27 ottobre 2008

crostata di ricotta e marmellata di ciliege fatta in casa



Questo è il dolce che riesce a regalarmi dei momenti di intensa felicità. E' morbido, è cremoso, è dolce, è caldo, è buonissimo. E poi la marmellata è fatta da me con le ciliege della mia campagna.
Questa volta poche parole e molte foto. Anche queste fatte da me.
(... come dice la mia amica Antonella la prof!: decisamente autoreferenziale!!!)

Crostata di marmellata di ciliege e ricotta

(per la pasta frolla)
- 350 g. di farina
- 100 g. di zucchero
- 100 g. di burro
- 2 uova
- 1 pizzico di sale
- 1/2 busta di lievito vanigliato

(per il ripieno)
- marmellata di ciliege fatta in casa
- un limone biologico
- 500 g. circa di ricotta
- 3-4 cucchiai g. di zucchero
- 1 uovo

- zucchero a velo per il tocco finale
forno a 180°- 200°  per circa 30 minuti

In una ciotola versare la farina, il lievito e lo zucchero. Aggiungete un pizzico di sale, il burro morbido e le uova. Con la punta delle dita cominciate ad amalgamare il tutto formando delle briciole. Quindi continuate a lavorare con le mani fino a formare una palla morbida. Attenzione a non far riscaldare troppo la pasta. Formare un panetto e metterla a riposare in frigo per almeno mezz'ora. Quindi dividerla in due parti. Con una foderate la teglia di circa 25/28 cm di diametro.

Distribuire la marmellata di ciliege. Grattare la scorza di un limone.

In una ciotola lavorare con una frusta la ricotta, lo zucchero e l'uovo. Distribuirlo sulla marmellata.

Con l'altra metà della pasta frolla creare le strisce o utilizzare la griglia apposita.

Coprire la superficie della crostata. Infornare a 180°/200° secondo il proprio forno fino a doratura.

Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.













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Cicorielle in brodo vegetale o con le polpettine di carne



Ho racconti per tutte le donne della mia famiglia. Ho racconti per tutte le donne che conosco. Ogni storia è un racconto che merita di essere conosciuto. Ma qui ho ricordi che, attraverso i sapori di ricette antiche, ritornano e narrano.
Durante l'ultima guerra Domenichella, la mia nonna materna, aveva un marito un pò difficile e sei figlie femmine da crescere e a cui badare. Mille lavori umili ma onesti, mille espedienti in cucina, mille attenzioni per la più gracile delle figlie e tutta la forza e la pazienza di questo mondo per restare accanto ad un uomo. Una vita vissuta in mezzo a mille difficoltà. Venne il giorno in cui, in seguito alla perdita della propria mamma, fu messa di fronte ad una scelta in merito all'eredità: una casa più grande di quella in cui abitava o un pezzo di terra con un piccolo trullo. Lei rispose:'Quando vai in campagna non torni mai a mani vuote. Porti sempre a casa o due cicorie o un pò di frutta, ed io ho sei figlie da mantenere...'. E scelse la campagna.
Non c'è giorno che non ripensi a queste parole. Ogni volta che torno dalla mia campagna e porto a casa le mie erbe aromatiche, rosmarino, salvia origano e alloro, le cicorielle, nespole, melegranate. melecotogne, pere e cachi, penso alla mia dolce nonna Domenichella.

Cicorielle in brodo vegetale
- cicorielle selvatiche
- brodo vegetale (carota, sedano, cipolla, pomodoro, prezzemolo)
- olio extravergie di oliva
- parmigiano ( facoltativo)

Pulire benissimo le cicorielle, lavarle e lessarle in abbondante acqua.
Scolarle e aggiungere il brodo vegetale con qualche carota tagliata a cubetti.
Condire con un filo d'olio crudo.
A piacere aggiungere del parmigiano grattuggiato.

Questa invece è la variante più 'ricca'



Cicorielle in brodo vegetale con polpettine di carne
- cicorielle selvatiche
- brodo vegetale (sedano, cipolla, pomodoro, prezzemolo)
- polpettine preparate con carne macinata mista, poco pangrattato, formaggio Rodez, ova, aglio e prezzemolo)
- olio extravergie di oliva
- parmigiano ( facoltativo)

Pulire benissimo le cicorielle, lavarle e lessarle in abbondante acqua.
Preparare il brodo vegetale e, appena pronto, tuffare le polpettine crude e farle cuocere bene.
Versare il brodo caldo con le polpettine sulle cicorielle scolate.
A piacere aggiungere del parmigiano grattuggiato e un filo d'olio crudo.
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Vacanze romane



Sono appena rientrata da una vacanza romana. Il tempo è stato splendido e ho avuto tanto tempo da dedicare a questa bellissima città e a me. Roma ti sorprende ad ogni ora del giorno. E' meravigliosa all'alba, con tutte le sue promesse; in pieno sole e in pieno splendore; al tramonto con i suoi colori caldi che ti abbracciano; di notte con le sue strade piene di storia e di luci.
Ogni giornata è iniziata con cappuccino e brioche con uvetta, lettura del giornale per vedere le novità e per organizzare la passeggiata.
E' stata la settimana delle proteste e delle occupazioni delle scuole per il decreto Gelmini. E' stata la settimana d'inizio della Festa del Cinema con un fermento incredibile in tutta la città. E tutto questo ti faceva sentire 'al centro' degli eventi italiani.
Ma è stata anche la settimana dei pranzi in libreria, circondata da pile di libri da 'saggiare' prima di comprare e da persone che sono li per la stessa ragione:
immergersi completamente nelle parole e nella musica, quasi fosse, anzi lo è, un mondo a parte, dove entri da solo, ma ritrovi mille voci che, raccontando la propria storia, parlano delle tue emozioni e dei tuoi stessi pensieri.
C'è stato anche la serata magica a teatro con 'Filomena Marturano', con Lina Sastri e Luigi De Filippo. Cena e una lunga passeggiata in una calda serata romana.
E' stata la settimana delle camminate per le strade di Trastevere, della spesa nei mercatini, dei negozietti con squisitezze romane da provare.
E di pranzi veloci preparati per ... non perdere tempo senza rinunciare alle cose buone.


Bruschette 'romane' con insalatina fresca
- Pane tipo 'baguette'
- ricotta di pecora
- pomodori
- funghi sott'olio di Celestina (la mia mamma)
- basilico
- insalatina verde mista (lattughina, radicchio, sedano)

Condire l'insalata con poco olio e poco sale.
In una ciotola mescolare parte della ricotta con un pò di basilico fresco tritato.
Preparare le bruschette con fetta di pomodoro e funghi sott'olio, ricotta e un filo d'olio, ricotta e basilico.
Preparare in un unico piatto e accompagnare con un bicchiere di birra fredda.
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16 ottobre 2008

Anche se ottobre regala ancora delle splendide giornate di sole, i profumi e i colori dell'autunno sono intorno a noi. Oggi avevo voglia di cose dolci, calde e profumate e allora ho deciso di preparare un piatto che tanto tempo fa, nella lontana Germania, in un momento di sconforto è stato come un caldo abbraccio. Tutte le mie ricette sono veloci. Quando si desidera qualcosa con molta intensità, non si può far diluire un'emozione nell'attesa... Troppe cose si perdono sulle strade troppo lunghe da percorrere... Ed è per questo che per me desiderare, preparare e gustare sono un tutt'uno. Nessuna delle mie ricette è elaborata. Sono tutte molto veloci e servono a soccorrere il bisogno di dolcezza, o di leggerezza, o sono utili come rimedio alla malinconia e come balsamo per la tristezza; oppure semplicemente per aggiungere piacere al piacere di stare in compagnia.

Strudel di mele con crema calda alla cannella

- 1 confezione di pasta sfoglia dal banco frigo (non congelata)
- 2 mele
- pinoli
- uva passa ammollata in acqua tiepida
- biscotti secchi
- 4 cucchiaini di zucchero di canna
- 1 tuorlo d'uovo sbattuto con pochissimo latte

Stendere su una spianatoia la pasta sfoglia sulla sua carta da forno.
Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti. Mescolare le mele, i pinoli, l'uva passa, i biscotti secchi sbriciolati, in una coppa.
Versare il tutto sulla pasta sfoglia, arrotolarla e chiudere saldamente il rotolo tutto intorno.
Con un pennello da cucina o, semplicemente, con le mani, distribuire ovunque il tuorlo sbattuto con un pò di latte, per ottenere a fine cottura una bella doratura della pasta sfoglia.
Porre lo strudel con la sua carta da forno in una teglia capiente.
Infornare a 180° circa finchè la sfoglia sarà dorata. Nel caso non fosse sufficientemente cotto anche sotto, capovolgere e lasciare in forno ancora per un pò.
Durante la cottura preparare la crema alla cannella.

- 1/2 litro di latte
- 2 tuorli
- 2 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di farina
- cannella in polvere

Mettere sul fuoco un tegamino con il latte.
In un recipiente mescolare velocemente con la frusta i tuorli, lo zucchero, la farina e un pò di latte.
Quando il latte è abbastanza caldo versarlo velocemente nel recipiente con l'impasto e, sempre mescolando, ri-versarlo nel tegame per completare la cottura.
Mescolare continuamente fino a raggiungere la densità desiderata.

Servire una fetta di strudel caldo o tiepido (mai freddo!) con una colata di crema altrettanto calda e, infine, spolverizzate con cannella in polvere.


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13 ottobre 2008

fiori di zucchina fritti con cuore caldo di mozzarella e acciuga


E chi l'ha detto che la frittura fa male? Nonna Annina, durante l'ultima guerra, vedova a 35 anni aveva 7 figli da sfamare, maschi, giovani e non tutti con le scarpe nuove. Ma tutti intorno a lei, che riusciva a creare capolavori in cucina, friggendo prezzemolo e anelli di cipolla rossa, bastoncini di carote, cavoli e broccoli e lampascioni, conditi con allegria, poche chiacchiere e tanto, tantissimo amore.
Le sue polpette di uova erano grosse quando una mano chiusa a pugno perchè di tempo non se poteva perdere a fare le polpette 'raffinate' e anche le melanzane ripiene erano semplici, grandi e ... tante. Tegami cotti con il 'fuoco sotto e sopra' che accoglievano figli e quanti passavano li per caso, in campagna, con la generosità che solo i poveri hanno. Chissà che buon sapore aveva quella frittura, le polpette e le melanzane di 'mammà', mai uguagliata dalle nuore.
Quei sette fratelli sono i miei zii. Io sono la maggiore di 27 nipoti. Dalla nonna Annina ho ricevuto il nome, lo sguardo, l'autorevolezza, la voglia di cucinare per coloro che amo, l'essenzialità nella scelta degli ingredienti e la praticità che rende la mia cucina veloce e pronta ad esaudire desideri.

Fiori di zucchina fritti con cuore caldo di mozzarella e acciuga

- Fiori di zucchina
- Mozzarelle
- Acciughe sotto sale
- Un uovo
- Farina
- Acqua minerale gasata fredda o birra fredda
- Sale
- Olio per friggere

Lavare i fiori di zucchina e scolarli benissimo.
Sminuzzare la mozzarella e le acciughe sotto sale (precentemente lavate).
Farcire ciascun fiore con un po’ di mozzarella e un pezzetto di acciuga.
Preparare una pastella densa mescolando in una coppa la farina, l’ uovo, il sale e diluendo con acqua minerale gassata o con la birra.
Mettere a scaldare l’olio.
Passare uno ad uno i fiori nella pastella facendo attenzione a non far uscire il ripieno.
Friggerli.
Quando sono dorati scolarli in un piatto con carta assorbente e aggiungere, se necessario ancora un pò di sale.

Nota: Si dovrebbero mangiare caldi, finchè sono croccanti.
Si possono preparare anche semplici, senza ripieno.
Si possono sostituire le acciughe con i capperi.





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