30 settembre 2010

Pane, panna e zucchero


C'era un tempo in cui si sentivano solo risate e allegria dalla bocca dei bimbi. Che potevano, d'estate, alzarsi con comodo la mattina, perchè ormai non c'era più la scuola, ma non vedevano invece l'ora di iniziare a correre nei campi.
E i bimbi che assorbivano dentro di se, inconsapevoli, solo le cose belle, perchè quelle cattive non le conoscevano e non pensavano nemmeno che esistessero.
Loro avevano solo la mamma, la zia, la grande nonna... insomma tre mamme in tutto, che lasciavano al loro tempo, il regalo del tempo stesso, da riempire come uno scrigno, di giochi, racconti, filastrocche, canti, imitazioni e recite inventate, e poi di gelati al limone e spumoni con i canditi, e ancora carezze e amore infinito.
E al tramonto, al momento in cui il fattore iniziava il rito della mungitura i bimbi erano li con la loro tazza grande da riempire con il latte appena munto, che faceva la schiuma ed era ancora caldo di mucca.
Era il tempo in cui non si pensava ai microbi, alle malattie, alle infezioni... si pensava solo a quant'era buono quella tazza di latte caldo e a quello che avrebbero mangiato subito dopo.
E si, perchè la nonna, donna meravigliosa, che sapeva inventare magie dal nulla, subito dopo aver bollito il latte, raccoglieva con un mestolo forato la panna che si formava in superficie e, ancora calda, la posava su una bella fetta di pane. E cospargeva il tutto di zucchero, tanto zucchero e lo dava ai bimbi.

Oggi avevo voglia di tutto questo.... ed è stato bello tornare con la mente e con la mia 'fetta di pane con panna e zucchero', tra le braccia della mia nonna.


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27 commenti

  1. Condivido,anch'io vorrei svegliarmi piu' tardi e trovare tutto questo ad aspettarmi,che bei tempi.
    Buonanotte,Lisa.

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  2. Mentre leggevo mi vedevo correre sull'aia da noi in Abruzzo, le voci della nonna e delle zie in sottofondo. Il bagno nel catino in mezzo all'aia insieme alle cuginette e poi tutti a prendere la merenda. Che da noi era pane e olio. A volte la zia scendeva nell'orto a prendere un pomodoro e lo strofinava sopra al pane.
    Da anni quell'aia ha fatto spazio alla televisione e ai videogiochi.
    Grazie per questo pensiero.

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  3. Che meravigliosi ricordi hai fatto affiorare in me.... la mia merenda a volte era fatta solo di pane bagnato d'acqua e cosparso di zucchero... e quant altri meravigliosi ricordi... il gioco delle biglie, il salto con la corda, bandiera.... dove sono finite tutte quelle magie? Perchè sono state tolte ai bimbi di oggi?
    Grazie per avermi riportata indietro nel tempo in quel magico mondo.. Buona giornata.

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  4. il mio pane era di burro e zucchero, non dalle mani di nonna ma, di mamma che nonostante il da fare aveva sempre un sorriso. hanno perso tanto i bimbi di oggi. hanno perso lo spazio del tempo dentro. grazie anna.

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  5. :-) mia nonna non faceva la panna ma, il ricordo del latte appena munto (senza il pensiero dei microbi e con tanto buon gusto) accompagna piacevolmente anche i miei ricordi di bambina...una curiosità: ma che panna hai messo oggi sul tuo pane insieme allo zucchero? :-) a presto!

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  6. La mia nonna invece...mi inumidiva una fetta di pane, ci metteva lo zucchero e il cacao....
    Io andavo a nozze!
    Lei la chiamava la merenda dei poverelli..per me invece era da Re.
    Un abbraccio e grazie per le emozioni che sai trasmettere

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  7. @ è bellissimo scoprire che questo dolc ricordo appartiene non solo al mio passato ma a un periodo felice della vita di tutte noi. C'è da riflettere su quanto poco basti per imprimere nella mente di un bambino una sensazione di felicità: solo una fetta di pane con lo zucchero.
    Cara Anna, ho da poco scoperto una latteria aperta nel mio paese aperta da un'azienda agricola che vende solo prodotti fatti da loro. Tra le altre cose ho trovato anche il latte 'da bollire' nell'erogatore frigo, che arriva ogni mattina alle 10. E solo con questo latte son riuscita ad ottenere la 'panna'. Certo non ha più il sapore della scoperta di una volta, ma è bastato per farmi riaffiorare i miei ricordi.

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  8. Anna, smettila di farmi piangere!!!
    Possibile che riesci a svegliare in me ricordi che chissà dove avevo sepolto ma c'erano ancora!!!
    Le scampagnate verso Castel del Monte e la sosta alla fattoria per bere il latte appena munto!!
    Ma che microbi! E chi ci pensava.
    e po a casa quel latte appena bollito con la panna da rubare!!!!
    Pensa che connubio...ti ricordi?
    E' vero, eravamo piene solo di giochi e carezze....
    Peccato non aver potuto riprendere e fotografare quei nostri giorni di spensierati bambini !!!
    Ma tu...non è che ti stai troppo facendo prendere dalla malinconia?
    Guarda che c'è qui Annaferna che ci è già passata...quando vuoi sono qui *_^
    buona giornata dolcissima mamma

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  9. Panna e zucchero mi manca! Però le nostre merende erano assolutamente genuine, una fetta di pane con marmellata fatta in casa, oppure una fetta di ciambellone di mamma...le merendine quasi non esistevano, tutt'al più un pezzo di pizza bianca, ma che meraviglia...

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  10. da noi era burro e zucchero..un vero premio....una volta ogni tanto come regalo per rendere tutto speciale....ora i bambini non sanno tante cose....ed è un peccato....mannaggia

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  11. Ma sai che anch'io ho un ricordo d'infanzia legato alla nonna ed alla panna?Mio nonno lavorava in un'azienda agricola e, ogni sera, portava a casa il latte fresco appena munto.La nonna scremava il latte e montava quella panna sublime..Poi la dava a noi nipotine golose cospargendola dizucchero ed un po' di cacao a volte...I bambini di adesso non si rendono conto di quel che hanno perso!

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  12. Che nostalgia!!!
    Io ricordo anche le merende di mia nonna.
    Bellissimo post

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  13. oh Anna!! ..... le merende in compagnia di nonna sono tra i ricordi più vivi e 'profumati' per me, non posso dimenticare quel senso di immensa felicità racchiuso in così 'poche e semplici' cose!
    grazie Anna per tutti questi doni che ci fai!
    un bacio
    Pippi

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  14. cara anna, hai fatto proprio bene a coccolarti così....è vero a volte sentiamo il bisogno che qualcuno faccia per noi quello che di solito noi facciamo per i nostri figli...basta così poco, un po' di dolcezza..e allora visto che ci è difficile spiegarlo in quel preciso momento ...possiamo farlo noi per la piccola bimba che vive in noi...
    amo in te quel far riaffiorare dalle piccole cose quotidiane...pensieri liberi in altri spazi del cuore e della mente....grazie

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  15. Che bello leggere di queste merende d'antan!
    La mia? altra nazione altri usi, ma non così diversi...pane e burro salato...che nostalgia!
    un bacio!

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  16. la mia merenda delle vacanze, dopo il bagno in piscina, esausti al sole, era pane acqua e zucchero o pane, olio, sale e pomodoro!...
    che bei ricordi...
    grazie, il tuo post è bellissimo...

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  17. si mi ricordo anche io, non per esperienza diretta ma perchè raccontatao dalla mamma.rimpiango anche io dei tempi in cui non penseremmo solo a microbi, infezioni, cibo contaminato e tutto il resto, sarebbe tutto più bello e gustoso!

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  18. Già di mio non sono un cuore duro, poi ti ci metti pure tu, a regalarmi cose così belle che mi fanno correre brividi lunghissimi... Annina, tu sei Magia allo stato puro! Le nonne rimangono nei cuori sempre e comunque, sapessi quante volte io penso alla mia, che era più un generale che una cara vechina, ma che davanti ai nipoti riusciva a mettere via la scorza e apriva il cuore. Anna, grazie grazie grazie. Scrivici sempre, per sempre

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  19. Un tuffo nel passato stupendo!...in tempi di in cui vorrei poter vivere tutt'ora ad esser sincera!!!... anche se io una nonna non l'ho mai avuta... e questa fetta non l'ho mai provata... ma proverò... sa di semplicità, bontà, sicurezza!

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  20. che bello è vero...!
    io però non avevo pane panna e zucchero, ma solo pane acqua e zucchero... delizioso!
    buon weekend

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  21. Che bei ricordi e che dolcezza nel tuo scrivere.
    Peccato che i bambini di oggi abbiano poco spazio per tanta bellezza così semplice e genuina.

    A presto,
    Elisa

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  22. Il signor Michele, papà della mia cara amica, quando eravamo piccole dopo i nostri pomeriggi giocosi ci faceva trovare una bella fetta di pane pugliese con il pomodoro...sono passati 40 anni,ma quel gesto amorevole, volendo guardare più materno che paterno, è ancora vivo come una nutriente carezza...le tante bruschette incontrate poi negli anni sono state anche buone ma nessuna mai è stata all'altezza di quelle fatte dalle amorevoli mani del signor Michele...mentre scrivo sorrido, perchè questo mi evoca: un sorriso.Ciao Anna e ancora grazie per gli argomenti trattati, sono occasione per fermarci e pensare...questo mondo corre troppo e spesso si dimentica di pensare. buona domenica. ann....a.

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  23. post stupendo, che mi porta dolcemente indietro nel tempo.. io non ho mai mangiato il pane con lo zucchero e la panna, ma il sapore delle cose della nonna è sempre vivo! ti aggiungo subitissimo ai preferiti a presto

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  24. Non ho mai avuto una nonna che scremava il latte appena munto né una zia che custodiva le memorie del suo tempo... Ma il tuo post mi ha commosso perché mi ha fatto ricordare di un passato lontano (20 anni, cari miei, nella vita di una persona sono un'immensità), di giorni assolati primaverili o autunnali in cui la mia merenda era pane, burro e zucchero o pane, olio e sale e di cui ricordo ancora il palpitare della natura nel bosco cespuglioso che ho sotto casa, nel giardino assolato, nel mare odoroso all'orizzonte...
    Grazie per il memento. Un abbraccio

    Giulia

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  25. @ x tutte... sono appena rientrata da un viaggio, e scoprire tutti i vostri commenti è stato un piacere immenso. Ma la cosa che mi ha sopresa è stato... scoprire i ricordi di un passato comune.
    Quindi ogni tempo porta via con se, oltre ai nostri ricordi, anche le ricette nate dalle abitudini (o necessità) del momento.
    E' come appartenere ad un posto che ormai non c'è più, ma di cui, come qui si è visto, ognuno si è portato un pezzo nel cuore.
    Grazie a tutte....
    Anna

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  26. GRAZIE a te ...per avermi fatto rivivere per un attimo il calore delle mie estati in campagna, dalla nonna....e dopo tante scorribande per campi ed orti mi ritrovo seduta sullo sgabellino di legno, nella stalla, ad "aspettare" la mia fetta di pane e panna !!!!!! E poi il gioco di chi aveva i baffi bianchi più grandi!!!!Certe coccole aiutano a "ritrovarsi".
    Tanti SMILE
    Lucy

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  27. ciao Anna, ero a spasso per i blog quando ho visto, affacciata a una finestra una bella ricciolina. Mi sono incuriosita e ho visitato le stanze del tuo regno:il profumo delle tue parole,la luce e i colori che hai catturato in cucina e fuori, hanno un apporto più calorico di qualsiasi torta, nutrono l'anima. Ti seguo volentieri.

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