanti e 'sprizzilend', cioè friabili....

Ecco, vi ho fatto fare una passeggiata in Terronia, terra amata e infuocata soprattutto nel mio cuore.....
E dicessero pure che sono attaccata al trullo, ma io qui ci sto benissimo..... e quando vengono qui quelli verdi, quelli gialli, quelli di tutti i colori insomma, si trovano benissimo anche loro.... sempre.
E sono i benvenuti ... sempre.
Alla prossima....
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8 giugno 2011

La strada dell'indulgenza è lastricata di marmellata di ciliegie.


La strada per l'indulgenza è lastricata di marmellata di ciliege.
Ho accuratamente evitato di scrivere ieri il post su quello che sto facendo, altrimenti ne sarebbe venuto fuori un insieme di parolacce, di sbuffi, di battutacce sulle ciliegie e sui noccioli e sui piccioli, che già da sole come parole, si prestano....
Già la Pippi mi chiama 'la mia Marmellataia preferita', e mi sfotte, sapendo che io di pazienza ne ho non poca, ma POCHISSIMA in questi lavori manuali.
Basti pensare che ieri ho diligentemente separato le ciliegie in frutto, nocciolo, picciolo e vermetto.
E si anche vermetto, bianco e non rosa chissà perchè visto che mangia ciliegia, mah!.
Avevo davanti a me una 'sparatoria' di 5 coppe. Una per le ciliegie già lavate, una per i frutti denocciolati che diventeranno marmellata, li mor....cci loro, una per i noccioli che diventeranno cuscino per la cervicale, e che speriamo che funzioni, una per i piccioli che diventeranno liquore o alleneranno lingue ballerine, e una per i vermetti affezionati che, dato che noi le vogliamo biologicissime le ciliegie, non le 'pompiamo' manco con le cose consentite e quindi, ogni tanto si trova il vermetto della ciliegia, cicciottello, soddisfatto e addormentato proprio nella conchetta che fa il nocciolo. 
Lui è davvero affezionato e lo devi staccare prima dalla sua culla e poi, visto che si affeziona subito al tuo dito, anche dal dito.... e così ti devi dotare di coppetta di acqua fresca dove, AD OGNI CILIEGIA, immergi il dito per far annegare il vermetto ciccione, che finalmente affonda, e vorrei vedere, con tutta la ciliegia che si è mangiato... poi dicono a me, che io non affondo nemmeno (anche perchè le balene galleggiano.... sarà il grasso? boh!)
Dicevo... e fate questo servizio per 10 CHILI  di meravigliose ciliegie nere e grosse e mature che prima le guardi con ammirazione e vanto, visto che sono tue, e poi cominci ad odiarle, e vedi ciliegie ovunque.....

E poi quando la marmellata è pronta per essere imbarattolata, apri il frigo e ti accorgi che le albicocche ti stanno guardando con le lacrime agli occhi e allora le prendi e le spezzetti e le fai a marmellata pure quelle, tanto per non sentire che le ciliegie si e le albicocche no....

E fai bollire quintali di barattoli e ti scotti le mani, e imbarattoli tutto per benino e aspetti il giorno dopo per fare il bagno maria, sennò chi se la sente la mamma, che non lo capisce il metodo del barattolo capovolto e non si fida....
E quando ti sembra che il peggio sia passato ti ritrovi la miriade dei barattoli da sistemare .... dove? nel ripostiglio che aspettava proprio questo momento per farti notare che non c'è più posto da secoli e ..... ti tocca svuotare il ripostigliooooooooooooo......
e ora sono qui, in pausa (da lavoro non da meno...) per evitare di avere una crisi di nervi... perchè devo finire eh? e si, devo finire entro domani, costi quel che costi, anche la notte.
E giusto per far capire la foto.... PRIMA della marmellata di ciliegie e di albicocche, ci son state anche ... le fragoline per il fragolino e i peperoni sott'olio che abbondavano e si devono recuperare, e a meno che non ti vuoi fare la peperonata anche a colazione, ti tocca, da brava massaia, metterle da qualche parte sott'olio.

Ma giuro, giuro che appena finisco vado in un centro benessere e faccio 10 ore di massaggi dalla punta dei capelli alla punta dei piedi. Da punta a punta insomma, passando da tutte le colline, taaaaaaaaaante, del percorso.
Bene ritorno alla punizione divina del ripostiglio.
Alla prossima.
Ah dimenticavo .... la ricetta della marmellata di ciliegie la trovate qui.

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7 giugno 2011

Marmellata di fragoline selvatiche, mele e zenzero


Dopo una lunghissima vacanza tra mare e campagna, per un istante ho pensato che l'idillio con la vita solitaria del mio luogo di pace si fosse rotto...
E si perchè ad un certo punto avevo voglia di gente, di movimento umano intorno a me, di cinema, di 'civiltà' messa apposta tra virgolette perchè mi viene da ridere quando penso al significato che si attribuisce a questa parola.
E siamo andati al cinema. Ho scelto 'Tree of life' perchè non avevo bisogno di cosette leggere, ma volevo continuare a pensare, ad immergermi in un tipo differente di magia.
E infatti così è stato. Film bellissimo, che ti da tanto, che ti costringe a pensare, a riflettere sul senso della vita.
Alla strada che noi scegliamo per definire la vita. 
Insomma una cosa impegnativa da ascoltare e vedere in totale libertà di pensiero e di pregiudizio.
I dialoghi, anzi i monologhi, sono sussurrati, per riprodurre il suono dei pensieri. Così come i pensieri, a flash, sono le immagini.
Ma splendide, come solo la fantasia umana riesce a creare.
Non è un film che si può spiegare.... bisogna solo guardarlo e sentirlo.
Io lo consiglierei a chi ha voglia di pensare.
L'unica nota stonata: prima uno accanto a me che si è addormentato dopo 10 minuti di film e ha cominciato a respirare in modo rumoroso..... mi son spostata..... accanto a due distinti signori che..... hanno commentato come piccioncini (!?!?!?!?!) le scene, per tutta la durata del film. E io li ho cominciato ad odiare la gente, ma solo quella maleducata e ignorante, nel sento che ignora come ci si comporta a cinema.
E son ritornata poi in campagna a riprendere il mio contatto con la natura, a fare marmellate.
Ma il prossimo film sarà uno tipo ... I Pirati dei Caraibi....

Marmellata di fragoline selvatiche, mele e zenzero.

- 1 kg di fragoline
- 2 mele
- 300 g di zucchero
- zenzero fresco

In un tegame di acciaio versare le fragoline, le mele tagliate a fettine sottili e lo zucchero. Mescolare e mettere a cuocere a fuoco medio. Far cuocere per un paio d'ore circa, schiumando di tanto in tanto.
Verso la fine, quando manca poco per spegnere, grattuggiare lo zenzero fresco, in quantità sufficienti per soddisfare il proprio gusto. Mescolare. Portare a conclusione la cottura, facendo la prova goccia sul piatto e versare nei vasetti precedentemente sterilizzati.
Chiudere e per essere sicuri che si conservi bene, fare un bagno maria ai barattoli.




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2 giugno 2011

tortini di albicocca


Come riempire una giornata di cose rilassanti che cancellano lo stress ti riconciliano con il tuo ritmo vero e interiore.....
Innanzitutto cercare di riaddormentarsi anche se ti sei svegliata alla 6,30 come tutti i giorni, perchè la sveglia interna ormai è sincronizzata a quell'ora li...
E ci riesci, si si che ci riesci, anzi riprendi il più giusto dei sonni, dopo aver controllato mentalmente che tutti i tuoi pensieri sono al sicuro...e riesci anche a sognare..
E ti risvegli dopo un'ora o due al suono dei rumori della gente che ti abita intorno e delle macchine per strada, di chi insomma ha già fatto 'mezza giornata di lavoro'.
E con gesti da bradipo ti dirigi verso la cucina e non dici nemmeno buongiorno, ma fai cenno con la mano e se ce  la fai anche con la testa.
Prima del caffè non si può comunicare.
Quindi caffè, controllo posta, secondo caffè, riprendi i contatti con il mondo. E cominci a pianificare cose molto piacevoli, carezze per il tuo cuore, durante l'arco di tutta la giornata.
Preparo un impasto veloce e mi faccio dei tortini con le albicocche dolci e mature che ho visto in frigo.
Doccia, borsone con costume e asciugamani.
Salto al mare. Non me ne frega niente dell'orologio, e non fa niente se arriveremo alle 2, e se chiederemo qualcosa da mangiare al volo alle 3. E dormirò sulla spiaggia, e leggerò un libro, e non parlerò per niente, e mi riempirò solo di dolce far niente. Manco la passeggiata farò. Scaverò sdraiandomi nella sabbia un posto comodo dove restarci finchè vorrò. Ci portiamo la chitarra e la felpa e li rimarremo finchè il buio ci costringerà a tornare.
Ecco.
Ci rivediamo dopo il we..
La ricetta dei tortini in realtà è la stessa della mia torta croccante di albicocche che trovate qui.....
solo che dovete riempire i pirottini con 'saccapposc'....
Diciamo che le dosi le trovate li e qui vi lascio un promemoria silenzioso...





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