30 settembre 2010

Pane, panna e zucchero


C'era un tempo in cui si sentivano solo risate e allegria dalla bocca dei bimbi. Che potevano, d'estate, alzarsi con comodo la mattina, perchè ormai non c'era più la scuola, ma non vedevano invece l'ora di iniziare a correre nei campi.
E i bimbi che assorbivano dentro di se, inconsapevoli, solo le cose belle, perchè quelle cattive non le conoscevano e non pensavano nemmeno che esistessero.
Loro avevano solo la mamma, la zia, la grande nonna... insomma tre mamme in tutto, che lasciavano al loro tempo, il regalo del tempo stesso, da riempire come uno scrigno, di giochi, racconti, filastrocche, canti, imitazioni e recite inventate, e poi di gelati al limone e spumoni con i canditi, e ancora carezze e amore infinito.
E al tramonto, al momento in cui il fattore iniziava il rito della mungitura i bimbi erano li con la loro tazza grande da riempire con il latte appena munto, che faceva la schiuma ed era ancora caldo di mucca.
Era il tempo in cui non si pensava ai microbi, alle malattie, alle infezioni... si pensava solo a quant'era buono quella tazza di latte caldo e a quello che avrebbero mangiato subito dopo.
E si, perchè la nonna, donna meravigliosa, che sapeva inventare magie dal nulla, subito dopo aver bollito il latte, raccoglieva con un mestolo forato la panna che si formava in superficie e, ancora calda, la posava su una bella fetta di pane. E cospargeva il tutto di zucchero, tanto zucchero e lo dava ai bimbi.

Oggi avevo voglia di tutto questo.... ed è stato bello tornare con la mente e con la mia 'fetta di pane con panna e zucchero', tra le braccia della mia nonna.


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29 settembre 2010

Cornaletti sottolio


Arriva un momento in cui sembra di essere su un binario morto.
A corto di argomenti, o meglio stanchi degli stessi argomenti.
Avete voglia di cambiare tutto, dall'impostazione grafica del vostro blog, allo stile di vita che in un certo senso vi impone il blog stesso. Perchè la mente va sempre li, al post da scrivere, al piatto particolare da preparare, alla foto da fare al momento in cui c'è la luce migliore, ai commenti da lasciare, ecc.......
E finisce che ti senti in crisi perchè parli dei tuoi sentimenti e ti dicono 'non riesco a leggere perchè mi sembra di entrare in una sfera troppo privata, ma tu come fai ad avere il coraggio di scrivere queste cose così intime?', E finisce che hai voglia di cucinare solo spaghetti e basta.
E di parlare solo delle sciocchezze che ti capitano fuori e non dentro.
E finisce che vedi le tue foto sempre tutte uguali. E cambi la musica, e cambi l'header, e cambi i colori.
E finisce che senti di fare sempre le stesse cose.
Sarà un momento? passerà? speriamo ... 
Consolatemi e ditemi se anche a voi capita, 
Nel frattempo posto l'ultima foto che ho fatto ieri e relativa ricetta.
Avere un cesto alla settimana pieno di cornaletti ( o friggitelli), non è semplice da gestire.
Dopo averli mangiati fritti, con la pasta, crudi in insalata, il resto li ho messi sott'olio.
Così.



Cornaletti  sottolio

- Cornaletti
- sale grosso
- aceto di mele
- aglio
- menta


Private i cornaletti dei loro semi. Tagliateli in due (come vi pare in senso della lunghezza o della larghezza) e metteli in un coppa. aggiungete abbondante sale grosso, girate e rigirate e lasciate riposare per un paio d'ore.
Sciacquateli con vino bianco e copriteli con aceto di mele (io lo preferisco all'aceto bianco normale perchè secondo me quest'ultimo è troppo forte). Lasciar riposare per 2-3 ore.
Scolate benissimo tutto l'aceto e sistemare i cornaletti in un barattolo di vetro precedentemente sterilizzato in acqua bollente, alternandoli con aglio e menta (a piacere potete aggiungere anche del peperoncino piccante).
Coprire con olio extravergine di oliva.
Mangiarli presto perchè tendono ad ammorbidirsi o ad impregnarsi troppo di olio.
Il miglio modo di mangiarli è tra due fette di pane fresco, con fette di pomodoro.
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27 settembre 2010

Tiramisù


Il figlio maggiore è ormai sulla sua strada che, spero, lo porterà verso le mete del suo cuore. 
E' difficile spezzare il legame quotidiano che lega una madre a suo figlio. Un legame fatto dalle mille sensazioni di cuori che palpitano, di occhi che seguono ogni loro movimento, di orecchie allenate ad ascoltare i rumori di tutta la casa per sapere dov'è, cosa fa, se va tutto bene, fin da quando nascono. E braccia che accolgono, soccorrono, confortano, trattengono, e a malincuore lasciano andare. E labbra che stampano mille baci e non ne hanno mai abbastanza e che sussurrano parole che speri restino impresse nella loro mente. E mani che accarezzano, ammoniscono, aiutano, insegnano e creano per loro. E l'attenzione che nasce con loro e non muore mai anche quando vanno via. Il pensiero di una madre è costante, vigile, onnipresente.
A detta loro anche troppo. In effetti è vero.
Ma il vuoto che lasciano è pari allo spazio che loro stessi riempiono con le loro parole e i loro movimenti e la roba lasciata in giro e gli abbracci veloci e profondi nel corridoio di casa, o mentre prepari il loro dolce preferito. Quindi immenso...
Prima che partisse avevo cominciato a scrivere due libri, per la sua 'sopravvivenza' (uno per la gestione della casa e uno di ricette)... pensando che continuare a ronzargli nelle orecchie i miei soliti suggerimenti, insegnamenti, consigli ecc.. sarebbe stato utile.
Mi sono immedesimata nella sua situazione e ho capito che tutto ciò sarebbe stata solo una immensa rottura di p.... come un ronzio di zanzara fastidiosa che non smette di girarci intorno. E così ho desistito. 
Sicura però che un giorno mi avrebbe chiesto almeno una ricetta.
E ho fatto bene, perchè non solo mi sono accorta che i consigli sono stati già tutti assimilati e si è sentito perfettamente a suo agio nella sua nuova casa e poi perchè ieri è arrivata la prima richiesta. 
'Mamma, per favore puoi preparare e fotografare il procedimento per il Tiramisù?'....
E anche se il web ne ha fin sopra i capelli di Tiramisù fotografati e preparati nello stesso modo, io non potevo sottrarmi al richiamo di mio figlio.
Quindi .... abbiate pazienza, ma a volte d'ora in poi, a gentile richiesta filiale troverete i piatti che son banali e facili per noi mamme, ma che sono un territorio inesplorato per i nostri figli neo 'indipendenti'.
In fondo ci sarà pure una soddisfazione ad avere una mamma foodblogger no?



Tiramisù

- 400 g di savoiardi (una confezione intera)
- 4 uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 400 g di mascarpone
- circa 8 tazze di caffè
- cacao amaro in polvere

Il procedimento è fotografato e riassunto qui di seguito.




 

Per ulteriori informazioni o chiarimenti.... chiamare la mamma.
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25 settembre 2010

Luce d'autunno


Che bella la giornata appena trascorsa....
Si parlava di LUCE. Un pò per prendere in giro me e una mia amica 'di foto', un pò perchè abbiamo notato che con tanta puntualità, in coincidenza dell'inizio della nuova stagione, la luce è cambiata.
E illumina di un colore nuovo tutto quello che è intorno a noi.
Oggi pioveva, ma dopo una mattinata dedicata a noi stessi, in compagnia di amici cari, la luce che avevamo dentro di noi, brillante e piena di serenità, ci ha fatto decidere di andare a mangiare al mare.
Non per nostalgia di un'estate che ci sta salutando, ma per amore per un mare che sa regalare colori, profumi ed emozioni anche con la pioggia.
Infatti pioveva, ma la bellezza di un mare dai colori cangianti, che passava dal grigio al verde al blu, con un'aria ancora morbida che ti avvolge come un'ultima carezza prima di lasciare posto al freddo che verrà..... sono stati un balsamo per chi riesce a vedere la bellezza ovunque solo perchè se la porta dentro.
E' proprio vero che la bellezza sta negli occhi di chi guarda. E vive come un dono l'allegria di una gita decisa all'improvviso, lo stupore per un libro ricevuto in regalo, che vale doppio, triplo, perchè comprato solo perchè chi lo ha visto ha pensato a te . E la compagnia dei nostri figli che sbuffando son venuti con noi e che poi ne hanno goduto e ci hanno evitato il pensiero costante del 'dove saranno?', perchè erano sereni accanto a  noi.
Oggi avrei fotografato tutto, perchè tutto brillava di una luce speciale. Vi lascio solo un assaggio e spero che vi arrivi un pò della luce che oggi era in noi.


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23 settembre 2010

Vacanze con la Pippi

Rieccomi qui.
E' appena finita l'estate che mi ha regalato una settimana di sole e sorprese deliziose.
7 giorni di mare, campagna, puntatite turistiche, cibo buono, tante risate, tante parole e tantissime foto, e tutto questo vissuto in compagnia della Pippi.
Il blog mi ha fatto tanti regali, ma questo è assolutamente il più grande che poteva farmi.
Sono strani i rapporti che qui nascono, e son basati prevalentemente su parole e interessi comuni.
E di incontri ce ne son tanti e ovunque, tutti con gridolini di gioia, con sorprese e anche con delusioni.
Ma spesso durano il tempo di un incontro. Perchè magari lo scambio di sguardi cancella l'idea che ci si fa della blogger con cui si scambiano commenti e impressioni.
Ebbene con la Pippi non è andata così.
Con lei c'è stata subito ARMONIA. Di sguardi, di pensieri, di risate e confidenze.
E lei lentamente, con i suoi modi delicati, con la sua voce quasi sussurrata e i suoi occhi sempre sorridenti, pronta com'è a scoprire e accogliere come un tesoro tutto quello che non conosce, è un balsamo per l'anima.
Lei si muove intorno con leggerezza, si stupisce continuamente, si spaventa ed esclama 'o dio dio dio' un pò per tante cose, perde l'equilibrio nel mio ascensore e ride da sola, assaggia i nostri sapori e si lascia attraversare fino dentro dalla luce della mia terra e gode di tutto ciò. E io con lei.
E passeggiamo e parliamo e ridiamo e piangiamo anche, ma sempre insieme.
E ora lei è una delle donne che rendono ancora più ricca e bella la mia vita.
Non posso scrivere qui tutto il mondo di parole che vorrei dirle, oltre a quello che già abbiamo detto.
Ma posso regalare a chi passerà di qui solo un mare di foto tratto dall'oceano di quelle che abbiamo fatto insieme, Il nostro album di questa meravigliosa vacanza di fine estate.
Alla prossima, cara Pippi, che poi non è così lontana.........
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11 settembre 2010

Muffin con gocce di cioccolato fondente

Ancora una volta torna il tema della stazione. 
Ecco casa mia in questo momento sembra proprio questo, una stazione ferroviaria, piena di gente indaffarata, che arriva, che parte, che si ferma per un pò ad aspettare, con le facce ansiose, con i cuori pieni di speranze, con i lacrimoni agli occhi, con la gioia di un arrivo e lo sguardo che cerca.
E in giro trovi valige del viaggio appena concluso, del viaggio che inizia domani, di quello che continua dopodomani. C'è un'altra valigia in arrivo, mercoledì.....
E la mente e il cuore sono combattuti tra tristezza e felicità e speranze.
E per questo che accolgo con gratidudine la pioggia che cade.
Perchè mi da la possibilità di stare a casa, e mi costringe a fermarmi, dietro i vetri della finestra, a pensare con calma e mettere ordine nel mio cuore che batte a mille.
In momenti come questi bisogna pensare positivo, preparare cose dolci, cariche di tanto cioccolato, calde, profumate e mangiarsele tutte, perchè non è il momento di pensare alle diete e alle cretinate di tutti i giorni.
E allora il mio forno ha sfornato torte di mele e muffin al cioccolato, in continuazione. Ho riempito la casa di figli e nipoti e in allegria abbiamo spazzolato tutto.
E son rimaste solo briciole, profumi sparsi nella casa e lacrime di cioccolato.


Muffin con gocce di cioccolato fondente

- 210 g di farina
- 40 g di cacao
- 150 g di zucchero

- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- 1 baccello di vaniglia
- 1 uovo
- 250 g di burro
- 250 g di latte
- 1 pizzico di sale
- 150 di gocce di cioccolato fondente

Mescolare farina, zucchero, cacao e lievito, dopo averli setacciati per evitare grumi.
Aggiungere il pizzico di sale.
In un altro recipiente mescolare il burro fuso, il latte, l'uovo e i semini del baccello di vaniglia.
Aggiungere gli ingredienti liquidi a quelli solidi e amalgamarli senza lavorarli troppo.
Unire le gocce di cioccolato.
Versare l'impasto nei pirottini da muffin riempendoli per 3/4 e infornare a 180° per circa 20 minuti, o fino a quando si sarà spaccata la superficie come da foto.
Far raffreddare .... se ci riuscite....
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9 settembre 2010

Viaggio in treno.....

Immaginate di essere con me, accanto al finestrino di un treno che corre e che viaggia ormai da ore, regalandomi immagini con luci e colori diversi.
Io amo viaggiare in treno perchè mi permette di pensare, scrivere, osservare e ancora pensare. In questi ultimi giorni ho viaggiato molto, attraversando l'Italia in poco tempo da Milano a Roma a Massa a Parma a Bari. E tutto questo per i progetti temuti, desiderati, che piano piano si stanno realizzando. E quando saranno davvero avviati ne parleremo.
Per il momento volevo solo lasciare una traccia della mia presenza sul blog e della stanchezza che non mi permette di trovare del tempo per fermarmi e raccogliere le idee, così come ho fatto fino ad oggi.
Abbiate la pazienza di aspettare e il tempo dei racconti e delle cose buone tornerà. 
Durante questo viaggio ho scattato delle foto attraverso il finestrino che, stranamente, nonostante i vetri non proprio puliti, sono venute a mio avviso davvero belle.
Avrei voluto riprodurre anche il movimento e lo scorrere delle immagini davanti ai miei occhi, ma questo è quanto di meglio io sia riuscita a rendere.
A presto.
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